The Killing Joke: il finale e le scene più memorabili del fumetto DC

Autore: Yuri Polverino ,

The Killing Joke non è solo un fumetto. Si tratta di una delle più rappresentative opere DC Comics di tutti i tempi, forse una delle più importanti di sempre. Un albo che non solo ha cambiato le sorti di un personaggio come Batman, ma ha letteralmente travolto tutto e tutti con la figura del Joker, di cui finalmente conosciamo le origini (perlomeno, quelle immaginate da Alan Moore e Brian Bolland, visto che la vera nascita del celebre villain resta ancora oggi avvolta nel mistero).

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Barbara Gordon viene paralizzata per sempre
Il momento in cui la vita di Barbara cambiò per sempre

Apparso per la prima volta nel 1988 e approdato in Italia nel gennaio del 1990, The Killing Joke vede contrapporsi Batman e Joker, ma in una maniera mai vista prima. Fuggito dal manicomio criminale Arkham Asylum, Joker decide di riversare tutta la sua malvagità sul commissario Gordon e sua figlia Barbara. Per farlo, comprerà un Luna Park abbandonato, radunando contempo il suo esercito di freak in modo tale da dare sfogo alla follia più pura e mettendo Batman alla prova come mai prima d'ora. 

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Cosa si nasconde però dietro al finale del graphic novel e quali sono le scene più memorabili del fumetto? La prima sequenza ad aver fatto la storia, è sicuramente la violenza ai danni di Barbara Gordon. Ferita quasi a morte da un colpo di pistola a bruciapelo, la figlia del commissario (che, lo ricordiamo, vestiva a quei tempi i panni di Batgirl), rimarrà paralizzata dalla vita in giù. La sequenza dell'irruzione del Joker è ulteriormente macabra, visto che il Pagliaccio Principe del Crimine si divertirà a fotografarla, nuda e agonizzante, per poi mostrare gli scatti al padre rapito.

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La prima risata del Pagliaccio Principe del Crimine
Il più grande villain dei fumetto DC Comics, è tra noi: signore e signori, il Joker

Seconda e altrettanto fondamentale sequenza di The Killing Joke, è sicuramente la nascita del Joker: caduto nella pozza d'acido a seguito del vano tentativo di Batman di sventare una rapina ad opera di Cappuccio Rosso (ossia il comico fallito, costretto al crimine pur di sbarcare il lunario), il nostro si ritroverà cambiato, con la pelle bianca e i capelli verdi, oltre a un ghigno stampato in faccia.
In quel preciso istante, nasce il più grande cattivo dell'universo DC Comics, nonché uno dei più memorabili villain di sempre.

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Il finale tanto discusso, tra Batman e Joker
Lo scontro tra i due arcinemici si risolve in una risata...

Il finale di The Killing Joke: è davvero quello che sembra?

Il capolavoro di Alan Moore e Brian Bolland ha sempre ricevuto critiche assolutamente positive anche e soprattutto per l'epilogo della storia, che ha dato il via a numerose speculazioni e teorie nel corso degli anni, specie da parte del celebre autore Grant Morrison, il quale ha spiegato la sua visione del finale della storia ipotizzando che Batman in effetti uccida il Joker.

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Secondo la teoria il "Killing Joke" è la barzelletta raccontata dal Joker poco prima che il Cavaliere Oscuro decida di spezzare il collo al suo arcinemico. Nella vignetta finale, infatti, la lunga risata si interrompe, così come la luce delle sirene della polizia svanisce.

Che sia proprio così? Non esattamente: essendo una storia facente parte della continuity regolare (Barbara Gordon finirà sulla sedia a rotelle per gli eventi visti nel fumetto, diventando così Oracolo), sia il Joker che Batman continueranno a darsi battaglia come sempre, senza particolari stravolgimenti. Va detto quindi che la teoria, seppur suggestiva, resta solo una visione singolare di un'opera maestosa e indimenticabile, un vero e proprio inno alla pazzia. "Finiremo con l'ucciderci, vero?".

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