The Strain, terza stagione. Recensione episodio 2: Il Male Bianco

Autore: Maico Morellini ,

Il 25 novembre FOX ha trasmesso in Prima visione assoluta il secondo episodio della terza stagione di The Strain e quanto avevamo teorizzato nella scorsa recensione si sta avverando.

L’obiettivo è infatti puntato sui personaggi positivi della serie nel tentativo, a nostro giudizio riuscito, di dare loro più spazio.

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I buoni, anche quelli che più di tutti sembravano fermi nelle loro convinzioni, subiscono una affascinante operazione di umanizzazione. Vasily Fet (Kevin Durand) è alle prese con la sua solitudine, con la lotta che sta conducendo contro gli strigoi. Perciò la sua avventura di una notte con l’intraprendente Kate ha il triplice scopo di presentare un nuovo personaggio, di mostrarci la sua fragilità e di riassumere l’essenza della battaglia che infuria a New York.

I vampiri non sanno amare, mentre gli uomini sì. Ed è intorno a quel sentimento che Fet si stringe facendoci capire cosa c’è in gioco veramente.

Avevamo lasciato il dottor Ephraim Goodweather (Corey Stoll) alle prese con il ricatto del Padrone (Jack Kesy): la vita del figlio Zach (Max Charles) in cambio del misterioso Occido Lumen, libro antico che racchiude al suo interno la storia degli strigoi e forse il modo per sconfiggerli.

Finalmente, con questo secondo episodio, anche il personaggio di Goodweather esce dal vicolo cieco narrativo in cui suo malgrado si trovava. Nelle due stagioni precedenti era sempre stato guidato dal suo duplice attaccamento alla scienza e al figlio Zach ma i tragici eventi da lui vissuti (uno sopra tutti la morte di Nora) lo stanno ora portando in una zona tanto inesplorata quanto interessante. Una zona che ha il colore del tradimento.

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Un vampiro illustrato sull'antico libro Occido Lumen

Esisto da tanto tempo dottore.  Ho visto l’Imperatore Domiziano ammazzato dalla sua corte. Ho visto Giuliano de' Medici che veniva ucciso durante il rito della Pasqua. E ho visto i Borgia strangolarsi tra loro ...

Sono queste le parole con cui il mezzosangue Quinlan (Rupert Penry-Jones) manifesta a Goodweather i dubbi sul suo ritorno, parole che danno un sapore epico a tutta la narrazione ricordandoci che la minaccia degli strigoi è millenaria. Come detto poco fa, Quinlan è un personaggio capace di aprire scenari interessanti e uno di questi è proprio l’insolita alleanza tra lui e Goodweather.

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Veniamo infine al titolo della puntata: Il Male Bianco. Chi di voi ha seguito The Strain sa che il male bianco è il nome del liquido vitale che il Padrone, a suo piacimento, può dispensare a pochi eletti.

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Jack Kesy interpreta il Padrone in The Strain

Chi assume questo liquido si trova guarito dalle più gravi malattie che potrebbero uccidere un uomo comune ma al tempo stesso, ovviamente, ne sviluppa una drammatica dipendenza: smettere di assumerlo significa precipitare di nuovo nell’abisso di sofferenza dal quale si era sfuggiti.

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Eldritch Palmer (Jonathan Hyde) è stato il primo a beneficiarne ma la sua ribellione al volere del Padrone gli è costata da un lato la vita dell’amata e dall’altro la possibilità di assumere ancora il male bianco.

È proprio intorno a Palmer che orbitano gli eventi più interessanti di questa puntata. Il miliardario, che ha ancora un ruolo attivo e importante nel piano di dominio del Padrone (è infatti Palmer a controllare i misteriosi e oscuri Freedom Centers), sta infatti cercando in tutti i modi di procurarsi il liquido distillando il sangue degli strigoi, affrancandosi così dalla schiavitù nelle quale suo malgrado si trova impigliato.

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Alcuni medici al soldo di Elditch Palmer compiono esperimenti con il sangue di vampiro

Perciò l’ultimo grande assente di cui nella scorsa puntata avevamo chiesto conto, riappare in questo episodio determinato a trovare una cura al suo male. Per farlo è disposto a trattare con Abraham Setrakian (David Bradley) e se anche il vecchio cacciatore di vampiri è apparso riluttante, questa sotto trama troverà il modo di svilupparsi in modo interessante.

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Le ultime considerazioni sulla trama dell’episodio riguardano il piccolo Zach Goodweather e la madre vampira Kelly (Natalie Brown). La chiusura dell’episodio ha riavvicinato la trama della serie TV a quella sviluppata nei romanzi originari mostrando l’incontro tra Zach e il Padrone e soprattutto la guarigione del bambino dall’asma grazie al male bianco versato nella sua gola proprio dal Padrone.

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La vampira Kelly è interpretata da Natalie Brown e Zach Goodweather da Max Charles

Da un punto di vista visivo anche questa seconda puntata di raccordo narrativo non aggiunge niente di particolare ma conoscendo Guillermo del Toro e le sue doti estetiche siamo certi che la stagione, da questo punto di vista, decollerà in fretta.

Il terzo episodio andrà in onda in Prima visione assoluta su FOX venerdì 2 dicembre alle ore 21.00 e si intitolerà Il Primogenito.

Non siete curiosi di conoscere la vera storia del mezzosangue Quinlan?

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