La teoria del tutto: le frasi dal film su Stephen Hawking

Autore: Alice Grisa ,

La teoria del tutto è un biopic del 2014 incentrato sulla figura di un grande matematico, fisico e astronomo, Stephen Hawking. Una delle menti più brillanti del secolo ha dovuto convivere per anni con una grave sindrome, l'atrofia muscolare progressiva. Eppure, nonostante la grave patologia, a lui dobbiamo la scoperta dei buchi neri e tanti stellari risultati nel campo dell’astrofisica.

Stephen Hawking, scomparso il 14 marzo del 2018, era un genio con un acuto sense of humor: ricordiamo che ha partecipato anche alla serie The Big Bang Theory.

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Il film racconta la love story di Stephen, quando era un universitario, con Jane Wilde, studentessa di lettere. Proprio nel momento più bello della sua vita, quando carriera e amore stanno per spiccare il volo, Hawking prende coscienza della sua malattia.

Diretto da James Marsh, il film schiera Eddie Redmayne nei panni del giovane Stephen Hawking e Felicity Jones in quelli di Jane Wilde Hawking, mentre Elaine Mason, l’infermiera che rappresenterà il successivo legame sentimentale del fisico, è interpretata da Maxine Peake.

Ecco le citazioni più belle e indimenticabili del film, che ci permettono di tratteggiare un ritratto completo del grande astrofisico britannico.

Le frasi di Stephen Hawking

Universal Studios
Una scena de La teoria del tutto
La coppia de La teoria del tutto

Le frasi del grande scienziato ci permettono di conoscerlo meglio: era arguto, ambizioso, visionario, ironico e brillante.

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“Einstein sbagliò quando disse: ‘Dio non gioca a dadi’. La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti, non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere" 

“Dimostrerò con una singola equazione che il tempo ha avuto un inizio. Non sarebbe grandioso, professore? Un'unica semplice, elegante equazione per spiegare tutto!”

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“È chiaro che noi siamo solo una razza evoluta di primati su un pianeta minore, che orbita intorno ad una stella di medie dimensioni nell'estrema periferia di una fra cento miliardi di galassie. Ma... Fin dall'alba della civiltà, l'uomo si è sempre sforzato di arrivare alla comprensione dell'ordine che regola il mondo. Dovrebbe esserci qualcosa di molto speciale nelle condizioni ai confini dell'universo. E cosa può essere più speciale dell'assenza di confini? Non dovrebbero esserci confini agli sforzi umani. Noi siamo tutti diversi, per quanto brutta possa sembrarci la vita, c'è sempre qualcosa che uno può fare e con successo. Perché finché c'è vita... c'è speranza!”

“Qual è la natura del tempo? Giungerà mai a una fine? Possiamo tornare indietro nel tempo? Un giorno forse queste risposte ci sembreranno ovvie come la Terra che orbita intorno al sole o magari ridicole come una torre di tartarughe. Solo il tempo, qualunque cosa sia, ce lo dirà”

I dialoghi

Universal Studios
Una scena de La teoria del tutto
Stephen e l'amore per Jane

Jane: Non mi hai detto perché non credi in Dio.
Stephen: Un fisico non può permettere che i suoi calcoli vengano confusi dalla fede in un creatore soprannaturale.
Jane: Sembra più un argomento contro i fisici che contro Dio.
Stephen: Ciao.
Jane: Ciao.
Stephen: Scienze.
Jane: Lettere.

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Stephen: Sono un cosmologo
Jane: Cioè?
Stephen: Studio la relazione tra spazio e tempo.

Stephen: E se io invertissi il tempo per vedere cos’è successo all’origine del tempo?
Jane: Mandi indietro l’orologio.

Jane: Voglio che stiamo insieme per tutto il tempo che avremo.
Stephen: Coinvolgerà tutto.

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Dennis [a Stephen]: Vedi, una delle grandi ricompense di questo lavoro è che uno non sa mai da dove il prossimo grande balzo in avanti arriverà, o da chi.

Jonathan: Stephen, Jane mi ha detto che hai un bellissimo teorema ehm... che... che dimostra che l'universo ha avuto un inizio, è così?
Stephen: Quella era la mia tesi per il dottorato. Il mio nuovo progetto lo confuta.
Jonathan: Lo confuta?
Stephen: Sì.
Jonathan: Oh! Allora tu non credi più nella creazione?
Stephen: Quello che uno crede è irri...
Jane: Irrilevante in fisica!
Jonathan: Oh, sì, capisco.
Jane: È un'inversione a U. La sua nuova idea è che l'universo non ha confini, nessuno. Niente confini, niente inizio...
Jonathan: E niente Dio! Ah, ecco, io... io credevo che tu pensassi che l'universo avesse avuto un inizio e quindi anche un creatore. Sbaglio mio!
Stephen: No, mio!
Jane: Stephen sta cercando un'unica teoria che spieghi tutte le forze dell'universo e quindi Dio deve morire.
Jonathan: Ehm, perché Dio deve morire? Non capisco!
Jane: I due grandi pilastri della fisica sono... La teoria quantistica, ossia la legge che governa le particelle più piccole, elettroni e così via, e... la relatività generale.
Jonathan: Ah, sì, Einstein!
Jane: La teoria di Einstein, le leggi che governano i grandi pianeti eccetera... ma la quantistica e la relatività...
Jonathan: Non mi dire. Sono diverse?
Jane: Non seguono neanche lontanamente le stesse regole. Se il mondo fosse fatto di patate allora è facile, si risale a un preciso inizio, come un tempo fece Stephen, un momento di creazione. Alleluja, Dio esiste! Se incorpori i piselli nel menù allora è tutto un po'...
Stephen: È un casino!
Jane: Sì, disordinato, diventa un caos vero.
Jonathan: Oh santo cielo!

Che ne pensate? Vi è piaciuto questo film?

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