8 maggio 1998.
Una data che a molti non dirà nulla, ma che per i videogiocatori ha un significato emotivo ben delineato. Quella che segnava il debutto sugli scaffali europei - compresi quelli italiani - di Resident Evil 2.
Il secondo capitolo ci portava tra le strade di Raccoon City, cittadina del mid-west americano ormai devastata da un'epidemia zombie. Sequel diretto dell'originale Resident Evil, ci chiamava a sopravvivere ai non-morti e alle altre mostruosità geneticamente modificate della Umbrella Corporation, nei panni di Leon S. Kennedy, un poliziotto al primo giorno di sevizio, e di Claire Redfield, sorella del protagonista del capitolo d'esordio.
Negli anni, il secondo Biohazard si è imposto non solo come l'episodio meglio riuscito della saga horror, ma anche come un vero e proprio cult nell'intero panorama videoludico.
La sua violenza esplicita, il sangue e le fameliche creature che infestavano la produzione Capcom sconvolsero l'opinione pubblica. In Italia venne addirittura bandito dal commercio dell'estate del 1999. Una mossa ampiamente criticata, che non riuscì comunque ad arrestare il successo dilagante di Resident Evil 2.
Il videogame per la prima PlayStation arrivò poi su PC, Nintendo 64 e SEGA Dreamcast, gettando ancora più solide basi per l'ascesa definitiva del franchise, ora arrivato al suo settimo capitolo.
Nel frattempo, gli appassionati di vecchia data - e i giovani gamer più curiosi - attendono maggiori dettagli per Resident Evil 2 Remake, rifacimento annunciato ufficialmente da anni ma ancora coperto da una fitta cortina di mistero. Che l'E3 2018 - al via il 12 giugno a Los Angeles - possa rappresentare la giusta occasione per vederlo finalmente in azione?
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