American Horror Story: 10 citazioni cinematografiche della stagione 1

Autore: Chiara Poli ,

La serie TV d’autore firmata da Ryan Murphy e Brad Falchuck sceglie ogni anno una tematica “classica” del genere horror e costruisce la sua storia attorno a quella e ai capolavori cinematografici che l’hanno esplorata, trasformandosi in una sorta di enciclopedia per ogni argomento.

Iniziamo il nostro viaggio attraverso le citazioni cinematografiche di #American Horror Story partendo dalla prima stagione e ricordando 10 fra i film meglio omaggiati dagli episodi.

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AMITYVILLE HORROR

Ovviamente il film del 1979 diretto da Stuart Rosenberg è il primo e più immediato riferimento. Sia perché viene esplicitamente citato (dal personaggio di Denis O’Hare, Larry Harvey, sia perché racconta la storia di una casa maledetta, in cui si è compiuto un massacro, e in cui si trasferisce una famiglia, il cui padre inizia a perdere la ragione…

Il film è basato su un fatto di cronaca realmente avvenuto.

 

 

Halloween

Il capolavoro di John Carpenter, un classico del genere, viene citato espressamente nella scena in cui Ben Harmon spia Larry Harvey le lenzuola.

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Ed è solo l’ultimo di una lunghissima serie di omaggi alla storia di Michael Myers, citata da un’infinità di film. Da Venerdì 13 a Un lupo mannaro americano a Londra, da Nighmare a Scream,.

 

 

Beetlejuice

Il personaggio di Violet Harmon è un omaggio a quello di Lydia, la ragazzina “strana” interpretata da Winona Ryder in Beetlejuice di Tim Burton.

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Con la differenza che Lydia era la prima a vedere le strane creature che abitavano la soffitta della sua casa, mentre Violet s’innamora di una di esse…

 

 

Rosemary’s Baby

La gravidanza di Vivien Harmon fa riferimento a quella di Mia Farrow nel film di Polanski.

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Vivien mangia carne cruda e mostra segni di stranezze, proprio come succedeva a Rosemary (la Farrow) che, con il passare dei giorni, sembrava sempre più malata e magra, con il viso scavato e le occhiaie scure, anziché florida come una sana donna incinta dovrebbe essere.

 

The Others

La servitù ha la sua importanza in ogni casa maledetta che si rispetti. Perché, di solito, la servitù è lì da quando la casa è diventata maledetta…

Come nel caso di The Others, il thriller soprannaturale con Nicole Kidman. E come nel caso di Moira, la cameriera di casa che sa tutto del passato. E che a Ben appare come la splendida, giovane donna che iniziò a lavorare alla Murder House, mentre a Vivien si mostra con l'aspetto di una donna anziana. 

 

Non aprite quella porta

Il riferimento al film di Tobe Hooper (titolo originale: The Texas Chain Saw Massacre, a sua volta ispirato a un terribile fatto di cronaca) compare insieme alle ossa appese all’esterno della casa, che formano una macabra “campana del vento”. Qui sotto il trailer del prequel realizzato nel 2006: Non aprite quella porta - L'inizio.

 

Shining

Sebbene le citazioni, com’è naturale che sia, sono molto più numerose nella quinta stagione (#American Horror Story - Hotel), ambientata in un albergo infestato da anime dannate, anche qui il capolavoro di Stanley Kubrick tratto da un romanzo di Stephen King fa capolino. Con i gemelli Troy e Bryan. E con la cameriera Moira che, come la donna nella celebre stanza 237, può apparire giovane e bella, oppure com'è in realtà...

 

 

Kill Bill

Il fischio inquietante e ripetuto di Daryl Hannah, che dà la caccia alla sua rivale in Kill Bill, viene inserito nella serie. Rendendo omaggio all'opera Twisted Nerve (I nervi a pezzi), con la colonna sonora del fischio ossessivo composta nel 1968 dal grande Bernard Hermann.

 

 

Poltergeist

Ancora una volta si rende omaggio a Tobe Hooper, indiscusso maestro del genere horror che, evidentemente, gli autori conoscono bene.

Il falso profeta protagonista del secondo capitolo cinematografico della saga, Poltergeist II - L'altra dimensione, viene omaggiato dal personaggio di Larry Harvey, vestito come Kane e come lui disponibile e gentile… Ma pronto a trascinarti all’inferno.

 

Generazione Proteus

Demon Seed, diretto nel 1977 da Donald Cammell e interpretato da Julie Christie, è un horror poco conosciuto dal grande pubblico italiano ma ben presente nella memoria degli appassionati del genere.

Tratto da un romanzo di Dean Koontz, il film narrava la storia di uno scienziato che creava un computer dotato di intelligenza, ossessionato dagli esseri umani e in particolare dalla moglie del suo creatore.

L'ispirazione per la scena del parto di Vivien in #American Horror Story viene da qui.

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