Il nuovo libro di Philip Pullman è in libreria: i suoi 6 consigli di scrittura

Autore: Rina Zamarra ,

Philip Pullman ha finalmente dato alle stampe il suo nuovo romanzo. Il Libro della Polvere esce oggi in Italia e in altre 20 nazioni in giro per il mondo.

Sono trascorsi 17 anni dalla sua ultima fatica letteraria, e Pullman è pronto a catturare l’attenzione dei lettori con la storia di Malcom. Il giovane 11enne protagonista del libro è figlio dei proprietari della locanda The Trout sulle rive del Tamigi, a poca distanza da Oxford. Malcom coltiva il sogno di diventare uno studioso e fare grandi scoperte. Purtroppo la sua estrazione sociale rende particolarmente difficili i suoi sogni, ma Malcom ha lo spirito dell’avventuriero e discende il fiume a bordo della sua canoa battezzata La Belle SauvageÈ questo l’incipit da cui prende il via la storia de Il Libro della Polvere, che saprà sicuramente tenere i nasi dei lettori affondati tra le sue pagine.

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Cosa fa di Pullman uno dei più grandi scrittori fantasy? A spiegarlo è lui stesso attraverso sei consigli di scrittura per autori. Ecco a voi i suoi preziosi suggerimenti di narrativa.

1 - Lasciate che i personaggi scoprano sé stessi

Pullman ha dichiarato che la creazione dei personaggi è un processo misterioso. Una parte della loro caratterizzazione viene gestita direttamente dallo scrittore, ma un’altra parte è opera dei personaggi stessi. Lo scrittore lo definisce un processo di scoperta più che un processo di creazione.

È come se la storia fosse già lì e io dovessi solo trovare il modo migliore per raccontarla, piuttosto che per crearla.

2 - Non resistete all’attrazione delle tante storie da raccontare

Lo scrittore ha svelato che una volta conclusa la trilogia Queste oscure materie (La bussola d’oro, La lama sottile e Il cannocchiale d’ambra), ha avuto la sensazione che ci fossero ancora molte storie da raccontare e tante altre cose che dovevano accadere a un personaggio come Lyra. La curiosità riguardo queste altre storie gli ha permesso di riprendere a scrivere, trascinato da un’attrazione impossibile da dominare.

La copertina italiana de Il Libro della Polvere

3 - Non ascoltate la voce interiore che alimenta la vostra insicurezza

Pullman ha affermato senza mezzi termini di non pensare di essere un buono scrittore, ma di procedere concentrandosi solo sul lavoro da fare per migliorare la propria scrittura. È questo quello che ogni autore dovrebbe fare, a partire da una presa di coscienza del proprio modo di scrivere:

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Non ho mai pensato che la mia scrittura fosse buona, ma ho pensato 'lo sarà'. Quando scrivo ho piena consapevolezza più del suono che del significato. Conosco il ritmo della frase prima di conoscere le parole che la comporranno. Questo è un elemento molto importante nel mio modo di scrivere.

4 - Il tono è più importante della struttura

Secondo Pullman, il tono di voce dello scrittore è fondamentale perché cambiare il tono significa dover cambiare ogni singola frase del testo.

5 - Scegliete una penna preferita

Pullman ha ammesso di avere una sorta di penna portafortuna che lo aiuta nelle prime fasi dell’ideazione del testo. Ogni scrittore dovrebbe avere quindi la sua penna-amuleto. Nel suo caso si tratta di una penna a sfera Mont Blanc, senza la quale si sentirebbe perso.

6 - Scrivete per voi stessi

Il primo lettore del testo è lo scrittore. Ecco perché Pullman suggerisce di scrivere per incontrare i gusti del primo lettore:

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Non scrivo per me, scrivo per tutti i me che sono stato. Per il primo me di cui ho memoria, per il me che si è interessato per la prima volta alle storie e ha amato ascoltarle, per il me che era qui a Oxford 50 anni fa e per il me che era un insegnante e raccontava storie alla classe.

Cosa ne pensate: i consigli di Pullman vi saranno utili?

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