Dustin Hoffman: nuove accuse di molestie da parte di tre donne

Autore: Silvia Artana ,

Dustin Hoffman è di nuovo sotto i riflettori. E non per il suo talento d'attore. Dopo le testimonianze di Anna Graham Hunter, Wendy Riss Gatsiounis e Kathryn Rossetter, che in una lunga lettera aperta a The Hollywood Reporter ha raccontato dei ripetuti abusi subiti durante la messa in scena a Broadway di Morte di un Commesso Viaggiatore, altre tre donne hanno accusato di molestie l'attore.

A raccogliere le storie è stato Variety, che ha provato a contattare un portavoce del 2 volte premio Oscar per un commento sulla vicenda, ma senza successo. Tuttavia, l'avvocato di Hoffman, Mark A. Neubauer, ha inviato al proprietario del giornale, Penske Media Corp., una lettera in cui ha dichiarato che le accuse sono "menzogne diffamatorie".

Le nuove accuse di molestie a Dustin Hoffman

La prima testimonianza è quella di Cori Thomas e risale al 1980. All'epoca, la giovane aveva 16 anni, sognava di fare l'attrice e andava a scuola in un prestigioso istituto di New York con una delle figlie di Hoffman, Karina.

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Secondo la versione della donna, le molestie si sarebbero verificate alla fine di una domenica pomeriggio trascorsa proprio con Karina e l'attore.

Cori ha raccontato che i tre sono andati a passeggio per Manhattan e poi hanno cenato nell'Upper East Side:

In un primo momento, è stato uno dei giorni più grandiosi della mia vita. Uno dei miei idoli stava passando del tempo con me e mi parlava con rispetto.

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I suoi genitori sarebbero dovuti andare a prenderla al ristorante, ma l'attore ha suggerito di spostarsi nella camera d'albergo dove alloggiava e di lasciare un messaggio al maître per avvisare i signori Thomas.

Quando sono arrivati in hotel, la donna non ricorda se Hoffman ha detto a Karina di andare a casa o se è stata lei a farlo di sua iniziativa, dal momento che il giorno dopo c'era scuola, ma sta di fatto che si è ritrovata da sola con l'attore.

In base alle parole di Cori, una volta in stanza, l'uomo è andato a farsi una doccia. E quando è uscito dal bagno, lei è rimasta sconvolta:

È arrivato avvolto in un asciugamano e poi l'ha lasciato cadere. È rimasto lì, nudo. Credo che stessi per svenire. Era la prima volta che vedevo un uomo nudo. Ero mortificata. Non sapevo cosa fare.

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Alla fine, Hoffman si è messo un accappatoio, ma la situazione non è migliorata, perché ha chiesto alla ragazza di fargli un massaggio ai piedi:

Non sapevo come comportarmi. Non sapevo che avrei potuto dire di no. E così l'ho fatto. E lui continuava a ripetere: 'Sono nudo, vuoi vedere?'.

Per fortuna di Cori, a quel punto è suonato il telefono: sua mamma era arrivata a prenderla e lei ha potuto andarsene.

Per molto tempo, la donna non ha raccontato a nessuno dell'accaduto. Né a sua madre, che tuttavia sospettava che fosse successo qualcosa di spiacevole, né a Karina, che è stata damigella d'onore al suo matrimonio.

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Il secondo racconto arriva da Melissa Kester. La donna ha conosciuto Dustin Hoffman nel 1987, mentre era impegnato nella post produzione di Ishtar. Il suo fidanzato dell'epoca lavorava come tecnico del suono e l'ha portata con sé nello studio di Malibu dove l'attore stava registrando delle tracce vocali per le canzoni del film.

Stando alla versione offerta da Melissa, lei e Hoffman si sono incontrati allo studio tre volte.

La prima, con l'attore c'erano la moglie e alcuni dei figli più piccoli. La seconda, tutta la crew si è messa a guardare alcuni spezzoni di Morte di un Commesso Viaggiatore e in quella occasione Melissa ha scambiato alcune parole con il due volte premio Oscar. La donna, che ora produce video didattici aziendali, gli ha raccontato che avrebbe voluto scrivere delle sceneggiature. L'uomo si è mostrato interessato e le ha chiesto il numero per provare a lavorare insieme:

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A ripensarci, provo imbarazzo: perché avrebbe dovuto essere interessato?

In base alle parole di Melissa, le molestie si sono verificate quando è andata per la terza volta nello studio di Malibu. Lei, il fidanzato e un ingegnere del suolo erano in cabina di regia e Hoffman in una cabina di registrazione. Le due stanze erano collegate da una specie di finestra, che rendeva visibile l'attore dal torace in su.

A un certo punto, Hoffman ha detto in modo scherzoso che si annoiava e ha chiesto a Melissa di andare a fargli compagnia:

Forse ci stava provando, ma non in modo sfacciato, perché c'era il mio ragazzo.

Tuttavia, quando la donna ha raggiunto l'attore in cabina, il comportamento goliardico si è trasformato in altro. L'attore l'ha abbracciata cingendola da dietro la schiena e in un primo momento Melissa ha pensato che fosse una specie di gioco, come se lei potesse aiutarlo a cantare meglio. Ma dopo, la situazione è degenerata:

Mentre mi teneva stretta a sé, ha ficcato le dita dentro ai miei pantaloni. Ha messo le dita dentro di me. E la cosa per cui mi sento più in colpa è che non sapevo cosa fare. Stavo lì in piedi. Ed ero come congelata, pensando: 'Mio Dio, cosa sta succedendo?' È sconvolgente quando capita a te.

Melissa non ha osato fare nulla per paura che il fidanzato e il tecnico in cabina di regia si accorgessero di qualcosa e si è ritrovata libera solo quando Hoffman ha finito di cantare:

Lui si è messo a ridere. Io sono scappata e sono corsa in bagno a piangere. Mi sentivo come se fossi stata violentata. Non c'erano state avvisaglie. Non mi aspettavo che sarebbe accaduta una cosa simile.

La donna non ha mai detto nulla al suo ragazzo e solo a un amico ha raccontato una versione dei fatti molto edulcorata. Invece, Hoffman l'ha cercata più volte dopo l'accaduto e ha smesso di telefonarle solo quando lei gli ha detto con durezza di non chiamarla più.

La terza testimonianza è di una donna che ha chiesto di rimanere anonima. Anche lei ha conosciuto l'attore durante le riprese di Ishtar.

Secondo quanto ha rivelato a Variety, all'epoca faceva la comparsa e Hoffman l'ha notata sul set allestito presso i Kaufman Astoria Studios di New York. In base al suo racconto, lui le si è avvicinato e le ha detto: "Tu sei una vera attrice, o sbaglio?". Poi l'ha invitata a pranzo nel suo camerino e lei ha accettato.

La donna ha proseguito dicendo che l'incontro ha avuto un seguito una settimana dopo.

Stando alle sue parole, un amico della produzione del film l'ha chiamata mentre era al lavoro, dicendole che Dustin Hoffman voleva sapere se le avrebbe fatto piacere andare sul set e che avrebbe mandato un'auto a prenderla. Lei ha rifiutato il passaggio, ma ha accettato l'invito:

Mi ha portata in giro. Mi ha fatta sedere su una sedia da regista. Era l'ultimo giorno di riprese.

Quando è stato dato il ciak conclusivo ed è iniziato il party per la fine delle riprese, la donna ha fatto per andarsene, ma l'attore l'ha convinta a restare:

Mi ha dato da bere. Ballavano tutti. E lui non mi toglieva gli occhi di dosso.

Alla fine, a tarda notte, ha accettato un passaggio insieme ad altre persone sull'auto di Hoffman. In base alla versione della donna, è stato allora che lui l'ha molestata:

C'era gente a pochi centimetri da noi. Ha spostato la mano [sotto alla mia gonna, n.d.r.] e ha infilato le sue dita dentro di me. Non sapevo cosa fare. Lui sorrideva. Sono rimasta paralizzata. Ero come fuori dal mio corpo. Se avessi detto qualcosa, che cosa avrebbero pensato le persone che erano lì? Che ero una p******? Lui era Dustin Hoffman.

La donna ha raccontato che l'attore l'ha lasciata al suo appartamento, ma quando è scesa dall'auto le ha messo in mano 20 dollari e le ha detto di farsi portare in taxi all'albergo dove alloggiava. A quel punto, è caduta in uno stato di trance, innescato dall'aggressione di Hoffman e dal ricordo di abusi subiti quando era piccola.

In un primo momento, ha chiesto all'autista di "andare in giro", poi si è fatta accompagnare all'hotel dell'attore. Lui l'aspettava sotto e quando è arrivata l'ha portata in camera, dove hanno avuto un rapporto sessuale.

Variety ha chiesto alla donna se avrebbe descritto l'incontro in auto come non consensuale e lei ha risposto di sì. Invece, ha detto di non riuscire a definire la natura di quello avvenuto in albergo.

Ora la parola passa a Dustin Hoffman. Sempre che l'attore decida di rispondere alle accuse dopo l'iniziale no comment e la secca smentita da parte del suo avvocato.

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