Shailene Woodley non è interessata alla serie TV tratta da Divergent

Autore: Alice Grisa ,

Shailene Woodley non è così sicura che inseguire il franchise di Divergent sia una buona idea. Anzi. La splendida Tris della saga fantapolitica per yong adult al momento non ha firmato alcun contratto per prestare il proprio volto al TV show che dovrebbe sostituire il capitolo finale Ascendant. Chissà, forse si è stancata di saltare dai palazzi e sparare agli aspiranti tiranni della "Chicago" alternativa. O, più probabilmente, non pensava che la saga dovesse finire in questo modo in televisione.

A dichiararlo è lei stessa a Screen Rant:

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Non ho firmato per essere in uno show televisivo. Rispetto lo studio e chiunque sia coinvolto. Potrebbero aver cambiato idea e potrebbero fare qualcosa di diverso, ma io non sono necessariamente interessata a fare uno show televisivo.

Il disinteresse di Shailene Woodley per la serie appare legato alla decisione dei vertici di convertire un prodotto da grande schermo in uno spin-off da piccolo schermo. La saga Divergent era partita molto bene: il primo capitolo aveva incassato 288 milioni di dollari, contro gli 85 spesi per realizzarlo. Purtroppo per Lionsgate, però, il successo non è stato bissato dai film successivi.

Allegiant, uscito nel 2016, ha guadagnato solo 66 milioni sul mercato domestico. Ecco perchè, nella speranza di contenere i costi e massimizzare i guadagni, Lionsgate ha pensato a uno spin-off seriale come cambio di rotta. Cambio a cui Shailene Woodley, però, non pensa di allinearsi. E forse nemmeno qualcun altro. Le co-star della Woodley sono rimaste letteralmente scioccate dalla nuova strategia dei vertici.
Come Miles Teller, l'interprete del chiaroscurale Peter, che ha dichiarato a Hollywood Reporter: "È stata una sorpresa. E, a questo punto, si tratta di un diverso insieme di circostanze". Mentre sulla possibilità di prendere parte allo spin-off: "Vedremo. Sinceramente non ho parlato con nessuno". Teller non rinuncia a esporsi: "Abbiamo firmato tutti nella speranza che il film potesse uscire nelle sale".

Riuscite a immaginarvi un finale televisivo per la saga di Veronica Roth? E, soprattutto, senza Shailene Woodley a coronare il sogno di libertà e di amore con Quattro? Sembra davvero un'ipotesi fantascientifica. Più delle strategie orwelliane di David o dei rissosi progetti di vendetta di Evelyn. Più della Chicago sperimentale del primo capitolo o dei sistemi di controllo dei vertici. Lionsgate, a parere degli attori, non si sta comportando meglio dei despoti di fantasia.

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