YouTube e Facebook rimuovono i video degli utenti che masticano le Tide Pods

Autore: Guido Chierchia ,

I social network, terra di frontiera come il Far West per molti adolescenti, possono impedire la diffusione di fenomeni pericolosi come la Tide Pods Challenge, che nascono proprio sulle piattaforme digitali?

Per chi ancora non ne fosse a conoscenza, la Tide Pods Challenge è la nuova e pericolosa sfida che ha preso piede tra i giovanissimi sul web e consiste nel filmarsi mentre si mastica una capsula di detersivo per lavatrici fino a quando non fuoriesce il sapone.

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Dopo un numero crescente di persone intossicate a causa dalla sfida nata sul web a dicembre 2017 (37 casi solo nei primi giorni del 2018), si sta ora cercando di intervenire in maniera concreta, prima che salga ulteriormente il numero delle vittime legate alle capsule di detersivo che, come sappiamo, non vanno di certo gustate o digerite.

Negli ultimi giorni, infatti, la Tide Pods Challenge sta degenerando, visto che ora i partecipanti, per lo più minorenni, iniziano anche a preparare pietanze a base di… detersivo!

Per contrastare il fenomeno, tuttavia, arrivano anche alcune "ricette casalinghe". Su YouTube ad esempio, un utente ha condiviso una video ricetta che spiega passo dopo passo come preparare un dessert che ricorda caspule Tide, ma con ingredienti del tutto commestibili:

C'è anche chi, invece, si è dilettato a preparare una ricetta a base di pizzette "colorate" ispirandosi al contenuto delle capsule e condividendo su Instagram il risultato finale:

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Secondo quanto riporta la CNN, YouTube è finalmente intervenuta sul "caso Tide Pods", decidendo di rimuovere preventivamente i video di adolescenti che tentano di superare la pericolosa sfida. Ecco cosa c'è scritto nella nota ufficiale diffusa dall'ufficio stampa della nota piattaforma web:

Le Linee guida della community di YouTube vietano la pubblicazione di contenuti destinati a incoraggiare attività pericolose che posso comportare danni alla salute delle persone come la Tide Pods Challenge.

Anche Facebook ha deciso di intervenire, dichiarando che ha già iniziato a rimuovere tutti i video legati alla Tide Pod Challenge. Non pervenuti ancora, invece, due social network come Twitter e Instagram (quest’ultimo di proprietà di Mark Zuckerberg), dove si sono diffusi maggiormente i video della sfida, soprattutto grazie all’utilizzo dell’hashtag #tidepods.

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A nulla solo valsi gli appelli di alcune associazioni di consumatori americani, che hanno invitato le aziende produttrici di capsule per detersivi come Tide di cambiare il packging del prodotto, a loro avviso troppo appariscente perché ricorda una caramella colorata.

Dal canto suo, l’azienda Tide era già intervenuta pubblicando sulle proprie pagine social un breve filmato con Rob Gronkowski che esorta gli adolescenti a non mangiare le capsule.

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Joseph LaRocca, ex vicepresidente della prevenzione per la salute della National Retail Federation (NRF), ha dichiarato a Gizmodo dell'inutilità di bloccare la vendita delle capsule come soluzione al problema:

Il furto dei prodotti Tide è una sfida senza fine per tutti i rivenditori, ma allo stesso tempo penso che sia inutile vietare l'accesso a quel tipo di prodotti. Alcuni commercianti stanno cercando di risolvere il problema bloccando la vendita delle capsule, mentre altri hanno riposizionato i prodotti in modo da non essere ben visibili alla clientela.

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Basterà la semplice rimozione dei video della Tide Pods Challenge dai social network o l'introduzione di nuove misure di sicurezza nei supermercati per la vendita delle capslule, come soluzioni per arginare il fenomeno?

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Non sarebbe meglio, invece, che i social network cercassero finalmente un modo per impedire che in futuro possano diffondersi altre sfide pericolose come queste?

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