Alzi la mano chi è riuscito a trattenere le lacrime al momento dell’abbraccio fra #Rick e #Daryl.
Perché io piangevo come una fontana al cospetto di questo midseason finale, l’episodio che tradizionalmente spezza in due parti la nuova stagione di #The Walking Dead, lasciandoci con il fiato sospeso fino al ritorno (il 13 febbraio su FOX).
Questo finale di mezza stagione non si è chiuso con un cliffhanger interrogativo sull’evoluzione di una determinata situazione o sul destino di un determinato personaggio, com'è spesso accaduto in passato.
No. Questa volta The Walking Dead ci ha regalato un episodio carico di speranza.
Nonostante la morte di Spencer - che, diciamocelo, non mancherà a nessuno - e di Olivia, il cui sacrificio era nell’aria da almeno due episodi, tutto è andato come doveva andare.
Gli autori hanno ripreso tutte le situazioni lasciate in sospeso e le hanno risolte positivamente.
Evento più unico che raro in una serie cupa come questa. Ma per affrontare la battaglia più pericolosa di sempre, l'ottimismo è un ingrediente fondamentale. Soprattutto per il pubblico.
#Negan ha lasciato Alexandria senza torcere un capello a #Carl e Judith, senza uccidere #Rosita per l’attentato e senza massacrare #Eugene, limitandosi (per ora) a portarlo con sé.
#Michonne è uscita indenne dalla folle idea - che accomuna molti personaggi - di farsi portare da Negan, così come Jesus.
Rick e Aaron se la sono cavata, alla dispensa circondata dal “lago di zombie”, #Daryl è riuscito a scappare e Richard, sebbene ancora non lo sappia, ha trovato degli alleati in Morgan e #Carol.
Perché quando #Rick Grimes decide di combattere Negan, tutti sono destinati a seguirlo.
Negan è il denominatore comune di questa stagione: tutti lo odiano. Perfino i suoi uomini.
Nessuno lo rispetta. Ci si limita a compiacerlo per avere salva la pelle.
Perché vuoi morire?
chiede Gabriel a Rosita
Perché Negan deve morire.
Carl, Michonne, Rosita, Maggie, Jesus: tutti lo vogliono morto.
Ma solo la guida di Rick li condurrà insieme alla battaglia. Il leader è tornato.
Dopo il discorso di Michonne - il più lungo mai pronunciato dal personaggio in tutta la serie, e non a caso: per sottolineare la sua importanza - Rick annuncia una decisione che aveva già maturato.
Vedere Negan a casa sua, con i suoi figli, ha fatto scattare qualcosa dentro di lui.
Assistere impotente al massacro di Aaron, al rapimento prima di Daryl e poi di Eugene, e naturalmente all’uccisione di Abraham e Glenn, ha riportato a galla il guerriero.
Rick Grimes aveva abbassato la testa al cospetto di Negan, perché Negan punisce i suoi nemici tramite le persone che amano.
Negan gioca sporco, e Rick no.
La sua decisione di rispettare l’accordo, per evitare ulteriori spargimenti di sangue, era dettata dal buonsenso e dalla responsabilità nei confronti dei suoi amici e della sua famiglia.
Ora, però, il buonsenso suggerisce una sola cosa: combattere.
Rick Grimes guida i suoi a Hilltop, per riabbracciare #Maggie, #Sasha, Enid e, inaspettatamente, Daryl (e giù lacrime...).
La famiglia è riunita. Nulla può fermarla.
Presto Carol, Morgan e il regno si uniranno ad Alexandria e Hilltop sotto la guida dell’unico, vero leader in grado di fermare Negan: Rick Grimes.
E nella seconda metà di questa stagione, possiamo scommetterci, #The Walking Dead darà il meglio di sé.
Perché i nostri cuori battono ancora.
Perché vinceremo o moriremo provandoci.
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