Per quelli della mia età, il suo "Adriaaaanaaaaa" è stato il grido di una generazione.
E il suo Rambo ha rappresentato l'incarnazione del "duro ma puro" anche di fronte alle difficoltà e alla corruzione. Il simbolo di tutto ciò che c'è di sbagliato nella guerra.
Per tutto il mondo, Sylvester Stallone - nato a New York il 6 luglio del 1946 col nome di Sylvester Gardenzio Stallone - è stato l'interprete di film che hanno fatto storia, entrando di diritto nella cultura pop.
Ma è stato anche il regista di Staying Alive, altro culto generazionale che celebrava Tony Manero (John Travolta) e gli italo-americani di Brooklyn.
Molti l'hanno considerato, per gran parte della sua vita, un attore di serie B. Eppure, i suoi film - da I falchi della notte a Over the Top, da Fuga per la vittoria a I mercenari - hanno sempre avuto un grande successo.
Come si spiega? Semplice: con il Golden Globe (e la nomination agli Oscar) per Creed: nato per combattere, che ha ricordato al mondo intero come dietro ai suoi tanti successi ci siano un grande talento e una grande, inarrestabile determinazione.
La sua immagine di attore è talmente potente che molti dimenticano come Stallone abbia anche firmato le sceneggiature di tanti dei suoi film (i sequel di Rocky e Rambo, I mercenari, Over the Top, Cobra, Cliffhanger...).
Ha saputo prendersi in giro (con le commedie Oscar - Un fidanzato per due e Fermati, o mamma spara), giocando con il suo ruolo di "macho" per dimostrare di poter ridere degli stereotipi sui quali aveva costruito la sua fortuna.
Attore, scrittore, produttore, performer (delle colonne sonore di diversi film): Sly è un uomo dai mille talenti, un artista ricco di sorprese che un po' di chirurgia estetica in eccesso non può certo cancellare.
Perciò... Buon 70° compleanno, Sylvester Stallone.
Ci hai regalato tante emozioni. E possiamo star certi che ci stupirai ancora...
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