C'era una volta il West, la colonna sonora di Ennio Morricone tra leitmotiv e anacronismi

Autore: Emanuele Zambon ,

Dopo aver decostruito un genere - quello del western - con una trilogia del dollaro infarcita di bounty killer e banditi, Sergio Leone sogna l'abbandono del picaresco in favore di un gangster movie dal respiro solenne. Riuscirà a realizzare il proprio desiderio (ovvero, dirigere C'era una volta in America) solamente diversi anni dopo, come step finale della sua seconda trilogia cinematografica, quella del "tempo".

Dopo il leggendario #Il buono, il brutto, il cattivo il regista italiano deve assecondare infatti il volere dei produttori americani, interessanti ad un altro western leoniano. Puntualmente arriverà, imponendosi come un capolavoro non solo del genere bensì del cinema tutto.

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C'era una volta il West è un classico per eccellenza, costruito su tempi lunghi, teatralità dei gesti e su un'epicità che avvolge una storia di vendetta che si svolge sullo sfondo di un'epoca di passaggio (dal mito della frontiera alla nuova America costruita sui grandi centri urbani e sull'industrializzazione).

C'era una volta il West: la colonna sonora di Ennio Morricone

La grandezza di C'era una volta il West risiede (anche) in una partitura musicale sontuosa. La colonna sonora del film, come tutti sanno, è merito di uno dei più stretti collaboratori di Leone: Ennio Morricone. Il maestro cresciuto nel quartiere romano di Trastevere la realizza prima dell'inizio delle riprese, in modo da consentire al regista di riprodurre le tracce sul set, influenzando così il mood della pellicola.

Il risultato è una delle più significative soundtrack della storia del cinema, con un leitmotiv eccezionale affidato (anche) ai vocalizzi della soprano Edda Dell'Orso (il motivo che accompagna l'arrivo di Jill in paese è opera sua), con armonica a bocca, clavicembalo e archi a fare il resto. 

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Una soundtrack che è insieme classica e sperimentale. Basti pensare ai primi, lunghissimi minuti, in cui - per volere di Leone - la musica è quasi totalmente assente, sostituita da rumori ambientali che altro non sono che suoni diegetici, uditi quindi dai protagonisti del film: un mulino che cigola spostato dal vento, il ronzio di una mosca, l'incessante sgocciolare dell'acqua. Suoni che perdono la loro accezione realistica per divenire il ritmico scandire di un'attesa snervante, quella di tre ceffi che attendono in stazione l'arrivo del treno.

Ecco la colonna sonora del western con Charles Bronson, Claudia Cardinale, Henry Fonda e Jason Robards:

Tracce

  • "C'era una volta il West" - 3:43
  • "L'uomo" - 1:02
  • "Il grande massacro" - 2:39
  • "Arrivo alla stazione" - 0:55
  • "L'orchestraccia" - 2:24
  • "L'America di Jill" - 2:47
  • "Armonica" - 2:26
  • "La posada n. 1" - 1:39
  • "Un letto troppo grande" - 1:31
  • "Jill" - 1:47
  • "Frank" - 1:51
  • "Cheyenne" - 1:16
  • "La posada n. 2" - 1:32
  • "La posada n. 3" - 1:18
  • "Epilogo" - 1:14
  • "Sul tetto del treno" - 1:19
  • "L'uomo dell'armonica" - 3:29
  • "In una stanza con poca luce" - 5:07
  • "L'attentato" - 4:40
  • "Ritorno al treno" - 0:56
  • "Morton" - 1:36
  • "Come una sentenza" - 3:07
  • "Duello finale" - 3:35
  • "L'ultimo rantolo" - 1:44
  • "Nascita di una città" - 4:24
  • "Addio a Cheyenne" - 2:37
  • "Finale" - 4:08
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