La leggenda dei vampiri: gli immortali succhiasangue tra verità e invenzione

Autore: Maico Morellini ,

Nel 1816 il medico scrittore John William Polidori partecipò a una pittoresca gara creativa che aveva come concorrenti un gruppo davvero eccezionale. A Villa Diodati sul lago di Ginevra il dottor Polidori, il grande Lord Byron, il poeta Percy Bysshe Shelley insieme a una giovane Mary Wollstonecraft Godwin e all'amica Claire Calairmont si sfidarono nell'inventare storie di fantasmi.

Il più famoso risultato di quella strana gara arriverà dalla penna di Mary Godwin (che sposerà Percy Shelley diventanto poi Mary Shelley) e che verrà pubblicato nel 1818 con il titolo di Frankenstein Ovvero il Moderno Prometeo. Ma un'altra storia prenderà vita tra le stanze di Villa Diodati e lo farà proprio attingendo dalla fantasia di John Polidori. Una storia che racconta di un uomo misterioso, Lord Ruthven, di un giovane inglese di nome Aubrey e del loro viaggio in Europa. L'opera verrà pubblicata nel 1819 con il titolo Il Vampiro ed è da quel racconto breve che originerà la concezione più moderna del vampiro contemporaneo. Ma i non morti succhiasangue hanno origini ben più antiche.

Advertisement

Le origini della leggenda

Uno dei più grandi enigmi che da sempre tormentano l'uomo è quello della morte. La fine della vita, il dubbio di cosa ci aspetta dopo, il perché a volte smettiamo semplicemente di vivere. È anche da queste profonde domande che in tempi remoti nasce il mito del vampiro. Gli antichi greci, i romani, le culture mesopotamiche e tutte le civiltà del passato avevano mitologie legate a spettri e demoni.

Musei Vaticani
Il demone Lilith, mezza donna e mezzo serpente

Nell'antica mesopotamia, per esempio, c'era un folto patheon di spiriti malvagi dalle caratteristiche più disparate. Alcuni di questi erano in grado di risucchiare la forza vitale di piante e animali, ed erano associati a una sorta di vento malvagio che ne anticipava la comparsa (gli Ekimu). Altri erano capaci di infettare o ferire gli esseri umani con lo sguardo (gli Uruku o Utukku) e tra i demoni dell'antica Babilionia ricordiamo Lilith (nella Bibbia ebraica la prima moglie di Adamo), una semidivinità corruttrice tanto potente quanto letale. Anche l'antica Grecia aveva creature della notte, i vryolakas, che uscivano dalle loro tombe per bussare alle porte, di notte: rispondere al loro tocco significava morte certa.

Advertisement

Poteri differenti, entità diverse, demoni variegati: il vampiro per come lo conosciamo possiede molte di queste caratteristiche. Prima di scoprirle, vediamo come il Vecchio Continente affronta la mitologia del demone succhiasangue.

I vampiri del Vecchio Continente

Seppure i vampiri trovano i loro natali tra le pieghe più antiche della storia (anche nell'antica Cina ci sono leggende che possono ricordare i moderni vampiri, così come in Africa o nel vodoo delle isole caraibiche), è in Europa che vengono rivisti e coniugati nella loro forma moderna. Se il dottor Polidori con il suo Lord Ruthven aveva iniziato a tratteggiare il vampiro occidentale, è Bram Stoker con il suo Dracula (1897) a definirne in modo più concreto le coordinate. Ma entrambi gli autori attingevano a una ricca mitologia nazionale fatti di nomi e immagini.

American Zoetrope, Osiris Films, Francis Ford Coppola, Fred Fuchs, Charles Mulvehill
Il Conte Dracula di Francis Ford Coppola è interpretato da Gary Oldman

Gli strigoi (oltre a essere protagonisti della serie TV vampirica The Strain e dei romanzi da cui è tratta) sono i vampiri della mitologia rumena, spiriti dei morti che risorgono dalle tombe ma anche viventi devoti alle arti magiche. Gli strigoi sono capaci di trasformarsi in animali, possono diventare invisibili e rubano vitalità alle vittime attraverso il sangue. È dagli strigoi che Stoker ha preso ispirazione per il suo Dracula, è la paura degli strigoi all'origine di una violenta isteria collettiva nell'Europa di qualche secolo fa.

Double Dare You, Carlton Cuse Productions, Cuse Productions, FX Productions, FXP
Il Padrone è il capo dei vampiri nella serie The Strain

I vrykolakas (o brucolachi) sono i vampiri del folklore greco e secondo la tradizione si tratta di persone maledette per svariati motivi, il più pittoresco è per l'aver mangiato la carne di una pecora uccisa da un lupo mannaro. Uccidono neonati, bambini o donne incinta: non succhiano sangue in sento letterale, ma drenano energia vitale e questo li lega alla leggenda del classico vampiro.

Advertisement

Poi ci sono i nosferatu bulgari (come non ricordare il film di Friedrich Wilhelm Murnau, del 1922 con Max Schreck nei panni del conte Orlok), i sampir albanesi, i mjertovjec russi (figli di un lupo mannaro e di una strega): ogni nazione ha la sua forma di vampiro. Ma tutti convididono alcune caratteristiche.

Prana-Film G.m.b.H.
Il Conte Orlok è interpretato da Max Schreck

Caratteristiche e poteri

Visto il profondo radicamento in molte culture e viste le molteplici mitologie cui la leggenda del vampiro attinge, non è semplice circoscrivere caratteristiche e poteri del non-morto ma ci sono alcuni tratti comuni che possono aiutare a definirne le coordinate. Il vampiro è una creatura pallida, dagli occhi rossi, spesso avvolta in un sudario e armata con denti lunghi e affilati. Si nutre di sangue (o energia vitale in qualunque altra forma) e ha un rapporto sinistro con le bare e con la terra del suo paese di origine. Secondo alcune culture la sua immagine non si riflette negli specchi perché la morte e la dannazione lo hanno privato dell'anima.

American Zoetrope, Osiris Films, Francis Ford Coppola, Fred Fuchs, Charles Mulvehill
Jonathan Harker e il Conte Dracula sono interpretati da Gary Oldman e Keanu Reeves

I vampiri sono virtualmente immortali, hanno il potere di trasformarsi in creature della notte (pipistrelli, lupi e altre creature), possiedono una forza sovraumana, hanno la capacità di imporre la propria volontà sui comuni esseri umani con il solo sguardo e nutrono una letale repulsione per la luce del sole. Croci e aglio sono i loro nemici giurati ma ucciderli non è semplice: un paletto di frassino nel cuore o la decapitazione sono alcuni dei metodi per distruggere in maniera definitiva un vampiro. Unica altra difesa: secondo alcuni i non-morti devono essere invitati per poter entrare nelle case altrui.

I vampiri esistono? Prove ed avvistamenti

Oltre alla naturale tendenza dell'uomo a spiegare l'inspiegabile, alla sua volontà di definire il perché della morte e il perché della decomposizione ricorrendo alla creazioni di mitologie oscure come quella del vampiro, c'è anche una motivazione decisamente più concreta che può aver spinto a concepire una creatura come il non-morto succhiasangue. Questa motivazione si chiama porfiria eritropoietica. I malati di porfiria sviluppano una grave intolleranza alla luce solare, sono pallidi, dall'aspetto malato e necessitano di frequenti trasfusioni di sangue. In alcuni casi, varianti molto aggressive della porfiria possono portare a gravi psicosi che unite ai sintomi di cui sopra, in momenti storici meno illuminati, possono aver trasformato persone malate in pericolose creature incontrollabili e assetate di sangue.

EFTI, Filmpool Nord, Sveriges Television
La vampira Eli è interpretata da Lina Leandersson

La storia recente è costellata di assassini seriali che, per ritualità terribili e molto macabre, possono richiamare la mitologica figura del vampiro (Peter Kurten, il vampiro di Düsseldorf oppure Nicolas Claux, il vampiro di Parigi o ancora l'inglese John George Haigh) ma si tratta solo di psicosi che portate alla stremo deflagrano nei modi peggiori. Ci sono casi documentati e ben più misteriosi di veri avvistamenti vampireschi?

Ungheria: la Contessa Nera

Siamo alla fine del sedicesimo secolo: Elizabeth Batory, nobile e potente contessa, dissangua le vittime e fa il bagno con il loro fluido vitale e sembra mangi anche carne umana. Non vuole invecchiare ed è disposta a tutto per restare per sempre giovane: forse non una vera vampira, ma di certo un comportamento molto simile a quello dei non-morti.

Hollywood Pictures, Spyglass Entertainment, Endgame Entertainment, Wonderland Sound and Vision, Stay Alive Productions
Nel film Stay Alive la Contessa Elizabeth Bathory è il personaggio di un videogame

Serbia: la storia di Arnold Paole

Nel 1727 il soldato serbo Arnold Paole torna a casa dopo un conflitto ma è cambiato, affetto da un pallore che la guerra da sola non giustifica. Paole racconta di essere stato aggredito da un vampiro che poi ha inseguito e ucciso ma confessa anche un dubbio terribile: crede di essere stato contaminato. Poco dopo Paole muore ma alcune persone dicono di vederlo ancora vagare per il paese. Il corpo viene riesumato: sembra che uno nuovo strato di pelle abbia iniziato a crescere sotto quella morta. Paole viene colpito con un paletto nel cuore e reagisce gemendo di dolore: verrà poi decapitato e bruciato.

Exeter: la storia di Mercy Brown

Nel 1892 la giovane Mercy Brown, ragazza di Exeter nel Rhode Island, muore a causa di una malattia sconosciuta. Alcuni giorni dopo i cittadini di Exeter riferiscono di aver visto Mercy aggirarsi per le strade del piccolo paese e viene predisposta la riesumazione del cadavere: il sangue prelevato dalla salma della ragazza risulta essere quello di una persona ancora viva. La leggenda vuole che a Mercy verrà tolto il cuore per impedirle di vagare ancora tra le strade di Exeter. Nota a margine: Mercy è anche il nome di una delle più streghe della serie TV Salem che aveva una particolare predilezione per il sangue.

American Zoetrope, Osiris Films, Francis Ford Coppola, Fred Fuchs, Charles Mulvehill
La vampira Lucy è interpretata da Sadie Frost

San Pietroburgo: il caso di Anastasie Dieudonne

Nel 1927 Anastasie Dieudonne, una giovane haitiana, confessa di aver ripetutamente bevuto il sangue della nipote distillandolo grazie a incisioni tra le dita dei piedi della bambina. La donna dichiara di aver compiuto questo orribile gesto spinta da un'urgenza incontrollabile: forse non un classico vampiro, ma di certo una bevitrice di sangue seriale.

Londra: il vampiro del cimitero di Highgate

La costruzione del cimitero di Highgate risale al 1839 (quasi sessant'anni prima che il Dracula di Bram Stoker prendesse vita, o meglio non-morte) e il suo scopo principale era quello di ospitare i morti dei nobili londinesi. I primi avvistamenti di una strana figura dagli occhi rossi che si aggirava tra le lapidi risalgono però a più di cento anni dopo, nel 1960. È il 1971 quando una ragazza viene aggredita da una figura che rispondeva alla descrizione del vampiro: alta, scura, con gli occhi rossi.

Hampstead & Highgate Express
Un articolo sul vampiro di Highgate

Stati Uniti: il vampiro di Mineral Point

Nel 1981 a Mineral Point, Wiscounsin, viene avvistata una figura vampiresca nei pressi del cimitero di Graceland. Un poliziotto accorre sul luogo e ferma un uomo alto, magro, pallido e avvolto in un mantello. Questo scappa e riesce a svanire nel nulla, non lasciando nessuna traccia, nemmeno sulla neve che in quel periodo imbiancava Mineral Point. Nel 2004 un nuovo avvistamento, stesso uomo pallido e alto, stessa dinamica. Questa volta la fuga si interrompe facendo sparire le tracce al termine di un vicolo cieco. 2008: una giovane coppia sta pescando quando la stessa figura inquietante emerge dalle acque lago Ludden. I due scappano inseguiti e quando la polizia li raggiunge, dell'uomo pallido non c'è più alcuna traccia.

Resnick Interactive, Development Unison Films, Defender Films, Funny or Die, New Zealand Film Commission
I vampiri protagonisti di Vita da Vampiro - What We Do in the Shadows

Guyana: l'uccisione della donna vampiro

Nel 2007, in un villaggio della Guyana, una donna anziana viene linciata a uccisa dalla folla perché accusata di nutrirsi del sangue di bambini e di essere una higue. Secondo le credenze locali che affondano le radici nella religione Obeah, gli higue sono spiriti malvagi che si introducono nelle case passando attraverso le serrature e che assumono la forma di donne anziane.

I vampiri in Italia

Anche l'Italia, paese con una storia molto antica e ricca di tradizioni, ha i suoi celebri casi di vampirismo.

Il Vampiro della Bergamasca 

Tra il 1867 e 1872 Vincenzo Verzeni aggredì otto donne uccidendone due dopo averle addentate al collo, bevuto il sangue e mangiato i resti. Verzeni venne dato per morto suicida nel 1874 ma in realtà morì per cause naturali nel 1918 nel carcere di Civitavecchia dove era rinchiuso da molti anni. Verzeni venne studiato anche da Cesare Lombroso e seppure l'uomo è ascrivibile alla categoria dei serial killer, le somiglianze con il classico vampiro sono terribilmente forti.

L'Eco di Bergamo
L'assassino seriale Vincenzo Verzeni

Il Vampiro di Venezia

Negli scavi avvenuti tra il 2006 e il 2008, nel camposanto dell'isola del Lazzaretto Nuovo, a Venezia, l'archeologo Matteo Borrini ha fatto una scoperta inquietante: il cadavere di una donna con un grosso sasso infilato in bocca. Stando alle credenze dell'epoca, quando nelle fosse comuni veniva ritrovato un cadavere con la bocca e il naso sporchi di sangue, insolitamente integro, e con il sudario masticato, si era al cospetto di un vampiro. Per impedire che questo contaminasse gli altri cadaveri finendo con l'infettare anche i viventi, gli veniva incastrata una pietra tra le mascelle. Un esorcismo in tutto e per tutto.

Advertisement
Advertisement

Ma esistono oggi altri tipi di vampiri? Persone psicologicamente predisposte a impersonare il mito del vampiro o che considerano un altro tipo di energia rispetto a quella rappresentata dal sangue?

La sindrome di Renfield

R. M. Renfield è uno dei personaggi del Dracula di Bram Stoker (interpretato in modo magistrale al cinema, tra gli altri, anche dal grandissimo Tom Waits) che sviluppa uno stranissimo attaccamento al sangue come forma di sostentamento, come mezzo per non invecchiare, per consentire all'anima di perdurare. Renfield, rinchiuso in un manicomio e affidato alle cure del capace dottor John Seward, è convinto che il suggere le anime di esseri inferiori (mosche, ragni, uccelli) permetterà alla sua di non consumarsi. Questa morbosa dipendenza è stata definita dallo psichiatra Richard Noll sindrome di Renfield, e la diagnosi di Noll trae ispirazione proprio dal personaggio di Stoker.

American Zoetrope, Osiris Films, Francis Ford Coppola, Fred Fuchs, Charles Mulvehill
Tom Waits interpreta Renfield nel Dracula di Coppola

La sindrome colpisce soprattutto pazienti maschi (anche se col tempo le femmine che ne sono affette stanno aumentando) ed è innescata da forti traumi infantili: la manifestazione ultima di questo disturbo porta chi ne è affetto al consumo di sangue umano. Sono molti i fattori legati alla sindrome: desiderio di dominio e tensioni sessuali non risolte prima di tutto. Chi manifesta la sindrome di Renfield ha subito, di norma, un trauma associato a un sanguinamento non doloroso ma anzi in qualche modo piacevole che lo porta a vedere il sangue come una fonte di benessere psicologico e fisico.

Tod Browning, Carl Laemmle, Jr.
Dwight Frye interpreta Renfield nel Dracula di Tod Browning e Karl Freund

La sindrome di Renfield, se portata alla stremo e se non trova una sua naturale soluzione nella stabilità che di norma accompagna la crescita, rischia di portare a inquietanti e violente devianze come quelle degli assassini seriali di cui abbiamo accennato prima. Si tratta di una patologia seria, accompagnata al desiderio compulsivo e incontrollato di bere sangue che ben poco ha a che fare con i contemporanei vampiri culturali, persone affascinate dalla figura del vampiro che scelgono di emularne alcune gesta in piena e totale autonomia. 

I vampiri energetici

Tutt'altro tipo di vampirismo, non legato in senso letterale all'assunzione di sangue umano ma ugualmente debilitante per chi lo subisce, è quello energetico. Dimenticate figure pallide, dallo sguardo magnetico, che si muovono di notte e che hanno strane abitudini: i vampiri energetici sono ovunque e insospettabili. Si tratta di persone profondamente insicure ma anche vittime di un narcisismo portato all'eccesso, sono profondamente negative, devastate da un senso di vittimismo costante e incapaci di trasmettere entusiasmo, energia o di restituire anche solo una parte del tempo che si dedica loro.

Judd Apatow, Andrew Licht, Jeffrey A. Mueller
Jim Carrey è il protagonista de Il Rompiscatole

Se per scacciare un comunque vampiro è sufficiente l'aglio, con i vampiri energetici non si ha la stessa fortuna. Si insediano nella vita delle loro vittime cercando un appoggio costante al qualche fa seguito un altrettanto costante desiderio di rassicurazione o di essere al centro dell'attenzione. Non sono fisicamente pericolosi e ben poco hanno a che fare con la minaccia di ritrovarsi dissanguati (o peggio), ma sono in grado di incidere in maniera profonda sulle nostre vite. Frequentarli porta a uno spossamento che assomiglia davvero a quello che fa seguito all'aggressione di un vero succhiasangue e a poco poco finiscono con il riempire tutti gli spazi della nostra giornata.

Come riconoscerli? L'unico modo è ascoltare le proprie sensazioni. Se un rapporto è difficile, se non trasmette gioia, se alla fine di una serata vi sentite come se qualcuno vi avesse letteralmente prosciugato, scappate a gambe levate. Non c'è nessun professor Van Helsing in grado di salvarvi.

E voi avete mai visto un vampiro?

Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!

Sto cercando articoli simili...