Avengers: Infinity War arriverà nelle sale italiane il 25 aprile. Ma già da qualche tempo buona parte del nutritissimo cast del cinecomic più atteso dell'anno è al lavoro sul set del suo seguito che al momento è conosciuto con il titolo provvisorio di Avengers 4.
Robert Downey Jr., Scarlett Johansson e Jeremy Renner hanno da poco finito di girare le loro scene. Ma non sono i soli. Anche Chris Hemsworth qualche giorno fa ha indossato per l'ultima volta i panni di Thor, il Dio del Tuono del Marvel Cinematic Universe.
La quarta incursione sul grande schermo dei Vendicatori potrebbe segnare un punto di svolta fondamentale per la carriera dell'attore australiano classe '83: infatti il suo contratto con i Marvel Studios di Kevin Feige è ufficialmente scaduto.
Un paio di giorni fa ho finito di girare Avengers 4. Il mio contratto preesistente con i Marvel Studios ora è concluso. Me ne rendo conto solo ora. Qualche anno fa pensavo che dopo un altro paio di film avrei detto basta. Mi sentivo un po' limitato dal ruolo.
Quindi, se prendiamo per buone le sue parole riprese dal sito MCUExchange, si direbbe che Hemsworth sia contento di aver appeso Mjolnir al chiodo. O forse no?
Dopo l'esperienza con Taika Waititi sul set di Thor: Ragnarok e con i fratelli Russo su quello di Infinity war e Avengers 4, sento che abbiamo reiventato completamente il mio personaggio: un'opportunità più unica che rara in questo genere di franchise. Ora più che mai ho ritrovato il mio entusiasmo per Thor e sono davvero molto soddisfatto.
Quindi, al di là dei contratti scaduti, esiste una possibilità concreta di rivedere Chris Hemsworth nel ruolo del figlio prediletto di Asgard? Ancora troppo presto per dirlo ma secondo il buon Chris alla divisione cinematografica della "Casa delle Idee" converrebbe battere il ferro finché è ancora caldo.
Adorerei tornare nei panni del Dio del Tuono se ce ne fosse l'opportunità. In questo momento i fan hanno fame di Thor. Ora che abbiamo un po' rotto gli schemi c'è una gamma molto più ampia di possibilità da sondare e di luoghi da esplorare.
E se è il Tonante a volerlo, chi siamo noi comuni mortali per contraddirlo?
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