Now You See Me 2: tornano i maghi del crimine, la recensione

Autore: Emanuele Zambon ,

I 4 cavalieri dell'illusionismo di Now You See Me 2 non somigliano (quasi) a nessuno dei maghi - improvvisati o provetti - del cinema: non ad un cialtrone principe della risata, che in Totò, Peppino e i fuorilegge truffava il bandito Ignazio il Torchio con un mazzo fatto di carte identiche; nemmeno al baro Trinità (che poi era il mago delle carte Tony Binarelli) dei western con Bud Spencer e Terence Hill.

A pensarci bene poco hanno in comune col mediocre prestigiatore Le Grand Gaspar di Johnny Dorelli. È assente, nel film, pure l'intento che aveva caratterizzato il Nolan di The Prestige, vera e propria riflessione su realtà e illusione (e sul connubio fra cinema e magia) mascherata da dualismo ossessivo e disturbante sullo sfondo di una Londra Vittoriana. 

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No. I maghi di Now You See Me 2 (eccoli in azione), a dispetto dei numeri d'alta scuola alla Harry Houdini o alla David Copperfield, ricordano le brillanti canaglie degli heist movie americani. Più Ocean's Eleven che i trucchi alla Silvan nel primo capitolo, contraddistinto da colpi spettacolari ai danni delle banche realizzati con intenti da Robin Hood 2.0 (toccando uno dei nervi scoperti americani, ovvero la crisi economica).

Con Jon. Chu subentrato a Louis Leterrier alla regia del sequel, il ritorno dei maghi del crimine vira dai film di truffa stile La Stangata ad action/thriller che riflettono (o almeno questo è l'intento) su tematiche di estrema attualità. Ai trucchi di magia si sovrappongono scenari cari a Il Quinto Potere (il film che narra le vicende di WikiLeaks) e a Nemico Pubblico, pellicola del 1998 diretta da Tony Scott. I 4 cavalieri - al posto di Isla Fisher c'è Lizzy Caplan - devono vedersela contro un villain intenzionato a vendicarsi (in nome del padre) e a giocare con la privacy dei cittadini, ottenendo e vendendo informazioni in modo illegale.

Medusa
Daniel Radcliffe assieme a Michael Caine

Now You See Me 2 è realizzato come un meccanismo di scatole cinesi, che forniscono sempre una doppia chiave di lettura allo spettatore (realtà o illusione?). Tra mentalisti e il loro doppio malvagio, esperti di escapologia, show strabilianti e colpi di scena, l'ingranaggio - che tanto aveva funzionato nel primo capitolo - si inceppa nel momento in cui deve amalgamare i numeri di prestigio, che irrimediabilmente finiscono per sembrare fini a se stessi, estemporanei. 

La pellicola, pur vantando un cast stellare (da Mark Ruffalo a Woody Harrelson, dal "mago" Daniel Radcliffe a Morgan Freeman), ha pochi assi nella manica. Palesa una sceneggiatura fiacca, camuffata alla bene e meglio da una serie infinita di colpi di scena che fanno sì che il film, che segna il ritorno sul grande schermo dei maghi del crimine, risulti comunque godibile. Quello di Now You See Me 2 è il vero cinema di evasione, senza infamia e senza lode.

I protagonisti di Now You See Me 2 tra le carte da gioco

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