Game of Thrones: Isaac Hempstead-Wright snobba la teoria sul Night King, ma ne ha un'altra

Autore: Redazione NoSpoiler ,

Da qui al 2019 non ci resta che ammazzarci di teorie. Purtroppo non potremo fare molto altro per ingannare l'attesa che ci separa dall'ultima stagione di Game of Thrones.

E se fino a qualche giorno fa avevamo ancora una flebile speranza che lo show di punta di HBO potesse tornare il prossimo anno, le crudeli e selvagge parole di Sophie Turner hanno definitivamente spento la già debole e morente fiamma della nostra pia illusione.

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Quindi, come novelli Jon Snow in perpetua ricerca di noi stessi, sondiamo la rete a caccia di qualcosa che possa placare, almeno per un istante, il nostro desiderio di tornare a perderci tra le lande di Westeros.

In nostro soccorso arriva Isaac Hempstead-Wright, meglio noto al grande pubblico come Bran Stark. Il giovane attore britannico - intervistato da Nerdist in occasione della release americana del cofanetto Blu-ray della settima stagione - ha voluto spendere ancora qualche parola sulla famosa teoria secondo cui il suo personaggio altri non sarebbe che il Re della Notte.

Non ricordo bene tutti i dettagli di quella teoria ma credo che sia un po' fantasiosa. Sarebbe poco da Game of Thrones e molto più da Hollywood.

Visto che il buon Isaac è stato così gentile da darci una mano, abbiamo deciso di aiutarlo a rinfrescarsi la memoria. Secondo alcune supposizioni circolate sul web, il Re della Notte avrebbe preso il controllo della coscienza di Bran durante il loro incontro nel quinto episodio della sesta stagione intitolato Il tempo è giunto.

Secondo Hempstead-Wright, questa ipotesi complicherebbe troppo la timeline della vicenda e le possibili ripercussioni peserebbero troppo sull'equilibrio della serie.

Il loop temporale di Bran Stark: la teoria che affascina Isaac Hempstead-Wright

Tuttavia questo non significa che alla star classe '99 non piaccia fantasticare sul futuro del suo personaggio nello show. Infatti sarebbe affascinato se si realizzasse un'altra teoria che ha iniziato di recente a far capolino on-line secondo la quale il vecchio Corvo con Tre Occhi - interpretato da Max Von Sydow - altri non sarebbe che una versione futura dello stesso Bran.

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Beh credo che questa ipotesi sia più plausibile dell'altra e non avrebbe troppe folli ramificazioni nella storia. Sarebbe qualcosa di abbastanza circoscritto che chiuderebbe un arco narrativo circolare.

La domanda sorge spontanea. Se le cose andassero davvero così, la timeline di Game of Thrones non ne uscirebbe altrettanto compromessa? Secondo Isaac Hempstead-Wright no, dato che le conseguenze potrebbero essere circoscritte al solo Bran.

Abbiamo già visto Bran stravolgere la linea temporale e creare paradossi. Quindi se la sua stessa storia fosse un paradosso sarebbe fantastico. Questo spiegherebbe perché è in grado di interferire con gli eventi del tempo. L'esistenza di Bran sarebbe un circuito chiuso, qualcosa di non lineare.

Il vecchio Corvo con Tre Occhi entra in contatto con il nuovo Corvo con Tre Occhi
Possibile che siano la stessa persona?

Teorie, teorie, teorie e, a differenza dell'inverno sui Sette Regni, sfortunatamente il 2019 non sta ancora arrivando.

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E voi cosa ne dite? Riuscirete a farvi bastare le ipotesi sul futuro di Game of Thrones fino al 2019 o cederete agli spoiler? Secondo voi quale di queste due teorie su Bran è la più plausibile?

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