Wonder Woman, la recensione: un film bello e ingenuo come la sua eroina

Autore: Elisa Giudici ,

È bellissima Gal Gadot in Wonder Woman, portatrice di una bellezza ultraterrena, di quelle che non si hanno particolari problemi a credere sia un'amazzone, creata dall'argilla per guidare gli uomini a un futuro migliore. Di certo non è un'attrice consumata, ma non lo era nemmeno Lynda Carter, che pure è passata alla storia. Gal Gadot ha il physique du rôle e il fascino naturale per spronarci a seguirla per un intero film, senza farci troppe domande.

Wonder Woman è un cinecomics lungo ben 2 ore e 20 minuti ma decisamente più leggero e accessibile Batman v Superman: Dawn of Justice, a dimostrazione che una donna può dirigere un film sui supereroi senza sfigurare. Certo Patty Jenkins ha solo raramente qualche guizzo degno di nota, ma guida solidamente l'intero carrozzone, con risultati dignitosi. 

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Wonder Woman: la recensione del film con Gal Gadot
Bellissima ma sottoutilizzata: Gal Gadot meritava un Wonder Woman migliore

Wonder Woman è stato concepito e presentato come un cinecomics il cui fulcro è il sesso della sua protagonista, donna, pur non essendo Diane Prince propriamente umana. Approfittando della ritrosia della concorrenza a buttarsi sull'altra metà del cielo supereroistico, Warner Bros e DC hanno fatto le cose in grande e, seppur con qualche scivolone qua e là, sono stati davvero attentissimi a non ritrarre la loro eroina come la solita bella in un mondo di uomini. Di fatto lo svolgimento del film è questo, ma c'è un sforzo evidente nel dare potere d'azione e di reazione a Diana, utilizzando come contesto una prima guerra mondiale che fornisce facili appigli per istanze femminili e femministe di sorta (con un'atmosfera che ricorda un po' Animali Fantastici e Dove Trovarli). 

Persino il personaggio di Chris Pine, inserito per timore di allontanare troppo il pubblico tradizionale e maschile dei cinecomics, è un mezzo miracolo d'equilibrio. Proprio lui, abituato a interpretare sciupafemmine spaziali, si tramuta in un soldato in grado di guidare con gentilezza e rispetto l'ignara amazzone nel mondo degli uomini a lei sconosciuto, senza toglierle troppo la guida del film. 

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Wonder Woman: il cinecomics è donna, finalmente.

Queste però sono brevi boccate d'aria in una pellicola dall'asfissiante ingenuità, pari o addirittura superiore a quella della sua protagonista. Diana rimane la solita ragazzina intrappolata in un corpo sexy di cui ignora l'ascendente, che deve imparare a vivere nel mondo e a valutare ciò che la madre le ha sempre presentato come la verità. Neppure quando scatena tutto il suo potenziale e diventa una guerriera divina e terribile, neppure allora Wonder Woman è affascinante e intrigante come in apertura e chiusura della pellicola, quando la vediamo calata nel presente.

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Di fatto Wonder Woman è un lunghissimo flashback che ci racconta la Diana Prince a cui non siamo interessati, quella giovane e inesperta che ha bisogno che un manipolo di uomini buoni la tengano per mano. La nostra Wonder Woman è una donna bellissima sì, ma adulta e saggia, così tanto da prendersi la briga di porre fine ai battibecchi infiniti di Superman e Batman, loro sì infantili e mai cresciuti, fermi a traumi che anche lei ha vissuto ma ha saputo mettersi alle spalle con grande forza interiore. 

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Wonder Woman: la recensione del film con Gal Gadot
Non c'è verso di far sembrare Gal Gadot una comune mortale

A far uscire ancora una volta sconfitta DC dall'eterno duello cinematografico con Marvel, oltre alla scarsa fiducia riposta nella sua eroina, è la scrittura patetica del materiale che viene girato con l'utilizzo di tante risorse. Se il villain, al solito, è una barzelletta e il film è ancorato a una prevedibilità quasi noiosa, il vero, mortale colpo di grazia lo infliggono i dialoghi. Sembrano scritti da un ragazzino e sono letali, loro sì, nell'abbattere la credibilità di una pellicola così priva di profondità da poter aspirare solo ad essere un cinecomics d'intrattenimento e davvero nulla più. Un po' poco, quando hai per le mani la figlia della regina delle Amazzoni. 

Wonder Woman sarà nelle sale a partire dal 1 giugno 2017.

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