Tutti vogliono Pikachu: gli studios combattono per il film sui Pokémon

Autore: Elisa Giudici ,

Dopo aver quasi esaurito il filone di prodotti nostalgici dagli anni '80 e '90, Hollywood sta rivolgendo il suo sguardo ad Oriente e precisamente in Giappone. Dal Sol Levante sono arrivati proprio in quei decenni numerosi prodotti culturali che sono riusciti ad entrare anche nell'immaginario collettivo occidentale

Tra questi prodotti di successo made in Japan, uno dei più longevi e amati è legato alla The Pokémon Company, la società che gestisce lo sviluppo dei prodotti legati al mondo di Pikachu & co. Alla soglia del ventesimo anniversario dalla nascita dei mostriciattoli giapponesi, pare proprio che tutto sia pronto per lo sbarco a Hollywood dei Pokémon

Nascita dei mostri tascabili

Correva l'anno 1996 quando Satoshi Tajiri creò i Pokémon. Il termine nasce dalla contrazione dei termini pocket e monsters e richiama a uno dei capisaldi dell'originale gioco Nintendo da cui prese il via il fenomeno globale. Lo scopo del gioco era infatti catturare tutte le varietà di Pokémon presenti nel gioco (151) e rinchiuderle nella sfera poké, in modo da poterle portare con sé per sfidare avversari o catturarne nuovi tipi. 

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Dopo un solo anno dall'incredibile successo del gioco per Game Boy arrivò l'anime, che si diffuse rapidamente in tutto il pianeta, aumentando la popolarità del gioco. In pochi anni Ash Ketchum e il suo piccolo amico Pikachu sono diventati delle icone universali, al pari di Hello Kitty o altri brand giapponesi di fama internazionale.

 

Ad oggi, il franchise è ancora in gran forma: sul lato videoludico è diventato il più grande successo della storia dei videogiochi dopo la saga di Mario Bros. Se le generazioni che giocavano su Game Boy costituiscono lo zoccolo duro dei fan, per sua stessa natura il prodotto seduce facilmente anche i bambini di oggi e i millennials. 

Pikachu a Hollywood

Pokémon su grande schermo non sono certo una novità. Seguendo una consuetudine molto in voga in Giappone, dalla loro creazione praticamente ogni anno è stato lanciato un lungometraggio nella stagione estiva, fino ad arrivare a un totale di 19 film animati. 

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In Occidente alcuni di questi titoli sono stati distribuiti al cinema da Warner Bros., uno degli studios che si è adoperato per sbloccare i diritti di un adattamento live-action. Non manca però la concorrenza: anche Sony e Legendary devono essersi dette che se è possibile ricreare in maniera realistica animali della giungla che interagiscano con attori in carne e ossa, allora non dovrebbe essere troppo difficile realizzare un film con umani e Pokémon.

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Secondo quanto riporta la testata economica Forbes, al momento sarebbe in lieve vantaggio Legendary, a un passo dallo strappare i tanto agognati diritti. A fare la differenza è la proprietà dello studios, recentemente passata in mani cinesi.

All'interno della The Pokémon Company una parte rilevante delle decisioni è presa da Nintendo (che possiede parte dell'azienda). La società, fortemente influenzata da una filosofia di vita e business piuttosto stringente, non vedrebbe di buon occhio l'eccessiva occidentalizzazione del proprio prodotto. 

Date le crescenti pressioni e i capitali che quest'operazione porterebbe a una Nintendo in difficoltà, gli esperti sostengono che l'accordo avverrà senza dubbio. Rimane da capire se Legendary riuscirà davvero a spuntarla sulle concorrenti. 

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