The House That Jack Built: il trailer del controverso film di Lars von Trier

Autore: Silvia Artana ,

Lars von Trier l'aveva detto: The House That Jack Built sarebbe stata la sua opera più brutale di sempre. E adesso che è stato diffuso il primo trailer, è possibile affermare con certezza che la sua non era un provocazione. Tra donne e bambini uccisi, corpi scempiati, animali seviziati e l'allucinato monologo dell'artefice di tutto, il film si annuncia come uno spettacolo per stomaci forti.

Oltre alle immagini e alle parole, a contribuire all'atmosfera disturbante del promo c'è anche la scelta musicale, con Fame di David Bowie che genera un cortocircuito inquietante tra le azioni del protagonista e il testo della canzone. 

La trama e il cast di The House That Jack Built 

The House That Jack Built si presenta come una lunga discesa nell'inferno di una mente malata.

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Il "Jack" del titolo è un architetto che conduce una esistenza solitaria nella regione del Pacifico nord-occidentale in America Settentrionale. Molto dotato intellettualmente e grande conoscitore della storia e dell'arte europea (con una passione per il Terzo Reich), l'uomo è un serial killer spietato, che ha compiuto decine di omicidi.

Il film di Lars von Trier segue l'evoluzione di Jack come assassino attraverso 5 delitti (definiti "incidenti") e mostra alcuni scorci della sua esperienza di formazione. Uno di questi è presente nel trailer ed è la scena in cui si vede un ragazzino staccare con una tenaglia la zampa a un anatroccolo e poi rimetterlo in acqua e guardarlo mentre beccheggia penosamente.

La disturbante sequenza si inserisce dopo il brutale omicidio di una donna che ha avuto la poco lungimirante idea di accettare un passaggio da Jack. La poveretta non ha neanche il tempo di dire che potrebbe avere fatto un errore a salire sull'auto di uno sconosciuto, che l'uomo le fracassa la faccia con il cric.

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Ma cosa spinge Jack a uccidere? L'uomo considera l'omicidio un'opera arte e aspira a raggiungere la perfezione. Pertanto, continua a sfidare sé stesso e i propri limiti, anche se la scia di sangue che si lascia dietro fa avvicinare sempre di più la polizia:

Alcune persone affermano che le atrocità che commettiamo nella finzione sono quei desideri reconditi ai quali non possiamo dare voce nella società civilizzata. In questo modo, trovano espressione nell'arte. Non sono d'accordo. Io credo che il paradiso e l'inferno siano una cosa sola. L'anima appartiene al paradiso e il corpo all'inferno.

Videa
Poster di The House That Jack Built
Il poster del nuovo film di Lars von Trier, The House That Jack Built

A interpretare l'inquietante e brutale Jack è Matt Dillon, mentre la donna che sventuratamente gli chiede un passaggio è Uma Thurman.

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Nel cast ci sono anche Bruno Ganz, Riley Keough, Siobhan Fallon Hogan, Sofie Gråbøl, Jeremy Davies, Ed Speleers e David Bailie.

The House That Jack Built sconvolge Cannes

Sette anni dopo essere stato espulso da Cannes in quanto "persona non grata" per le sue dichiarazione su Hitler e Israele, Lars von Trier è tornato sulla Croisette e ha dato di nuovo scandalo. Ma stavolta non per qualcosa che ha detto, bensì per il suo nuovo film. Presentato fuori concorso alla 71esima edizione del Festival, The House That Jack Built ha fatto scappare decine di spettatori dalla sala dove era proiettato. Il regista aveva avvisato il pubblico, scrivendo sull'invito che ci sarebbero state "scene violente". Ma evidentemente non è bastato.

Pete Hammond di Deadline non ha saputo quantificare le defezioni, ma scrive che un collega ha resistito 45 minuti prima di andarsene disgustato e che un secondo gli ha detto che vedere l'opera di von Trier è come "trascorrere due ore all'inferno". Per contro, riporta che un altro spettatore ha trovato il film fantastico e che è stato tra quelli che hanno tributato al regista e sceneggiatore danese una lunga standing ovation.

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Invece, Ramin Setoodeh di Variety ha criticato pesantemente The House That Jack Built in una lunga sequenza di tweet. L'uomo ha pubblicato una foto degli spettatori che lasciavano la sala, scrivendo di non avere mai visto prima una cosa simile a Cannes, poi ha dichiarato che quello di von Trier è il peggior film dell'anno e una delle più spiacevoli esperienze cinematografiche della sua vita:

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Ramin Setoodeh ha concluso la sua demolizione di The House That Jack Built descrivendo la sequenza che ha fatto alzare la maggior parte degli spettatori e chiedendo come sia possibile che un simile film venga proiettato a Cannes:

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La scena che ha causato l'abbandono della proiezione di The House That Jack Built mostra Matt Dillon mentre punta un fucile contro due bambini piccoli e fa loro saltare la testa. Perché Cannes ha accettato di presentare questo film al Festival?

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Il giudizio del giornalista di Variety è stato condiviso da molti altri addetti ai lavori, che hanno variamente bollato il film come "atroce", "disgustoso" e "vomitevole". Tuttavia, non sono mancate anche voci a favore della pellicola di Lars von Trier, a conferma del lungo applauso che ha accompagnato la fine della proiezione.

Il critico del Guardian Peter Bradshaw ha promosso con riserva il film, soprattutto per il finale:

Come temevo, The House That Jack Built di Lars von Trier è un calvario di raccapriccio e di noia, così come di esasperazione, ma conduce a quello che devo ammettere è un finale horror spettacolare. Da rivedere. 

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E anche Eric Kohn di IndieWire ha dato un parere positivo:

The House That Jack Built è sadico, grottesco e al limite dell'amorale. Mi è piaciuto molto.

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Com'era prevedibile, ancora una volta Lars von Trier ha spaccato la critica. Tuttavia, in questa occasione sembra che il regista si sia davvero spinto oltre. Anche per i suoi canoni.

Ma per giudicare un film, bisogna prima vederlo. E allora, l'appuntamento per i fan del regista e per tutti coloro che vorranno affrontare la visione è per l'autunno 2018. 

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