Il fumetto irrompe negli spazi del MAXXI di Roma, con una retrospettiva dedicata a chi negli ultimi anni ha contagiato la nona arte con l’originalità del suo sguardo: Zerocalcare.
Scavare fossati - nutrire coccodrilli è la mostra curata da Giulia Ferracci e coprodotta da Minimondi che, fino al 10 marzo 2019, raccoglierà circa 600 opere che Michele Rech ha realizzato lungo la sua sorprendente carriera.
Con la sua impronta underground e la sua schiettezza, Zerocalcare ha denunciato le disuguaglianze, i diritti negati e le ossessioni comuni con la profondità di chi le ha vissute da dentro. Grazie alla sua grande ironia, alle citazioni del mondo pop anni '80 e '90, è riuscito a raccontare storie che evocano pensieri e sentimenti comuni ai tantissimi che, da ormai 18 anni, non smettono di seguirlo.
Libri, magliette, poster, murales, strisce sono tutti strumenti usati dall’autore per raccontare le contraddizioni del nostro Paese, le crisi generazionali, i conflitti internazionali.
La mostra è organizzata intorno a quattro nuclei tematici: Pop, Lotte e Resistenze, Non-Reportage, Tribù. Entrando si è accolti dal grande murale che raffigura un mammut, commissionato per l’ingresso della metro Rebibbia, si prosegue poi per uno spazio dedicato alla timeline della sua carriera: dalle tavole originali della Profezia dell’Armadillo alla collezione di “disegnetti” del Fan Club.
Il percorso della mostra si apre con Pop e include le illustrazioni e fumetti ispirati a storie biografiche pubblicate anche sul suo blog nel 2011, sono racconti di episodi di vita quotidiana e tematiche che coinvolgono la generazione di chi è cresciuto negli anni '80.
Impegno civile e credo antifascista sono il filone principale della sezione Lotte e Resistenze, che include le tavole pubblicate su L’Espresso e fumetti dedicati a personaggi come Renato Biagetti e Gaetano Bresci.
Agli episodi del G8 di Genova del 2001 e all’esperienza del viaggio fatto a Kobane nel 2015 è dedicato lo spazio Non-Reportage, che include anche le recensioni di film a fumetti realizzate per Best Movie.
Tribù è invece una dichiarazione d’amore al punk, alla sua famiglia d’appartenenza, la sua tribù. Locandine di concerti, copertine di cd e vinili, mostrano il forte senso d’appartenenza che Zerocalcare ha nei confronti del movimento punk italiano.
Per maggiori informazioni, vi rimandiamo alla pagina web ufficiale della mostra sul sito di MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.
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