Avengers: Endgame, quando il finale è un'enorme scena post-credit

Autore: Emanuele Zambon ,

Titoli di coda di Avengers: Endgame. Siete ancora lì? È finito! Via via. Ah, e non lasciate le vostre schifezze sulle poltrone, è veramente un gesto da stro*#i. Sì, avete capito bene, niente scena/e post-credit per il film dei fratelli Anthony e Joe Russo. Nessun link a qualche futura pellicola, niente new entry. Nada de nada.

Ora, ripetete ad alta voce: "Mi trovo su questo articolo, redatto per ragioni di servizio, solo per avere una conferma della mancanza di scene dopo i titoli di coda per quella che è la fine dei giochi dei Vendicatori, o sarebbe meglio dire la chiusura di un ciclo". La curiosità però vi divora, giusto? Vi starete chiedendo: com'è possibile che i Marvel Studios si siano totalmente disinteressati di quello che è uno dei marchi di fabbrica del loro universo cinematografico condiviso, ovvero l'inserimento di una o più scene al termine dei ringraziamenti alla fine del film, ciò che per anni ha costretto i fan a rimanere incollati al proprio posto per un fugace antipasto del dopo?

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La risposta sta proprio nel film, nel suo epilogo destinato a cambiare tanto, se non tutto. Come confermato dalla recensione spoiler free di Endgame, l'ultimo Avengers regala un finale a matrioska, in cui le pluralità in gioco vanno incontro al proprio destino.

Avengers: Endgame, un finale che non necessita di scene post-credit

La sensazione, netta, è che sia chiusa un'era, iniziata con una conferenza stampa di un tycoon eccentrico che svelava al mondo la propria identità segreta. Ed è proprio Tony Stark, al pari dell'altro grande leader Steve Rogers, il motore pulsante di Avengers: Endgame. Sono loro due a prendersi la scena nel finale, dopo qualche scoria di Civil War e tanta riconciliazione. L'epilogo, però, non è un gioco a due, bensì è scisso in tanti micro-finali che tirano le somme per ogni singolo personaggio, con nuovi gruppetti che vanno formandosi e che verosimilmente ritroveremo nella nuova Fase del Marvel Cinematic Universe.

Show hidden content I Guardiani della Galassia, tanto per fare un esempio, potranno contare sull'ennesima new entry mentre in altri casi assisteremo ad un vero e proprio cambio della guardia. Svelare di più significherebbe rovinare l'effetto sorpresa di un film destinato, al di là di qualche difetto trascurabile, a lasciare un segno (non solo) nel cinema d'intrattenimento.Una volta tanto, però, l'elaborazione di quanto visto sullo schermo potrebbe superare l'hype per il futuro. Troppo grande l'onda degli eventi per essere assorbita in un battito di ciglia (o in uno schiocco di dita, tanto per restare in tema). Troppo impegnati (noi) a riflettere sul compiuto per preoccuparci del domani. Metabolizzare quanto accaduto è oggi più importante di una finestra sul futuro.
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20th Century Fox
Anche Deadpool invita ad abbandonare la sala

Alla luce di queste considerazioni, è quindi comprensibile (e condivisibile) la scelta di non inserire alcuna scena post-credit nel film con Robert Downey Jr., Chris Evans, Scareltt Johansson e Chris Hemsworth. Non che fosse poi una priorità, specie dopo quasi 180 minuti di film ricchi di azione e sentimento.

Quindi, a meno che non desideriate conoscere a memoria tutti gli operatori di ripresa, tutti i magazzinieri e le comparse di Avengers: Endgame, potete tranquillamente uscire dalla sala una volta terminato il film, che proprio nei titoli di coda omaggia uno ad uno i supereroi attraverso alcuni dei loro momenti più celebri di questi 11 anni trascorsi salvando il mondo ed entusiasmando i fan.

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Show hidden content Se decidete di restare, invece, sappiate che il suono di un martello che batte su di un'incudine scandisce gli ultimi secondi dei titoli di coda. Sembra quasi il suono di un'armatura che viene costruita. Omaggio ad Iron Man? Easter egg sonoro? Non è dato saperlo. Per ora.Infine, un appunto. La forza dei Marvel Studios sta nel cambiamento. Lo hanno dimostrato con le ultime pellicole, differenti per toni e concept, come a voler fuggire dalla trappola subdola della ripetizione, dall'abuso di cliché e schemi che alla lunga avrebbero condotto alla noia. Finora hanno avuto ragione Feige e soci. E, una volta metabolizzato Endgame (per forza di cose lontano come tipologia dal precedente Infinity War, altrimenti sarebbe stato, per dirla alla Boris, tutto un "F4 in automatico"), ne verrà apprezzato il valore testamentario di un'epoca destinata a chiudersi all'improvviso, con l'addio di alcuni tra i veterani che l'hanno animata.
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