Dustin Hoffman accusato di molestie da una seconda donna

Autore: Silvia Artana ,

Sembra davvero senza fine il pozzo nero delle molestie a Hollywood. Dopo che il caso Weinstein ha fatto venire alla luce decenni di comportamenti inappropriati e vere e proprie violenze da parte del produttore, sono arrivate le accuse a Kevin Spacey di Anthony Rapp e di altri uomini e poi quelle al regista e produttore Brett Ratner e a Dustin Hoffman.

In una lunga lettera a The Hollywood Reporter, la scrittrice Anna Graham Hunter ha raccontato che il due volte premio Oscar per Kramer contro Kramer e Rain Man - L'Uomo della Pioggia l'ha palpeggiata più volte e le ha fatto pesanti avances sul set del film TV Morte di un Commesso Viaggiatore. All'epoca, lei aveva 17 anni e l'attore 48.

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Il divo si è scusato per il suo comportamento, ma ora un'altra donna si è fatta avanti con nuove, gravi accuse nei suoi confronti.

Le accuse di Wendy Riss Gatsiounis 

La seconda accusatrice di Dustin Hoffman si chiama Wendy Riss Gatsiounis ed è una sceneggiatrice e produttrice, che all'epoca dell'incontro con l'attore lottava per emergere nel mondo dello spettacolo.

Sulle pagine di Variety, la donna ha ricordato che, in seguito alla lettura della sua pièce A Darker Purpose sul palco del Public Theater di New York nel 1991, aveva ottenuto un appuntamento con Dustin Hoffman e lo sceneggiatore di Tootsie, Murray Schisgal, per valutare la possibilità di un adattamento per il grande schermo:

Era un'opportunità enorme.

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I 3 si sono incontrati due volte negli uffici della compagnia del protagonista de Il Laureato, Punch Productions, presso il Rockefeller Center.

Secondo il racconto di Wendy, al primo appuntamento si è subito creato un momento di imbarazzo, quando Schisgal, che all'epoca aveva poco più di 20 anni, le ha chiesto se avesse un fidanzato o un marito. Ma a risolvere l'impasse è stato proprio Dustin Hoffman:

È intervenuto in maniera scherzosa, dicendo: 'Murray, stai zitto. Non lo sai che non ci si può più rivolgere alle donne in questo modo? I tempi stanno cambiando'.

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Da quel momento, l'incontro si è svolto su binari prettamente professionali e l'autrice ha accettato di rivedere il copione, trasformando il protagonista da un ragazzo in un uomo maturo per rendere la parte adatta a Hoffman, che all'epoca aveva 54 anni.

Dopo 3 settimane, Wendy si è presentata al nuovo appuntamento fissato per discutere dei cambiamenti apportati alla storia e ha trovato una atmosfera molto diversa:

[Dustin Hoffman, n.d.r.] mi ha detto: 'Prima di iniziare, posso farti una domanda? Sei mai andata a letto con un uomo di più di 40 anni?'. Non lo dimenticherò mai. Ha fatto un passo indietro, ha allargato le braccia e ha esclamato: 'Sarebbe un corpo nuovo da esplorare'. Io ho cercato di tornare a parlare di lavoro e della mia sceneggiatura. Poi lui si è alzato e mi ha detto che voleva fare un po' di shopping in un albergo lì vicino. E mi ha chiesto se volevo andare con lui. Era come se mi stesse dicendo: 'E dai, vieni con me in questo hotel che c'è qui a due passi'.

La donna ha ricordato che Schisgal, che era presente all'incontro, l'ha incoraggiata ad andare con il divo. Al suo netto e ripetuto rifiuto, i due l'hanno "scaricata":

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Alla fine, Dustin Hoffman se n'è andato, perché mi sono rifiutata di seguirlo in albergo. E Murray Schisgal ha detto: 'Guarda, non siamo davvero interessati alla tua sceneggiatura, perché è troppo noir'.

Uscita dal Rockefeller Center, Wendy ha chiamato da un telefono pubblico la sua agente, Mary Meagher: 

Mi ha detto che non voleva in alcun modo che pensassi che [quello che era successo, n.d.r.] dipendesse da qualcosa che avevo fatto io. Aveva sentito voci su [Dustin Hoffman, n.d.r.] per anni.

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Mary è morta nel 2006, ma il racconto della sceneggiatrice è stato confermato a Variety da due autori con i quali la donna era in contatto all'epoca. Entrambi hanno dichiarato che Wendy ha descritto loro l'incontro poco dopo che ha avuto luogo.

Da parte sua, la sceneggiatrice ha rivelato che il pensiero di quello che era accaduto non le ha dato tregua per "mesi, mesi e mesi":

Per me, l'intera vicenda è stata una fonte di tormento. Io ero solo un autore e lui era il mio eroe. Questa cosa è rimasta con me per molto tempo. [...] C'era una voce nella mia testa che diceva: 'Sei un'idiota. Avresti solo dovuto andartene'. E un'altra che ripeteva: 'Beh, chiaramente non gli interessava il copione. Perché non vuoi accettare che lui non fosse interessato?'.

Alla fine, la carriera di Wendy è decollata anche senza Dustin Hoffman. La storia di A Darker Purpose è stata portata in scena a teatro a New York l'anno successivo ed è diventata un film con Vincent D'Onofrio, dal titolo The Winner (Il Vincitore). In seguito, la donna ha lavorato come autore in diverse serie TV di successo, tra cui #The Killing e Reign. Attualmente, è impegnata nella co-produzione della stagione 2 di Genius di National Geographic.

Wendy ha detto a Variety che ha scelto di parlare alla luce delle recenti accuse mosse a Harvey Weinstein e altri "pesi massimi" di Hollywood e per mostrare il proprio supporto a tutti coloro che si sono fatti avanti.

Murray Schisgal ha risposto con un comunicato in cui dice di non avere memoria dei fatti:

Nel corso degli anni, Dustin Hoffman e io abbiamo incontrato moltissimi sceneggiatori e autori teatrali. Non ho alcun ricordo di questo appuntamento, né dei fatti e dei comportamenti descritti.

Dustin Hoffman ha scelto di non commentare. Almeno, per il momento.

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