Suicide Squad, la recensione: tutti ai piedi di Queen Harley

Autore: Elisa Giudici ,

Si scrive Harley Quinn ma si legge Queen Harley, la principessa svalvolata del nuovo Joker e regina di cuori nel rutilante film estivo targato DC Comics, Suicide Squad. Che Margot Robbie brillasse di luce propria negli striminziti panni della psicopatica più sexy del mondo DC lo avevamo capito noi e anche Warner Bros, che l’ha resa protagonista non ufficiale di un’estenuante campagna promozionale durata tutta l'estate.

La vera sorpresa è stata scoprire quanto Margot Robbie sia di fatto centro narrativo e visivo della pellicola scritta e diretta dall’anti Marvel David Ayer. Suicide Squad infatti dovrebbe essere un film corale e sicuramente presenta una pletora di personaggi; anzi, quella di Suicide Squad è una delle introduzioni più lunghe di sempre, che supera ampiamente i 30 minuti iniziali di un film che dura poco più di 2 ore. Purtroppo bisogna constatare che Margot Robbie incarna uno dei pochissimi super cattivi a funzionare davvero all’interno della storia.

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La trama la conosciamo già tutti, essendo uno dei film più attesi di quest’estate: Gotham, Metropolis e gli interi Stati Uniti sono in pericolo e temono l’arrivo della prossima minaccia meta-umana dopo che Superman è stato ucciso e sepolto con tutti gli onori in Batman v Superman: Dawn of Justice. 

Warner Bros
Suicide Squad, la recensione
Meno male che c'è Margot Robbie!

La proposta dell'astuta e insidiosa Amanda Waller (una Viola Davis che rimane sullo stesso registro adottato per Shonda Rhimes) è quella di sfruttare i punti deboli dei cattivi più famigerati finiti in gattabuia grazie a Batman (e Flash) per costringerli a diventare eroi e difendere la nazione: una squadra suicida appunto, mossa costantemente dalla minaccia di venire uccisa o perdere di quanto più caro ha sulla Terra.

Per essere un film sui cattivi più cattivi, di amore in realtà se ne trova parecchio: quello tra Harley Quinn e il suo puddin Joker, ad esempio, o quello tra Flag e la sua amata, ostaggio della potentissima Incantatrice (un altro personaggio arrivato su schermo in maniera soddisfacente).

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Purtroppo però questa chiave interpretativa svilisce un po’ il punto dell’intera pellicola: se il Will Smith versione Deadshot non è solo uno spietato killer che vorrebbe trucidare Batman ma anche e soprattutto un padre che lotta per la custodia della figlia, siamo davvero sicuri che non ci troviamo di fronte al solito gruppo di eroi sotto mentite spoglie?

Forse David Ayer avrebbe dovuto farsi affiancare almeno durante il processo di stesura della sceneggiatura, ancora un volta fatale punto debole di un film che non riesce quasi mai ad essere brillante ma che soprattutto pecca molto di eccessiva prevedibilità.

Warner Bros.
La recensione di Suicide Squad: un'occasione sprecata
La locandina di Suicide Squad

Ha ragione quindi la critica statunitense, che ha massacrato il film in queste ore? Difficile non sostenere che quanto visto non sfrutti appieno il materiale che si aveva per le mani. Di potenziale inespresso si può parlare per esempio anche per il Joker di Jared Leto, che tra tante storyline affrontate nel film ha solo qualche minuto di presenza scenica, senza scomodare una colonna sonora rutilante ma malamente inserita nel ritmo già sincopato della pellicola.

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Insomma, Suicide Squad è una delusione? Non mancano le voci parzialmente positive in questo senso, ma si può concordare sul fatto che non riesca a mantenere le altissime aspettative che il trailer aveva generato.

Insomma, ancora una volta Marvel sembra in netto vantaggio, perché Suicide Squad anche nei momenti migliori non sembra mai ben riuscito come Avengers o I Guardiani Della Galassia.

Suicide Squad sarà nei cinema italiani a partire dal 13 agosto 2016.

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