Inside Outcast: la visione di Robert Kirkman

Autore: Chiara Poli ,

Robert Kirkman era molto coinvolto in The Walking Dead, ma è ancora più coinvolto in Outcast.

Certo, perché a differenza della serie (a fumetti, e in TV) che l'ha reso famoso, #Outcast è un progetto portato avanti su binari paralleli, in contemporanea.

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Mentre in Italia è appena uscito l'ottavo numero del fumetto edito da saldaPress, e disegnato da Paul Azaceta, ormai mancano meno di tre settimane al debutto televisivo (il 6 giugno su FOX).

La storia di Outcast è recente, ma i personaggi - conferma il protagonista Patrick Fugit - sono già ben delineati: come tutti i migliori autori, Robert Kirkman conosce presente, passato e futuro di ogni sua creatura.

Anche quando, pur trattandosi di una trasposizione, non c'è ancora sufficiente materiale a fumetti per coprire un'intera stagione televisiva (anzi, due: Outcast è già stato rinnovato).

Il Cast principale di Outcast

Rispetto a #The Walking Dead, che al momento del debutto sul piccolo schermo aveva già alle spalle ben sette anni di pubblicazioni, Outcast nasce come un progetto doppio: fumetto e serie TV.

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Ecco quindi che Kirkman può esplorare le soluzioni più efficaci per i due diversi mezzi, e trasformare i suoi personaggi in 3D insieme alla nuova storia che i lettori scoprono pagina dopo pagina.

E minuto dopo minuto.

Perché Robert Kirkman costruisce accuratamente la mitologia della serie e le regole dell'universo in cui ci sta per immergere, dopodiché resta sempre aperto ai cambiamenti suggeriti da autori, produttori e autori.

Come solo i migliori sanno fare...

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