La passione di Cristo: 15 curiosità sul film (e il suo possibile sequel)

Autore: Emanuele Zambon ,

Il flagello si abbatte sulle carni, lacerandone i tessuti, e provocando la fuoriuscita a fiotti del sangue che imbratta centurioni romani in trance agonistica da macello: il calvario di Gesù è per stomaci forti e solo un regista senza compromessi (e scrupoli) come Mel Gibson poteva riuscire nell'impresa di tradurlo dalla Bibbia in immagini per il grande schermo.

La passione di Cristo, terzo lungometraggio diretto dalla star di Arma letale nel 2004, racconta le ultime ore di vita (terrena) del figlio di Dio senza nulla lasciare all'immaginazione dello spettatore. La via Crucis che affronta il protagonista Jim Caviezel è ricostruita in maniera cruenta, secondo gli stilemi del cinema d'exploitation: dalla scarnificazione del corpo di Cristo alla sua crocifissione, con gli arti trapassati da chiodi giganteschi.

La passione di Cristo, il calvario è splatter

Quello a cui si assiste ne #La passione di Cristo è uno spettacolo per molti versi macabro, senza filtri, fedele ai dogmi del Gibson pensiero, tramandato successivamente con Apocalypto e La battaglia di Hacksaw Ridge ed omaggiato in tempi recenti dal kolossal italiano #Il primo Re.

Advertisement

La pellicola di Matteo Rovere, oltre ad emulare il cinema di Gibson per ciò che concerne una certa esplicitezza visiva (ma il riferimento più tangibile è a Revenant e al redivivo DiCaprio), ripropone la stessa soluzione adottata ne La passione di Cristo, ossia la scelta di utilizzare una lingua antica e in disuso per creare un effetto di maggior realismo e aderenza ai fatti narrati.

Tornando al dramma biblico diretto dall'autore di Braveheart - Cuore impavido, ci si trova dinanzi ad un film assai controverso, tacciato di essere smaccatamente antisemita. Una pellicola criticata non solo sotto l'aspetto ideologico, ma pure per il suo concedersi allo splatter con una certa insistenza (giudicata da più parti come gratuita).

La passione di Cristo 2: Resurrezione

Ciò nonostante, La passione di Cristo è ad oggi il più grande successo al botteghino per quel che concerne un film sulle Sacre scritture, grazie agli oltre 610 milioni di dollari incassati in tutto il mondo (un dato ancora più significativo se si considera il divieto di proiezione imposto in diverse nazioni).

Advertisement

L'importanza del film è confermata anche dalle voci durate circa due anni su un suo possibile sequel, confermate lo scorso anno in un'intervista rilasciata da Jim Caviezel a USA Today, in cui l'attore svelò che un seguito era in lavorazione e che "sarebbe stato il più grande film di tutti i tempi". La pellicola, che sarà diretta ancora una volta da Mel Gibson, rifletterà sul tema della resurrezione, visivamente raffigurata già in quell'ultima scena del film del 2004, col Gesù di Caviezel risvegliatosi - mai prima tale momento era stato filmato al cinema -dopo i fatidici 3 giorni di morte, come testimoniano le Scritture.

Le 15 curiosità su La passione di Cristo

Icon Productions
Jim Caviezel nel film
  1. Jim Caviezel ha subito una lussazione della spalla quando la croce dal peso vicino ai 70 kg gli è rovinata addosso. La scena è stata mantenuta nel montaggio finale.
  2. In un'intervista con la rivista Newsweek, Caviezel ha parlato di alcune delle difficoltà che ha incontrato durante le riprese, tra cui l'essere stato accidentalmente frustato due volte (il che gli ha procurato una cicatrice di 35 centimetri sulla sua schiena) e rimanere colpito ben due volte da un fulmine (durante le riprese del sermone su un monte nei pressi di Matera e durante la crocifissione). L'attore ha sperimentato anche il disagio dell'ipotermia, girando praticamente mezzo nudo nel rigido inverno italiano.
  3. Come rivelato da Mel Gibson, la scena con Gesù che giace tra le braccia di Maria dopo essere stato tirato giù dalla croce è stata fortemente ispirata dalla famosa statua di Michelangelo "La Pietà".
  4. Macaulay Culkin fu la prima scelta di Mel Gibson per il ruolo di Gesù, ma i provini dell'attore di #Mamma, ho perso l'aereo resero evidente il fatto che fosse troppo giovane per la parte.
  5. Maia Morgenstern, che nel film interpreta Maria (madre di Gesù), ha solo sei anni in più di Jim Caviezel.
  6. La passione di Cristo è stato il film con rating R con i più alti incassi al botteghino mondiale fino a quando non è stato battuto da Deadpool.
  7. È l'unico film che ritrae Gesù di Nazareth risorto e senza vesti tre giorni dopo la sua crocifissione. 
  8. Sebbene in questo film siano usate alcune parole ebraiche, l'ebraico non fu la lingua parlata nel primo secolo a Israele (che invece si affermo a partire dal 130 d. C.). L'aramaico fu la lingua più diffusa nella Giudea ai tempi di Gesù. 
  9. I nomi di Jim Caviezel e di Gesù Cristo condividono le stesse iniziali. "Cristo", però, era il titolo di Gesù di Nazareth, non il suo cognome.
  10. Il cameo di Mel Gibson: sono le mani di Gibson quelle che inchiodano Cristo alla croce durante la scena della crocifissione. Gibson ebbe modo di dire: "Sono stato io a metterlo sulla croce, sono stati i miei peccati".
  11. Il film venne interamente girato in Italia, tra Matera e gli studi di Cinecittà. Gli esterni furono ripresi in Basilicata, nelle città di Matera e Craco, paese fantasma della provincia materana.
  12. Alcune delle scene sono tratte dai diari di Anna Katharina Emmerick, una mistica tedesca vissuta tra il 1774 ed il 1824, in particolare dal suo libro "La dolorosa Passione del Nostro Signore Gesù Cristo" in cui la donna trascrisse alcune visioni avute.
  13. Il cast del film è a prevalenza italiana: compaiono infatti Monica Bellucci, Sergio Rubini, Claudia Gerini, Rosalinda Celentano, Sabrina Impacciatore e caratteristi del piccolo e grande schermo nostrano come Mattia Sbragia, Toni Bertorelli e Davide Marotta.
  14. Nella maggior parte delle scene in cui è immortalato Gesù morente sulla croce, l'attore Jim Caviezel è stato sostituito da un fedele sosia robotico costato circa 350mila dollari, un animatronic realizzato in ecopelle in grado di muovere la testa e gli arti, ansimare e far uscire fiotti di sangue. Un vero gioiello tecnologico, creato dal maestro degli effetti speciali Keith Vanderlaan, il quale aveva già esibito le sue truculente qualità in altri film come Dracula e Hannibal.
  15. Il film uscì nelle sale italiane il 7 aprile 2004, il Mercoledì... santo.
Advertisement
Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!

Sto cercando articoli simili...