Di chi è quel sangue? Rivelazioni nel quarto episodio di The Passage

Autore: Chiara Poli ,

Il quarto episodio di #The Passage ha toccato tematiche importanti, che hanno messo in luce nuovi aspetti caratteriali - e morali - dei personaggi.

Innanzitutto #Anthony Carter: sebbene lo scorso episodio ci avesse raccontato le ragioni che avevano spinto Shauna Babcock ad assassinare la madre e il patrigno, la ragazza era colpevole. Ma con Carter le cose sono diverse. Carter era nel braccio della morte per un crimine che non aveva commesso. Condannato alla pena capitale per la morte della donna che amava, poco dopo aver scoperto che lei gli aveva mentito.

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Il nostro legame emotivo con i Dodici inizia a crearsi.

Ma è con Amy, con Wolgast e con i primi sintomi del cambiamento nella bambina che abbiamo creato un legame vero.

Amy è la nostra bambina

Siamo tutti genitori, per Amy: la guardiamo attraverso gli occhi di Wolgast. Vogliamo proteggerla, come lui, aiutarla, assicurarci che resti al sicuro (e vogliamo scoprire se il cambiamento di Amy, il soggetto più giovane del test, sarà come quello degli altri).

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#Brad Wolgast è il nostro eroe, oltre che l’eroe di Amy: incarna tutte le virtù che vorremmo vedere in un personaggio. E la sua umanità, la sua imperfetta umanità, lo contrappone in maniera netta agli uomini e alle donne del Progetto Noah.

A cominciare da Clark Richards: il suo ex commilitone e amico è l’esatto opposto di Wolgast. Spietato, crudele, dedito agli ordini senza farsi domande.  Ecco perché Babcock ha scelto proprio lui: entrando nella sua mente, mette in crisi tutte le certezze che l’hanno sempre guidato nella vita.

Il dottor Lear

20th Century Fox Television
Il dottor Jonas Lear
Il dottor Jonas Lear

C’è un uomo che rappresenta un’eccezione fra il personale del Progetto Noah: il dottor Jonas Lear sa benissimo di essere dalla parte sbagliata e, al contrario dei suoi colleghi, è pronto a cambiare schieramento e ad aiutare Wolgast. Lear è il volto umano della ricerca, quello che si pone dei dubbi e che - meglio tardi che mai - ammette che ci sono dei limiti invalicabili.

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Nonostante l’episodio resti concentrato sull’azione che ruota attorno alle azioni di Paulson, l’umanità - o la sua mancanza - dei personaggi rimane sempre al centro della narrazione

Il primo: Zero

Tim Fanning è il primo, il capostipite di una nuova specie. Il paziente zero dal cui sangue sono stati creati tutti gli altri. Fanning è il leader, il più potente, il più pericoloso. Le azioni di Paulson sono influenzate da lui, Fanning l’ha scelto, ma non aveva fatto i conti con la sua coscienza.

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Il disertore vuole semplicemente smettere di essere parte del Progetto Noah, di ciò che sta annientando la sua mente e che minaccia l’intera umanità. Purtroppo, potrà farlo solo nel peggiore dei modi, senza cambiare il destino del mondo.

Ora, però, non è del mondo che ci preoccupiamo. Ora, vogliamo solo una risposta alla domanda che la dottoressa Sykes rivolte a Lear: di chi è quel sangue? Ora vogliamo solo sapere se Lear è stato infettato da Carter, e se anche lui si trasformerà…

Lo scopriremo lunedì prossimo, alle 21.50 con The Passage, solo su FOX!

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