Misery non deve morire: le differenze tra il film e il libro di Stephen King

Autore: Simona Vitale ,

Innumerevoli sono le opere di #Stephen King che hanno ricevuto un adattamento, cinematografico o televisivo, di successo.

Un esperimento molto riuscito in questo senso è sicuramente quello di Misery, romanzo scritto da King nel 1987 e vincitore del premio Bram Stoker (assegnato proprio a partire dal 1987 dalla Horror Writers Association (HWA) ad un romanzo horror di qualità superiore).

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La storia nel romanzo di King comincia quando il famoso scrittore Paul Sheldon, vittima di un grave incidente stradale nel corso di una tempesta invernale fuori da Silver Creek, in Colorado, esce pian piano dal coma. A salvarlo dalla morte è stata Annie Wilkes, ex infermiera professionista che lo ha portato a casa sua per curarlo personalmente. Annie, tra l'altro, è una delle più grandi fan di Sheldon ed attende con ansia la pubblicazione di nuovi libri della serie Misery. Peccato che Annie, in realtà, sia una donna mentalmente malata che non ha detto a nessuno dove lo scrittore si trovi ed ha, inoltre, un passato da serial killer.

Quando Annie apprende che Misery, l'amata protagonista della serie di libri di Sheldon, morirà nel prossimo volume per volontà dello scrittore, inizia a dare di matto. La donna comincia ad abusare fisicamente e psicologicamente di Sheldon, costringendolo a scrivere un nuovo romanzo che cambi le sorti di Misery. La follia di Annie cresce però sempre più, sino ad esplodere quando Paul tenta di lasciare la casa della sua aguzzina...

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Dal romanzo di King è stato tratto un film nel 1990 diretto da Rob Reiner, dal titolo di Misery non deve morire. Nel ruolo di Annie Wilkes si è calata a perfezione l'attrice Kathy Bates che, per la sua interpretazione, ha vinto il Premio Oscar, il Golden Globe ed è stata inserita, dall'American Film Institute, al 17º posto nella classifica dei "50 migliori "cattivi" del cinema made in Usa. 

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La pellicola, inoltre, ha ottenuto un gran successo di critica e di pubblico. Prodotto con un budget di 20 milioni di dollari, Misery non deve morire ne ha incassati oltre 61 nei soli Stati Uniti.

Se il film è, ovviamente, in gran parte ispirato al libro di Stephen King, esistono comunque alcune differenze tra il romanzo del Re e il film che esso ha ispirato.

Misery non deve morire, le differenze tra libro e film

Penta Film
  1. Nel romanzo Annie amputa il piede sinistro di Paul con un'ascia, mentre nel film gli frattura le caviglie con un mazzuolo per impedirgli di scappare di nuovo.
  2. Nel libro, a differenza che nel film, Annie amputa a Paul anche il pollice della mano sinistra.
  3. Nel romanzo non sono narrate le parti in cui lo sceriffo indaga sulla scomparsa dello scrittore.
  4. Nel libro Annie uccide un giovane poliziotto passato a casa sua per un controllo, visto che Paul aveva attirato la sua attenzione lanciando un posacenere contro il vetro della finestra della stanza in cui è tenuto prigioniero. Inoltre, nel libro l'agente non viene ucciso con un colpo di fucile, ma Annie gli spezza la schiena con una croce in legno e in seguito lo investe e lo mutila con un tagliaerba.
  5. Nel libro Paul non ha figli, mentre nel flm rivela esplicitamente di avere una figlia.
  6. Nel romanzo l'auto di Paul Sheldon è una Camaro, mentre nella pellicola è una Mustang del '65.
  7. Nel libro, a differenza che nel film, Paul non scaglia la macchina da scrivere in testa ad Annie, ma sulla schiena. Inoltre, Annie non inciampa sulle gambe di Paul, ma sulla macchina da scrivere.
  8. Nel romanzo Paul Sheldon diventa dipendente dal farmaco datogli dalla sua aguzzina, il Novril (inventato da Stephen King).
  9. Nel libro quando Paul forza la serratura della porta con la forcina, questa si spezza rimanendo all'interno della serratura stessa.
  10. A differenza di quanto avviene nel film, nel libro Paul non mangia mai in salotto con Annie.
  11. Nel libro Paul prende il Novril per se stesso e non per tentare di sedare Annie. Ritiene l'ipotesi molto allettante ma, al tempo stesso, pensa che quel farmaco sia troppo amore per non poter essere individuato in un alimento. Nel film invece lo assaggia e, ritenendolo abbastanza insapore, decide di usarlo per drogare Annie.
  12. Nel libro Annie dichiara sostiene di aver capito delle uscite di Paul dalla sua stanza non per la posizione del pinguino di porcellana, ma per la forcina che aveva trovato nella serratura e perché in casa aveva sparso dei suoi capelli tesi, per poter capire se Paul avesse toccato oggetti precisi (come il libro delle memorie).
  13. Nel corso di una crisi depressiva Annie, nel libro, si ingozza di dolci, mentre nel film questa parte è del tutto assente.
  14. Nel libro Annie non impone a Paul il suo giudizio mentre legge le bozze del suo ultimo romanzo, ma gli dice semplicemente di trovare un espediente che possa far resuscitare Misery senza che ciò appaia come un imbroglio.
  15. Nel libro la macchina di Paul viene trascinata dal disgelo lontano dal luogo dell'incidente. Viene rinvenuta solo molto tempo dopo.

Il finale di Misery non deve morire

Penta Film
Una scena di Misery non deve morire
Una scena di Misery non deve morire

Di certo, sia chi ha letto il libro, sia chi ha visto il film (o entrambe le cose), ha tifato per la sopravvivenza di Sheldon, reo di essere capitato nel posto sbagliato e tra le "braccia non proprio amorevoli" della persona sbagliata. Non solo. Lo scrittore si è reso involontariamente protagonista di un fatto che ha suscitato la crescente ira di Annie: la morte di Misery Chastain, eroina e protagonista della sua serie letteraria preferita. 

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Paul si trova così costretto a dover scrivere un nuovo romanzo con il quale resuscitare in qualche modo, la tanto amata da Annie Misery.

Il finale del romanzo, come quello del film, apre la strada a un parziale lieto fine con la sopravvivenza di Paul, provato dalla traumatica esperienza subita. Anche qui, però, evidenti sono le differenze tra libro e pellicola. 

Show hidden content Nel libro Annie non muore nella stanza in cui tiene prigioniero Paul, ma sviene e si risveglia poco dopo per andare a prendere una sega elettrica. Muore nella stalla a seguito del trauma cerebrale riportato in precedenza. Nel film Paul getta con tutta la sua forza la macchina da scrivere sulla testa di Annie e, dopo una lotta all'ultimo sangue, lo scrittore riesce ad ucciderla con un colpo alla testa. Nel romanzo, inoltre, Paul pubblicherà il manoscritto "Il ritorno di Misery", visto che quello dato alle fiamme, in realtà, era solo un mucchio di fogli ed appunti con frontespizio e con cui ha tratto in inganno Annie. Il pensiero di Annie lo tormenta ogni momento, ma alla fine Paul riuscirà a ritrovare la sua perduta ispirazione nello scrivere. Nel film, invece, lo scrittore è quasi del tutto guarito e il suo nuovo libro si è rivelato un successo. A tavola con la sua agente, negli istanti finali della pellicola, le confessa che non riesce a dimenticare la terribile esperienza patita.

Non vi resta ora che andarvi a rileggere il libro e a riguardarvi il film (o farlo per la prima volta) che ad oggi rappresentano, rispettivamente, una delle opere di King e uno dei suoi adattamenti cinematografici maggiormente riusciti e capaci di suscitare, a distanza di decenni, emozioni decisamente forti e sincere.

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