Jump Force, la recensione: il crossover che unisce i più grandi eroi dei manga

Autore: Silvio Mazzitelli ,
Videogames
11' 24''

Arriva finalmente il crossover manga più atteso di sempre, una squadra di eroi che non ha nulla da invidiare agli Avengers, ossia la Jump Force.

Gli appassionati di manga e anime avranno di che gioire, dato che il nuovo titolo prodotto da Bandai Namco e sviluppato da Spike Chunsoft unisce 40 lottatori appartenenti a saghe che hanno fatto la storia del fumetto giapponese. Tra Dragon Ball, One Piece, Ken il Guerriero, i Cavalieri dello Zodiaco e molti altri, c’è davvero l’imbarazzo della scelta per chiunque sia cresciuto a pane e manga.

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Jump Force è stato sviluppato innanzitutto per festeggiare un importante anniversario, ossia i 50 anni dalla nascita della rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha, la rivista dedicata ai manga più venduta in Giappone.

Bandai Namco
Kenshiro Ryo

Non è la prima volta che assistiamo a un titolo crossover fra i vari manga della rivista, infatti già in passato abbiamo visto alcuni videogiochi che riunivano i diversi eroi: Jump Superstars e Jump Ultimate Stars su Nintendo DS, ad esempio, oppure J-Stars Victory VS, uscito nel 2014 per PlayStation 4, PlayStation 3 e PS Vita.

La differenza sostanziale, presente in questo Jump Force rispetto ai suoi predecessori, è un roster di combattenti presi principalmente da battle shonen, ossia manga in cui il combattimento è il fulcro delle vicende. Nei titoli passati, invece, venivano inseriti come supporto o come giocabili anche personaggi, sempre di Shonen Jump, ma di altri generi, come manga demenziali o sportivi.

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Altra grande caratteristica, inedita per questo genere di crossover, è la possibilità di creare un proprio avatar completamente personalizzabile, sia per aspetto che per tecniche di combattimento, che sarà centrale nella storia del titolo.

Jump Force è dunque riuscito a diventare un nuovo punto di riferimento per gli appassionati di manga e videogiochi?

Eroi di Jump Uniti!

Come ci si può aspettare da una produzione simile, Jump Force è un titolo che fa del fanservice la sua forza portante: d’altronde il titolo è nato proprio per celebrare gli eroi che hanno decretato il successo della rivista giapponese. Dunque, per un vero appassionato, non c’è nulla di più incredibile del vedere i suoi personaggi preferiti uniti in un’unica storia, dove scontri all’apparenza impossibili, solitamente relegati a discussioni fra appassionati di shonen manga su forum e social di mezzo mondo, prendono vita. Goku contro Rufy, Pegasus contro Kenshiro: questi sono solo alcuni degli scontri possibili in Jump Force.

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La storia del gioco parte dalla fusione, ad opera di forze misteriose, del mondo reale con quello dei fumetti del mondo di Shonen Jump. Dopo quest’avvenimento il nostro mondo è nel caos, soprattutto a causa dei diversi villain che imperversano distruggendo tutto ciò che incontrano.

Il nostro protagonista, l’inedito personaggio da noi creato, si ritroverà coinvolto nella lotta fra Goku e Freezer a New York. Il nostro alter ego avrà infatti “l’onore” di essere ferito mortalmente da Freezer e verrà salvato in extremis da Trunks che, utilizzando un cubo Umbras, lo trasformerà in un eroe in grado di utilizzare poteri e tecniche speciali come fosse il personaggio di un manga.

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Il cubo Umbras è un misterioso artefatto al centro delle vicende narrate, infatti il mondo, oltre a essere sotto l’attacco dei villain dei vari manga, è anche soggetto all’invasione dei Venom, esseri umani infettati con questi cubi e controllati da una volontà malvagia rappresentata da Kane e Galena, i due antagonisti principali della storia, creati con il tipico character design di Akira Toriyama, padre di Dragon Ball.

Bandai Namco
Kane villain Jump Force

Dopo essere stato salvato, il nostro eroe fa la conoscenza del Direttore Glover, altro personaggio originale creato da Toriyama, che ha il compito di guidare la Jump Force nella lotta contro i Venom e i diversi cattivi che ora imperversano nel mondo reale.

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Una volta entrati a far parte della Jump Force, dovremo scegliere il team a cui appartenere: il Team Alpha guidato da Goku, l’avanguardia dell’esercito di eroi, il Team Beta capitanato da Rufy, preposto a difendere i territori sotto attacco, e il Team Gamma sotto la direzione di Naruto, squadra infiltrata in territori nemici per recuperare informazioni.

In realtà la nostra scelta non avrà un grande impatto sulla narrazione, infatti gli eventi saranno indipendenti dal team di cui entreremo a far parte, dato che finiremo per collaborare con più o meno tutti i personaggi.

Parlando del livello qualitativo della narrazione, bisogna dire che i difetti sono tanti. La storia per la maggior parte procede con dei cliché narrativi parecchio abusati in questo genere di produzioni, facendoci scontrare fin troppo spesso con cloni dei personaggi alleati, nemici a quel punto della storia oppure sotto il controllo mentale delle forze malvage.

Bandai Namco
Vegeta malvagio Jump Force

La maggior parte del tempo saremo quindi coinvolti in battaglie di questo tipo, volte a recuperare alleati controllati dal nemico per farli passare dalla nostra parte, senza una vera trama che va avanti se non per le rare interazioni fra i personaggi, anche queste trattate in modo sommario; il potenziale offerto dall’incontro tra protagonisti di serie così diverse viene dunque sprecato malamente.

La storia ha comunque alcuni momenti epici, soprattutto nella parte finale, che risollevano un minimo il lato narrativo, ma sono troppo pochi per giustificare il non aver saputo creare qualcosa di più avvincente per i fan, nonostante la presenza di alcuni fra i più importanti personaggi dei manga più famosi.

Vita da eroe

Bandai Namco
Goku videogame

La prima cosa che saremo chiamati a fare in Jump Force sarà creare il nostro alter ego. La creazione del personaggio permette una personalizzazione discreta, ovviamente in stile manga e con parti del corpo prese principalmente dai vari eroi presenti nel titolo, così da poter realizzare un nostro mix originale. Nel caso non si fosse soddisfatti totalmente, si potranno comunque cambiare alcune parti, come l’acconciatura o tatuaggi e cicatrici, in qualsiasi momento.

Il titolo si svolgerà principalmente in un grosso hub di gioco, esplorabile sia online, dove vedremo altri giocatori, che offline. Qui potremo visitare le basi dei tre diversi team e parlare con diversi PNG, oppure scegliere le missioni da affrontare. In realtà, a parte andare in un punto per svolgere delle missioni oppure comprare nei negozi tecniche, vestiti o accessori per il nostro personaggio, non ci sarà molto da fare all’interno dell’hub, che risulta un po’ vuoto.

Tornando alla personalizzazione, potremo acquistare nei negozi diversi abiti o accessori, quasi tutti oggetti appartenenti a uno dei 40 personaggi giocabili presenti nel gioco, così da poterci vestire come il nostro eroe preferito, oppure creare un mix originale tutto nostro.

Anche le tecniche speciali potranno essere personalizzate. Avremo tre slot per quelle normali e uno per la mossa finale, potendo quindi sbizzarrirci a utilizzare gli attacchi che più ci piacciono. Nulla ci vieterà di lanciare la famosa Kamehameha di Goku seguita dai 100 pugni di Hokuto di Ken il Guerriero.

Bandai Namco
Jojo Stand

Per ottenere questi oggetti avremo però bisogno di soldi, ottenibili durante i combattimenti della storia e le missioni extra, e ci vorrà davvero molto tempo per accumulare il denaro sufficiente a comprare ogni tipo di tecnica o abito.

Il gioco non offre grandi opzioni secondarie, se togliamo le missioni chiave legate alla storia. Quello che rimane sono infatti le missioni libere o extra che ci permettono di affrontare uno scontro per ottenere oggetti, soldi e tecniche. Di queste missioni ve ne saranno parecchie e potrete rigiocarle per migliorare il vostro punteggio, così da ottenere ulteriori premi.

Ovviamente sarà possibile affrontare la CPU in scontri liberi oppure avversari umani, sia offline con un secondo controller, che online con le classiche opzioni di partita classificata o amichevole. Il netcode è piuttosto stabile in questi frangenti e non abbiamo mai avuto grossi problemi di lag durante la prova del gioco.

Sicuramente uno dei difetti più esasperanti del titolo sono i frequenti e lunghi caricamenti, davvero troppo invasivi. Per affrontare una battaglia della storia, per esempio, dovremo sorbirci tre o quattro caricamenti, a volte anche della durata di una trentina di secondi, per una cutscene di soli 10. Senza contare che se per caso doveste perdere uno scontro dovrete risorbirvi tutto il caricamento per riaffrontarlo. Alla lunga il tempo perso a guardare la barra di loading arrivare al 100% diventa davvero logorante.

Kamehameha vs Rasengan vs Gom Gom Red Hawk

Bandai Namco
Vegeta vs Freezer Jump Force

Passando ai combattimenti veri e propri, questi seguiranno principalmente una formula di 3vs3, anche se sia la barra della vita che quella delle tecniche speciali saranno condivise dal nostro team.

Il sistema dei controlli è molto semplice e intuitivo: ci saranno due tasti per gli attacchi, leggero e pesante, uno per le prese, poi i classici salto, parata e schivate. Un altro tasto servirà ad avvicinarci (o allontanarci) velocemente all’avversario, anche se saremo a grandi distanze, cosa che consumerà una barra di movimento apposita, così da non abusare di certe manovre, soprattutto perché premere questo tasto mentre saremo colpiti da una combo avversaria ci permetterà di sfuggire istantaneamente al costo del consumo di tutta la barra di movimento, che impiegherà alcuni secondi a ricaricarsi.

Con uno dei tasti dorsali premuto insieme a quelli frontali potremo utilizzare le tecniche speciali, che consumeranno la barra tecnica. Questa potrà essere riempita attaccando o tenendo premuto lo stesso dorsale, anche se ciò ci renderà vulnerabili agli attacchi avversari.

L’altro dorsale servirà invece a richiamare i nostri alleati in campo. Se tenuto premuto, il nostro compagno arriverà solamente per utilizzare un attacco e scomparire, se invece lo premeremo una volta sola, entrerà in battaglia sostituendo il personaggio utilizzato in quel momento.

Infine c’è la barra risveglio, che si riempirà subendo attacchi. Arrivata al 50% permetterà di eseguire la tecnica più potente di ogni personaggio, inoltre sarà possibile anche attivare uno stato chiamato appunto “risveglio” in cui il nostro personaggio sarà più potente. Alcuni in questo stato saranno anche in grado di trasformarsi; ad esempio Goku sarà in grado di diventare Super Saiyan, oppure Naruto potrà usare la potenza del Kyuubi.

Bandai Namco
Golden Freezer JF

Nonostante il sistema di combattimento sia molto più semplice di altri picchiaduro, non manca di alcuni tecnicismi. Sarà possibile ad esempio schivare un colpo nemico premendo il tasto della parata poco prima di essere colpiti, ricomparendo alle spalle dell’avversario così da poter contrattaccare. Sarà inoltre possibile caricare alcuni colpi per contrastare la guardia avversaria, oppure, sostituendo il nostro personaggio per una manciata di secondi, potremo controllare entrambi i personaggi confondendo il nostro rivale.

Nulla di troppo complesso dunque, e i combattimenti funzionano abbastanza bene, divertendo chi non ha grosse pretese nel combat system.

Jump Force è un picchiaduro semplice che basa gran parte del suo gameplay sulla spettacolarità delle mosse dei beniamini dei fan. Il bilanciamento non è sempre molto accurato, con alcuni attacchi più efficaci di altri e le collisioni che spesso si comportano in modo strano e imprevedibile. Nonostante il divertimento iniziale, alla lunga potrebbe risultare ripetitivo, dato che alla fine il modo di combattere è sempre lo stesso, anche se si cambiano i personaggi.

Il roster di eroi e cattivi utilizzabili è ben fornito, con 40 personaggi tratti dalle serie di Shonen Jump, più due originali giocabili. In totale ci saranno eroi e villain provenienti da ben 16 serie, tutte molto famose e interessanti, con in più alcune chicche, come Dai di Dragon Quest Dai. Sicuramente qualcuno lamenterà la mancanza di alcune importanti manga, ma era impossibile accontentare tutti, data la quantità di fumetti che Jump ha ospitato in 50 anni. Forse alcune lacune verranno colmate dai futuri DLC. C’è da ammettere però che alcune serie hanno forse troppi personaggi rispetto ad altri, come ad esempio Dragon Ball, Naruto e One Piece, con sei personaggi a testa contro uno solo di serie storiche come Ken il Guerriero.

Bandai Namco
Ichigo e Zoro Jump Force

Dal punto di vista grafico, Spike Chunsoft ha deciso insolitamente di utilizzare per questo titolo l’Unreal Engine 4, dando un tono più realistico ai diversi personaggi, piuttosto che utilizzare il classico cel-shading di solito scelto per titolo basati su manga e anime. Il risultato non è certo dei più esaltanti, e si vede l’inesperienza del team di sviluppo con questo motore grafico.

Alcuni personaggi dai tratti meno realistici stonano molto con questo nuovo design rispetto ad altri, le animazioni sono curate in modo appena sufficiente in combattimento, mentre sono davvero poco convincenti quando muoveremo il nostro avatar nell’hub di gioco.

Le cutscene sono forse l’aspetto peggiore dal punto di vista tecnico, con personaggi immobili come manichini che a volte non muovono nemmeno le labbra mentre il testo dei dialoghi scorre e modelli che spesso non rendono giustizia ai personaggi che rappresentano.

Molto meglio invece le arene di combattimento, piuttosto dettagliate, e gli effetti di luce e particellari delle tecniche utilizzate, davvero spettacolari da vedere, anche se a volte alcune mosse occupano tutto lo schermo rendendo confusionaria l’azione.

In definitiva avremmo sicuramente gradito una veste grafica che ricordasse maggiormente i fumetti da cui i personaggi provengono.

Il Verdetto

Jump Force è un titolo realizzato principalmente per i fan più sfegatati dei diversi manga di Shonen Jump; chi non vedeva l’ora di vedere Rufy e Goku o qualsiasi altro personaggio presente combattere fianco a fianco, non resterà deluso, anche grazie a un gameplay che tutto sommato diverte durante le prime ore di gioco.

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Purtroppo tra caricamenti davvero lunghi, sistema di combattimento semplicistico e con diversi problemi di bilanciamento e una veste grafica che lascia a desiderare su tutti i fronti, difficilmente Jump Force potrà attirare un pubblico diverso da quello per cui è pensato, e anche i fan più sfegatati non saranno pienamente soddisfatti di quanto realizzato da Spike Chunsoft. Un vero peccato, dati i grandi nomi dei personaggi chiamati in causa.

Commento

cpop.it

70

Jump Force è un buon picchiaduro, ma i lunghi caricamenti, un sistema di combattimento semplicistico e diversi problemi di bilanciamento, lo rendono indicato solo ai veri appassionati del genere.

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