La Befana vien di notte, la recensione: a Natale anche il cinema italiano pensa ai più piccoli

Autore: Elisa Giudici ,

Certo, il cinema italiano di stampo commerciale ci ha dato molti dispiaceri nel corso del 2018  - un'annata ben più mogia dello sfavillante 2017 pieno di esordi e sorprese - e forse continua a mancare la capacità di produrre qualcosa di davvero fresco. La novità è però che, tra tante repliche sempre uguali a sé stesse e prive di smalto, qualcuno con la sana ambizione di porre l'asticella un po' più in alto c'è. Nell'attesa di dire o fare qualcosa di dirompente, il cinema italiano ha dimostrato a più riprese di guardare Oltreoceano con interesse e attenzione, tentando di replicarne i format di maggior successo, attraverso una rilettura nostrana. 

Prima di dare ogni giudizio di merito su La Befana vien di notte, bisogna riconoscere al regista Michele Soavi e allo sceneggiatore Nicola Guaglianone di essersi presi un rischio notevole, sfoderando una storia di grande ambizione. Non capita spesso di vedere in sala film prodotti in Italia e rivolti al pubblico delle famiglie e ancor meno che un progetto di livello, con artisti del calibro di Paola Cortellesi e Stefano Fresi si avventuri nel territorio del fantastico.

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Con un uso sapiente degli effetti speciali, un manipolo di ragazzini protagonisti e la voglia neanche troppo nascosta di fare un po' il verso a certi classici teen degli anni '80, La Befana vien di notte porta al cinema durante le Festività qualcosa di davvero differente dal solito cinepanettone o film istrionico con protagonista il comico di turno. 

La Befana vien di notte: la trama del film

Si avvicina l'Epifania in Val di Sole e i bambini attendono trepidanti l'infornata di dolci o carbone, appendendo le calze sul camino. A riempirle da secoli ci pensa la Befana: la vecchina vestita di stracci e con le scarpe rotte si nasconde in una dimora altoatesina, perfetta per occultare la sua duplice identità. Infatti solo allo scoccare della Mezzanotte la donna assume queste sembianze tradizionali. Di giorno è Paola (Paola Cortellesi), la maestra del paese corteggiata dal collega e amata dai suoi studenti scavezzacollo. Paola però non sa di avere un nemico: Mr. Johnny (Stefano Fresi), un bizzarro magnate dell'industria dei giocattoli. 

Lucky Red
Mr. Johnny esegue un numero musicale
Mr. Johnny è il cattivo burtoniano e sopra le righe che il cinema italiano non sapeva di desiderare

Lunga barba intrecciata e vestiti appariscenti, Mr. Johnny cova risentimento nei confronti della "Befanaccia" sin da quando da bambino lei ha mancato, per una serie di sfortunate coincidenze, l'appuntamento con la sua calza, lasciandolo senza regali in un momento familiare difficile. Ignara delle attenzioni dell'avversario e irritata dalla popolarità del suo competitor di sempre Babbo Natale, Paola si prepara a consegnare i doni come ogni anno. Individuata e rapita dagli scagnozzi di Mr. Johnny, Paola potrà contare solo sull'aiuto di un gruppo di suoi giovani allievi, che ne scoprono inavvertitamente l'identità segreta.

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Così la sgangherata banda formata dal bulletto della scuola, la bella bionda della classe, il timidone, il bambino mangione, quello ipocondriaco e la ragazzina dalla pelle scura ma orgogliosamente nata a Cinisello Balsamo che punteggia la pellicola di "Vacca boia!" tenterà di salvare la Befana prigioniera e di sventare il losco piano di Mr. Johnny. 

La Befana vien di notte: la recensione del film

È un peccato che non tutto funzioni ne La Befana vien di notte, perché un film che mescola così sapientemente la commedia all'italiana con il cinema per ragazzi statunitense ti fa davvero venire voglia di tifare per lui. Anche se qualche pecca ce l'ha, rimane comunque un prodotto gradevole. Nel suo essere un po' ingenuo e molto buonista nell'affrontare temi seri e attuali come solitudine, l'indipendenza femminile, il razzismo e il bullismo, riserva un paio di stoccate alla ben più rigida tata della corazzata disneyana, in queste ore nelle sale italiane. 

Lucky Red
Paola a scuola
La Befana - nelle parole di Paola Cortellesi - è una donna come tante, costretta a destreggiarsi tra due lavori e la sua vita sentimentale


Se c'è un'enorme disparità di mezzi tra le due pellicole che impedisce una competizione ad armi pari, sorprende notare come la compagine italiana non sia poi così mal fornita di risorse e idee. Costumi iconici ed eccessivi? Basta guardare la divisa di Mr. Johnny e la sua lunga barba intrecciata: non saranno creazioni di Sandy Powell, ma la loro figura la fanno eccome. Comparando i cattivi dei rispettivi film, il Mr. Johnny eccessivo e del tutto inadeguato di Stefano Fresi vince alla stragrande contro il cattivo monodimensionale di Colin Firth ne Il ritorno di Mary Poppins. Fresi è anzi la vera sorpresa del film, sin dalla memorabile entrata in scena in cui si esibisce nella canzone di presentazione del cattivo, quella sì di disneyana memoria. L'alchimia con Paola Cortellesi - sviluppata in molti progetti precedenti in cui i due hanno lavorato assieme - è perfetta e ovvia un po' all'eccessivo perfezionismo del personaggio di Paola. Rimane comunque uno dei pochi film italiani commerciali di quest'anno che punta su una protagonista femminile, riducendo al minimo lo spazio dedicato ai suoi intrallazzi amorosi. 

Canzoni inedite che punteggiano la pellicola dedicata ai ragazzi, un uso oculato e abbastanza riuscito degli effetti speciali, lo sconfinare nel circense e farsesco man mano che i protagonisti si addentrano nel territorio di Mr. Johnny. Cosa manca dunque a La Befana vien di notte per convincere davvero? Innanzitutto la capacità tutta statunitense di trovare giovanissimi interpreti belli sì, ma anche molto dotati. Purtroppo qui i ragazzini protagonisti lasciano molto a desiderare in senso recitativo e quando Cortellesi e Fresi sono fuori scena, il film ha una brusca battuta d'arresto. La pellicola scritta da Nicola Guaglianone (autore di buona parte dei film italiani di cui andare fieri e dei "casi" commerciali degli ultimi anni) sa essere brillante, ma rivela più di qualche buco o passaggio a vuoto. Insomma, tra un momento riuscitissimo e l'altro ci sono degli improvvisi cali di tensione, che rendono il tutto un po' finto, talvolta incoerente. 

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Rimane un esperimento che sfodera persino ambizioni di franchise, con tanto di scena extra sui titoli di coda. Tanto dipenderà dal risultato al botteghino: di certo La Befana vien di notte è una delle proposte più vivaci di questo Natale al cinema per le famiglie e i più piccoli.

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La Befana vien di notte arriverà nei cinema italiani il 27 dicembre 2018

Commento

cpop.it

70

Cortellesi e Fresi sono i rutilanti protagonisti di un raro film fantasy italiano per famiglie, divertente e "impegnato" il giusto, che dimostra ambizione ma ha qualche passaggio a vuoto di troppo.

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