Avengers: Infinity War non solo ha saputo pizzicare le corde emotive del pubblico con una caccia alle Gemme dell'Infinito oltremodo drammatica. Il film diretto da Anthony e Joe Russo ha lasciato per giunta irrisolti alcuni interrogativi con quel suo finale a cliffhanger, preludio al quarto capitolo dei Vendicatori che arriverà nelle sale di tutto il mondo tra un anno esatto.
Avengers 4 sarà in sostanza il mastodontico (si parla di 180 minuti di durata) secondo atto della "guerra dell'infinito" che vede schierati da un lato i Vendicatori e sul versante opposto il folle Thanos.
Un piccolo indizio su come si strutturerà il prossimo film dei Russo potrebbe averlo dato nei minuti finali del crossover Marvel l'Avenger più giovane: Spider-Man.
"Va' ragnatela!"
Per chi non avesse ancora visto il film, segnaliamo la presenza di spoiler d'ora in avanti. È consigliabile abbandonare immediatamente la lettura.
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A più di una settimana dall'arrivo nei cinema italiani di Avengers: Infinity War, la questione di più vivo interesse è quella inerente al finale straziante del film. Per quanto possano apparire scioccanti le conseguenze dello schiocco delle dita effettuato dal Titano Pazzo, siamo consapevoli che la morte nei film di supereroi (ma soprattutto nei fumetti) non sempre è una condizione definitiva. Può altresì assumere carattere transitorio, specie in un cinecomic in cui vengono riunite le Pietre che racchiudono l'essenza stessa della vita.Che c'entra tutto ciò con l'Uomo Ragno di Tom Holland, direte voi? Spidey, nella scena più toccante di Infinity War, potrebbe aver rivelato il carattere apparente della morte di metà dell'universo, equiparabile più ad uno stato di prigionia ultraterrena che ad un decesso vero e proprio.L'Arrampicamuri, infatti, nei minuti finali del film si trova sul pianeta Titano assieme a Stark e ad alcuni dei Guardiani della Galassia. Qualche attimo dopo il gesto sconsiderato di Thanos, osserviamo molti dei nostri beniamini dissolversi come cenere nell'aria. Non Spider-Man però, il cui "senso di Ragno" - ovvero quello sgradevole formicolio che lo avvisa ogni volta di un imminente pericolo - gli fa comprendere in anticipo cosa stia per accadere. Peter, rivolto a Stark, dice di "non sentirsi tanto bene". L'alter ego di Iron Man lo sostiene. Il giovane Uomo Ragno, in preda ad un attacco di panico, grida disperatamente di "non voler morire", stringendosi a Stark con la voce rotta dalla paura.Che ne pensate di questa teoria?
Fonte: ComicBook.com
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