Venezia 75, regista indossa una T-shirt provocatoria su Weinstein: è polemica

Autore: Rina Zamarra ,

Il red carpet di Suspiria di Luca Guadagnino non ha visto sfilare solo il cast e il regista del film. Sabato 1 settembre Venezia è diventata il palcoscenico di una protesta un po’ particolare. Il produttore e regista italiano Luciano Silighini Garagnani ha fatto irruzione sul tappeto rosso indossando una T-shirt con il volto del produttore Harvey Weinstein.

Il gesto di Garagnani ha attirato l’attenzione di tutti i giornalisti e ha fatto subito il giro del mondo perché la maglietta era accompagnata dalla scritta "è innocente". Probabilmente, il produttore ha studiato con attenzione il momento in cui comparire in pubblico con la sua T-shirt provocatoria. Suspiria, infatti, è ispirato all’omonimo film di Dario Argento e, come tutti sapete, Asia Argento è stata una delle principali accusatrici di Weinstein.

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Garagnani non si è presentato neppure come unico supporter del produttore americano, insieme a lui c’era l’attore Paolo Riva, che sarà protagonista del suo prossimo film. Riva interpreterà Silvio Berlusconi in una produzione basata su una biografia non ancora data alle stampe dell’ex Presidente del Consiglio. Secondo testate come The Hollywood Reporter, il gesto sarebbe solo una trovata pubblicitaria per sostenere i progetti cinematografici dei protagonisti.

Supposizioni a parte, la T-shirt ha messo in imbarazzo l’organizzazione del Festival, già tacciato di scarsa attenzione nei confronti delle donne. In questa 75esima edizione, per esempio, i film in concorso sono diretti quasi tutti da uomini, con un’unica eccezione.

Per mettere a tacere le accuse Venezia è corsa ai ripari proprio in questi giorni, siglando un accordo per introdurre una serie di misure volte a stabilire una maggiore parità di genere nelle prossime edizioni.

Si tratta di un accordo nato in quel di Cannes grazie all’organizzazione 5050X2020 e firmato da grandi festival internazionali, che hanno promesso una maggiore trasparenza nelle fasi selettive, con relativa pubblicazione degli elenchi contenenti i film presentati e il sesso dei registi.

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Sembra che Venezia abbia tardato a appoggiare la causa sostenendo di avere gia messo in atto le misure richieste dal movimento 5050X2020. Sulla questione è intervenuto anche il Presidente della Giuria, Guillermo del Toro, dichiarando:

Non è una polemica. È un problema reale che abbiamo nella nostra cultura.

Intanto mentre la polemica infuria, Luciano Silighini Garagnani non interviene. Il produttore e regista non ha rilasciato alcuna dichiarazione per spiegare il suo gesto. Al momento, quindi, non si sa cosa volesse dire esattamente.

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Voi cosa ne pensate? È davvero un supporter di Weinstein o la maglietta era una semplice trovata pubblicitaria?

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