Minnie Driver e Alyssa Milano contro Matt Damon per il tono di alcuni commenti sui casi di molestie sessuali

Autore: Silvia Artana ,

Matt Damon è finito di nuovo sotto ai riflettori per il caso delle molestie sessuali a Hollywood.

Quando è esploso lo scandalo Weinstein, l'attore è stato accusato di avere fatto delle pressioni sulla giornalista Sharon Waxman per non pubblicare una inchiesta compromettente sul produttore. In quell'occasione, il premio Oscar per Will Hunting - Genio Ribelle ha rilasciato una intervista a Deadline in cui ha raccontato una versione molto diversa della vicenda (risalente al 2004), senza tuttavia riuscire a spegnere del tutto le polemiche.

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Considerato il precedente, sarebbe stato lecito aspettarsi che Matt si tenesse lontano dall'argomento. Invece, l'interprete di Suburbicon è tornato a parlare di molestie nel talk show Popcorn With Peter Travers, finendo (di nuovo) nell'occhio del ciclone.

Il tono di alcuni commenti ha suscitato l'indignazione di Minnie Driver e Alyssa Milano, che hanno replicato duramente alle dichiarazioni del collega.

Le dichiarazioni di Matt Damon

Nel corso dell'ospitata da Peter Travers (che trovate nel video qui sotto), Matt Damon ha parlato diffusamente dello scandalo che ha coinvolto Harvey Weinstein e altri nomi di Hollywood ed è scivolato su alcune affermazioni poco felici.

Dopo avere definito "grandioso", "meraviglioso" e "assolutamente necessario" il fatto che tante donne abbiano trovato il coraggio di denunciare gli abusi di cui sono state vittime, l'attore ha fatto un discutibile distinguo tra i tipi di molestie sessuali:

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Credo che esista una gamma di comportamenti. Penso che ci sia differenza tra dare una pacca sul sedere a qualcuno e lo stupro e la pedofilia. Senza dubbio, entrambi devono essere affrontati e sradicati, ma non vanno confusi l'uno con l'altro.

Poi Matt è sceso nel dettaglio. L'attore ha dichiarato che dopo che il comico Louis C.K. ha ammesso pubblicamente di avere avuto comportamenti inappropriati con molte donne (senza tuttavia porgere delle vere e proprie scuse alle vittime), ha pensato che per lui ci fosse una possibilità di redenzione:

[La sua presa di coscienza, n.d.r.] è il segnale di qualcuno che... beh, è una cosa con cui possiamo lavorare.

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La star del film di prossima uscita Downsizing - Vivere alla Grande ha ribadito che tutti i comportamenti abusanti vanno affrontati, ma che c'è una scala

Alla sommità di questa scala ci sono lo stupro, la pedofilia e i casi analoghi. E per tutte queste cose c'è la prigione. Deve andare così e poi si può parlare di redenzione e di tutto il resto. Sono crimini e come tali vanno affrontati. Il resto è vergognoso e disgustoso e io penso [...] che dobbiamo iniziare a delineare una differenza tra questi comportamenti.

In seguito, Matt ha parlato di Harvey Weinstein, dichiarando che il produttore aveva una fama poco raccomandabile, ma che non esistevano aperti riferimenti a molestie e violenze:

Un sacco di gente ha detto: 'Beh, di Harvey lo sapevano tutti'. Ma non è vero. Tutti sapevano che tipo di persona fosse, nel senso che se avevi un appuntamento con lui, sapevi che ti saresti trovato di fronte un duro, un bullo. La sua reputazione era quella. [...] Per quanto riguarda le accuse di stupro, nessuno che ha lavorato con lui ne sapeva niente. [Se fosse stata una cosa risaputa, n.d.r.], chiunque con un po' di umanità avrebbe messo fine alla vicenda. Non importa chi fosse Harvey. Le persone gli avrebbero detto di no. Io ero certo che non avrei mai voluto che sposasse qualcuno cui voglio bene. Era tutto quello che sapevamo. Per questo, quando si sente 'Harvey di qua, Harvey di là', insomma, voglio dire: certo che è un donnaiolo. Io non ci uscirei mai.

La replica di Minnie Driver e Alyssa Milano 

Le dichiarazioni di Matt Damon non sono passate inosservate e hanno innescato l'immediata replica di Minnie Driver.

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L'ex fidanzata dell'attore e sua partner sul set di Will Hunting - Genio Ribelle ha commentato a caldo su Twitter, con un'amara osservazione:

È *interessante notare come gli uomini con tutte queste opinioni sulle differenze esistenti tra condotta inappropriata, aggressione e stupro nei confronti delle donne suonino come una nota totalmente stonata e, di fatto, siano essi stessi una parte del problema (*per nulla sorprendente).

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L'attrice è tornata diffusamente sulla questione in un'intervista a The Guardian, affermando che quando si parla di molestie, c'è un gap tra l'universo maschile e quello femminile:

Ho sentito l'urgenza di intervenire. Mi sono resa conto che la maggior parte degli uomini - uomini perbene, uomini che amo - hanno un limite evidente nella loro capacità di comprensione. Semplicemente, non possono capire che cosa significhi subire abusi ogni giorno. Sinceramente, ritengo che fino a che non lo provano, non possono dire niente a una donna. Nessun uomo può farlo. È un fatto estremamente privato e personale ed è insopportabile quando un uomo famoso salta su e inizia a dettare i termini del problema, che lo faccia intenzionalmente oppure no.

Minnie ha affrontato in maniera articolata la questione della (presunta) diversa gravità delle molestie, partendo dall'osservazione di Matt su Louis C.K.:

Non capisco perché Matt abbia difeso Louis C.K. Mi sembra che lui pensi che poiché non ha stuprato nessuno - per quanto ne sappiamo - allora quello che ha fatto non è così grave.

Per l'attrice, la posizione del premio Oscar è sintomo di un grave problema:

Se uomini perbene come Matt Damon la pensano così, allora siamo f*********** nei guai. Abbiamo bisogno di uomini che abbiano l'intelligenza di dire che tutte le molestie sono un reato, le condannino e ripartano da capo.

L'interprete di #Maya DiMeo in #Speechless ha ribadito con fermezza che non è possibile fare un distinguo tra abusi

Non esiste una gerarchia negli abusi. Non si può dire che una violenza sessuale è peggio dell'essere costrette a vedere il pene di qualcuno contro la propria volontà. Non si può dire alle donne che hanno subito delle molestie che alcune devono sentirsi peggio rispetto ad altre. E non può certo stabilirlo un uomo. Piuttosto, bisogna [ammettere che, n.d.r.] tutti gli abusi sono  f*********** sbagliati e drammatici e che non sta agli uomini fare distinzioni e stabilire cosa è peggio. Adesso tocca alle donne parlare. Gli uomini devono ascoltare e per una volta non avere opinioni.

In appoggio di Minnie Driver sono intervenute diverse donne, famose e no, tra cui Alyssa Milano.

La ex star di Streghe ha replicato duramente alle affermazioni di Matt Damon, in una conversazione su Twitter riportata interamente da Deadline:

[...] Ho subito ciascuno degli abusi della gamma che hai descritto. Tutti fanno male. E sono tutti collegati a un patriarcato in cui la misoginia è una cosa normale, accettata e talvolta benvenuta. [...] Esistono differenti fasi del cancro. Alcune più curabili di altre. Ma sono sempre cancro. Molestie sessuali, condotta inappropriata, aggressioni e violenza sono una malattia sistemica. Adesso, il tumore è stato asportato senza anestesia.

Per il momento, il protagonista de Il Talento di Mr. Ripley non ha risposto alle colleghe. Nelle prossime ore si capirà se ha intenzione di chiarire la sua posizione o se preferirà restare in silenzio e lasciare che la polemica si plachi da sé.

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