Avengers: Infinity War, il finale del film e l'importanza della Gemma dell'Anima

Autore: Mattia Chiappani ,

Avengers: Infinity War è un film incredibile. Un primo punto di arrivo di una narrazione complessa, articolata lungo più di quindici film distribuiti lungo dieci anni, che hanno piano piano intessuto una trama sempre più complessa. Tutto per arrivare a quel momento, che ha sconvolto il Marvel Cinematic Universe e i suoi fan: lo schiocco di dita di Thanos. In quel momento gli Avengers hanno subito la loro prima, vera sconfitta e ne hanno dovuto subire le tragiche conseguenze. Gli spettatori si sono così trovati a vedere i propri eroi, a cui si sono affezionati dopo anni di avventure, essere polverizzati in pochi secondi.

Quel momento è stato al centro della cultura popolare per tutto il 2018 e, a prescindere da ciò che succederà in Avengers: Endgame, sarà ricordato a lungo, al pari del finale de L'Impero colpisce ancora. Anche per questi motivi, è stato una delle parti della pellicola che gli appassionati hanno messo sotto una gigantesca lente d'ingrandimento. L'obiettivo di tutti è scoprire di più su che cosa è effettivamente successo nel finale di Avengers: Infinity War, nella speranza anche di poter trovare dei dettagli che possano anticipare qualcosa sul futuro del Marvel Cinematic Universe.

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Uno dei momenti chiave, che ha da subito incuriosito gli appassionati è la sequenza immediatamente successiva allo schiocco. Qui vediamo Thanos in un nuovo ambiente, mai visto prima, tutto circondato da un'atmosfera arancione. Il primo pensiero è che il villain si sia ritrovato all'interno della Gemma dell'Anima la quale, appunto, è di tale colore. Il suo colloquio con una giovane Gamora in cui il Titano riflette su quanto gli sia costato mettere in atto il suo piano è un momento assolutamente catartico, che segna un picco nella crescita del personaggio.

Disney/Marvel Studios
Gli eroi in Wakanda nel finale di Avengers: Infinity War

Già tempo fa, pochi giorni dopo l'uscita del film, il regista Joe Russo ha approfondito gli eventi del finale di Avengers: Infinity War, spiegando come effettivamente Thanos fosse all'interno della Gemma dell'Anima. Queste le sue parole durante l'intervista per il podcast Happy Sad Confused di Josh Horowitz:

È lì, è un mondo arancione quello in cui si trovano. Questo perché segue il Viaggio dell'Eroe lungo il film. Abbiamo evidenziato il fatto che i percorsi di Thor e Thanos nella pellicola sono correlati. Alcuni personaggi fanno scelte molto umane nel film, che sono davvero tragiche e che modificano la direzione della narrazione. Quill prende la decisione su Titano di prendere a pugni in faccia Thanos. Thor fa una scelta simile quando lancia la sua ascia nel petto di Thanos, perché vuole dirgli che l'ha sconfitto, che questa è la sua vendetta. Se avesse preso una strada diversa, se avesse optato per ucciderlo subito, non sarebbero in questa situazione. Per Thanos alla fine del film, questo è parte del suo Viaggio dell'Eroe. Ancora una volta lo abbiamo messo faccia a faccia con l'unica cosa a cui teneva. È chiamato a prendersi le responsabilità del costo emotivo di ciò che ha fatto nella pellicola.

Un'analisi indubbiamente lucida, che ha sottolineato ancora una volta quanto la figura di Thanos in Avengers: Infinity War (soprattutto nel finale) sia estremamente complessa. Uno degli aspetti che più è stato evidenziato, prima e dopo il debutto nelle sale, è come il vero protagonista del film sia in realtà proprio il Titano. Anche per questo motivo Thanos è riuscito a svettare su tutti i villain del Marvel Cinematic Universe, storicamente deboli (anche se sembra che le cose stiano cambiando) entrando in un modo o nell'altro nel cuore dei fan.

Disney/Marvel Studios
Thanos su Titano in Avengers: Infinity War

La conferma del fatto che la scena con la piccola Gamora si svolga all'interno della Gemma dell'Anima è altrettanto importante. Tra le tante teorie che cercano di spiegare come gli eroi riporteranno in vita le vittime della Decimazione, una di quelle che più ha preso piede negli ultimi tempi riguarda proprio questo leggendario artefatto. L'idea alla base è che al momento dello schiocco, tutti gli individui polverizzati siano stati assorbiti dalla Gemma dell'Anima e che il compito degli eroi in Avengers: Endgame sarà quello di liberarli, più che effettivamente resuscitarli.

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Quest'idea prende piede direttamente dai fumetti Marvel. Anche all'interno della controparte cartacea della Gemma infatti esiste il cosiddetto Soulworld, un luogo visivamente molto simile a quello in cui si trovano Thanos e la piccola Gamora. Qui vengono imprigionate le anime, per diverse ragioni, ed è spesso stato uno strumento per spingere eroi a un percorso di rinnovamento, viaggiando al suo interno per ritrovare la propria identità ed emergere da questo "purgatorio" ancora più potenti di prima.

Alcuni appassionati hanno visto un indizio proprio di questo viaggio nelle ultime parole di Spider-Man. Negli attimi immediatamente precedenti la sua polverizzazione, l'eroe continua a ripetere "I don't wanna go" (letteralmente "non voglio andare") e secondo i sostenitori di questa teoria, si starebbe riferendo proprio al viaggio verso il Soulworld, che riesce a percepire grazie ai suoi sensi di ragno.

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L'idea del mondo all'interno della Gemma dell'Anima ben si sposa con un altro elemento che potrebbe avere un'importanza chiave in Avengers: Endgame, ovvero il Regno Quantico. Questa realtà, esplorata in maniera più approfondita in Ant-Man and the Wasp, potrebbe fungere da ponte tra il Soulworld e la Terra in cui si trovano gli Avengers "superstiti".

Disney/Marvel Studios
Tom Holland nei panni di Spider-Man in Avengers: Infinity War

Questa teoria potrebbe giocare un ruolo fondamentale anche nella storia proprio di Gamora. L'eroina è infatti molto legata al Soulworld nei fumetti, avendo vissuto alcune importanti avventure al suo interno. È quindi possibile che anche lei si ritrovi in questo mondo nel finale di Avengers: Infinity War e che quindi nel prossimo film possa ritornare in vita insieme a tutte le altre vittime dello schiocco, nonostante la sua morte avvenga in maniera differente.

Al contrario della maggior parte delle vittime della pellicola infatti, Gamora non è colpita dalla Decimazione, ma viene uccisa da Thanos con le proprie mani. Si tratta di un sacrificio rituale, necessario per ottenere il controllo della Gemma dell'Anima. Il Titano si ritrova quindi a dover immolare la figlia adottiva, ciò che ama di più al mondo, per perseguire il proprio obiettivo. È (anche) a lei che si riferisce quando nella sopracitata scena dice di aver perso tutto per realizzare il suo piano.

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Proprio per queste differenze negli ultimi momenti di vita, gli appassionati hanno ritenuto generalmente che la Guardiana della Galassia non sarebbe ritornata nel breve periodo. Tuttavia, considerando la parte centrale che la Gemma dell'Anima ha avuto nella morte di Gamora, se dovesse effettivamente essere confermata la presenza delle vittime di Thanos all'interno del Soulworld si aprirebbero nuove possibilità per una sua apparizione. Una vecchia foto pubblicata da Karen Gillan sembra inoltre confermare che l'eroina potrebbe tornare presto (anche se con un outfit inaspettato), rendendo ancora più credibile questa ipotesi.

Disney/Marvel Studios
Zoe Saldana nei panni di Gamora nel Marvel Cinematic Universe

Della questione ha parlato anche Joe Russo proprio nello stesso podcast a cui facevamo riferimento più sopra. Al regista è stato infatti chiesto se quella che Thanos ha incontrato nei momenti immediatamente successivi allo schiocco fosse effettivamente Gamora. Russo ha in parte confermato questa idea, spostando però subito il discorso sulla figura del Titano. Queste le sue parole:

Credo sia un riflesso dello spirito di Gamora. Il potere necessario per usare tutte le Gemme allo stesso tempo è così grande che manda Thanos in questo stato di trance. Si può notare come il suo braccio sia danneggiato dopo lo schiocco, il Guanto stesso è danneggiato dopo lo schiocco. È l'incredibile energia richiesta da questo sforzo e solo grazie alla sua forza riesce a sopravvivere all'utilizzo del Guanto per questo scopo. Tuttavia crea questo momento catartico per lui.

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Al netto di tutte le ipotesi riguardanti la Gemma dell'Anima, il mondo al suo interno e il destino di Gamora, il dato più interessante che possiamo raccogliere dal finale di Avengers: Infinity War è l'immensa potenza narrativa di cui è caricato. Quei pochi attimi sono diventati assolutamente iconici e hanno originato emozioni indimenticabili per tutti gli appassionati dell'universo Marvel, fumettistico o cinematografico che sia. Un vero monumento alla grande impresa che i Marvel Studios hanno messo in piedi in più di dieci anni di lavoro. E su tutto questo incombe a grandi passi Avengers: Endgame...

E voi? Qual è il momento che più vi ha colpito del viaggio spirituale (e non) di Thanos? Qual è l'istante che più vi ha emozionato del finale di Avengers: Infinity War?

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