Game of Thrones 8x03: chi è morto, come e cosa significa

Autore: Stefania Sperandio ,

Ce l'abbiamo fatta — più o meno. La battaglia di Grande Inverno è alle spalle e tutti i fan di Game of Thrones 8 sono già in impaziente attesa di scoprire cosa accadrà nel quarto episodio.

La venuta del Re della Notte ha lasciato però i nostri tutt'altro che indenni e, nella lotta per salvare i vivi, abbiamo dovuto salutare diversi personaggi. Facciamo il punto su chi e scopriamo i commenti in merito di David BenioffD.B. Weiss, showrunner e scrittori di Game of Thrones.

I caduti della Battaglia di Grande Inverno

Sono numerosi i personaggi che hanno sacrificato la loro vita per salvare il Nord e, più di ogni altra cosa, per salvare i vivi dall'assalto del Re della Notte. Come spiegato dagli showrunner, l'intento degli autori era proprio quello di raccontare tante piccole battaglie nella battaglia, seguendo da vicino numerosi personaggi — diversi dei quali non sono riusciti ad arrivare vivi fino alla fine.

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La morte di Edd

Uno dei primi personaggi a essersi sacrificati nel corso dell'episodio è stato Edd, al secolo Eddison Tollett, fidato amico di Jon Snow e Samwell Tarly, oltre che onorato membro dei Guardiani della Notte. Mentre la battaglia campale impazzava fuori dalle mura di Grande Inverno, proprio Sam è stato attaccato dai non-morti sotto il comando del Re della Notte e dei suoi Estranei: nel tentativo, riuscito, di salvarlo, Edd è stato colpito a morte.

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Edd muore in Game of Thrones 8
La morte di Edd in Game of Thrones 8

Introdotto nella stagione 2, Edd era stato ribattezzato Addolorato Edd per il suo peculiare senso dell'umorismo, particolarmente tagliente e pessimista. La sua caduta, con ogni probabilità, non potrà lasciare indifferenti Sam e Jon, che hanno condiviso con lui moltissime delle loro battaglie.

La morte di Lyanna Mormont

Doveva essere il futuro della casa Mormont, come le aveva raccomandato Ser Jorah Mormont, ma Lady Lyanna Mormont è rimasta coerente con se stessa fino alla fine. La signora dell'Isola dell'Orso ha affrontato la battaglia in prima persona, gestendo gli uomini entro le mura di Grande Inverno. Quando, però, gli Estranei sono riusciti a penetrare le difese della fortezza degli Stark, i nostri si sono trovati con in casa nientemeno che un inarrestabile gigante al servizio del Re della Notte.

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In un moto disperato, Lyanna ha afferrato un'ascia e ha deciso di affrontarlo. Nonostante la sua corporatura esile, i suoi soli tredici anni e lo scontro impari, prima di essere uccisa dall'abominevole creatura la signora di casa Mormont ha eliminato il gigante colpendolo alla testa, dando un vantaggio importante ai vivi.

Come raccontato da D.B. Weiss, inizialmente era previsto che Lyanna Mormont fosse un personaggio presente per una sola scena, ma una volta fatta la conoscenza dell'attrice Bella Ramsey è stato impossibile non concederle ulteriore spazio. Come riferito dallo showrunner:

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Sapevamo di non poter dare una grande morte a tutti coloro che non sarebbero sopravvissuti a questa battaglia, sarebbe stato eccessivo, ma ci siamo anche detti che, se Lyanna doveva morire, allora non potevamo non rendere quel momento un grande momento. Ecco come è entrato in scena il gigante zombie.

Weiss è sicuro che il pubblico avrebbe potuto fare a meno di questa scena di morte, ma per gli autori era invece estremamente importante:

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Sono sicuro che molte persone avrebbero anche potuto non avere quella scena, se avessimo chiesto di tagliarla dal montaggio. Penso però che abbiano anche capito perché avevamo bisogno di dare a una delle persone più forti e più piccole dello show una possibilità di farsi avanti ed eliminare uno degli esseri più grandi e più forti che abbiamo mai visto.

La caduta di Lyanna, come abbiamo visto anche dalle reazioni sui social, ha colpito fortemente i fan di Game of Thrones, che si erano ormai innamorati della determinazione del suo personaggio fin dalla stagione 6 — a fronte invece della sua giovanissima età.

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Bella Ramsey è Lyanna Mormont
Lyanna Mormont uccide il gigante prima di essere uccisa

La sua morte lascia un'altra casa del Nord, dopo Ultimo Focolare, priva della sua guida, ma il suo sacrificio non sarà sicuramente stato vano e sarà ricordato nell'Isola dell'Orso. Cosa ne sarà, però, dei Mormont?

La morte di Beric Dondarrion

Un'altra caduta nobile che abbiamo vissuto nella Battaglia di Grande Inverno è quella di Lord Beric Dondarrion: il signore di Blackhaven era una figura costante fin dalla prima stagione di Game of Thrones e, dopo aver spronato il Mastino ad aiutare Arya Stark nel corso della battaglia, è stato ferito a morte nel tentativo di mettere al sicuro la giovane guerriera e signora di Grande Inverno.

A spiegare la sua morte, direttamente in scena, è stata Lady Melisandre: la sacerdotessa rossa ha affermato che il Signore della Luce avesse salvato la vita numerose volte a Lord Beric, in passato, solo affinché assolvesse al suo compito. Compito che, scopriamo, era proprio quello di assicurarsi che Arya arrivasse viva al cospetto del Re della Notte.

Completato il suo incarico, Beric è caduto onorevolmente, lasciando Arya in compagnia di Sandor Clegane e nei pressi del letale Re della Notte quando questi si preparava a sferrare il suo attacco decisivo a Brandon Stark.

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La morte di Beric Dondarrion in Game of Thrones 8
Il valoroso Beric Dondarrion muore solo dopo aver messo al sicuro Arya Stark

La morte di Theon Greyjoy

La sua caduta era nell'aria, ma questo non l'ha resa meno straziante. Dopo essere cresciuto a tutti gli effetti come uno Stark, solo per poi sviluppare risentimento verso la sua vecchia famiglia acquisita e infine redimersi — salvando anche Sansa dalle grinfie dei Bolton — Theon Greyjoy ha deciso di tornare a Grande Inverno per proteggere quelli che, a loro modo, sono stati i suoi fratelli.

Il giovane principe delle Isole di Ferro si è schierato con i suoi uomini a difesa di Brandon nel Parco degli Dei. Quando la sua truppa è caduta, Theon non ha smesso di combattere: dopo essere stato ringraziato da Bran per aver dato tutto per proteggerlo, il giovane condottiero, riappropriatosi di tutta la sua fierezza, si è scagliato contro il Re della Notte, consapevole di andare incontro alla morte. Il leader dei morti non lo ha risparmiato, colpendolo con la sua stessa arma.

Nell'onorevole morte di Theon, a contare è soprattutto il grazie che Bran gli ha rivolto, come raccontato da Benioff:

Credo che ciò che è stato davvero importante, per Theon, alla fine sia stato sentire quel "grazie" pronunciato da Bran, perché Bran sa cosa sta per succedere. [Theon] sa di essere morto, sa di non avere modo di uccidere il Re della Notte, ma penso che ciò che è stato davvero eroico, nelle sue azioni, sia il fatto che tutti dobbiamo morire, alla fine non riusciremo ad avere la meglio sulla morte, ma ciò che conta è come affronti quegli ultimi istanti. Lui sceglie di correre verso la morte. Penso che Theon sia morto in un modo che ci rende davvero orgogliosi di lui e del suo percorso.

La caduta di Theon lascia sua sorella come unica erede delle Isole di Ferro. I due fratelli avevano già deciso di offrire, con i loro uomini, il loro supporto a Daenerys per la sua causa contro Cersei: probabilmente, ora Yara sarà ancora più motivata a mantenere gli accordi fatti con suo fratello.

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Theon Greyjoy in Game of Thrones 8x02
Theon si sacrifica per la causa dei vivi dopo aver potuto riabbracciare Sansa

La morte di Ser Jorah Mormont

Ne aveva superate così tante che, ormai, ci eravamo un po' tutti convinti che fosse invincibile: Ser Jorah Mormont, caduto poco dopo Lyanna, era l'ultimo baluardo dei Mormont. Fedele protettore e servitore di Daenerys Targaryen, nonostante lei non abbia mai ricambiato il suo amore ha deciso di starle accanto con lealtà a qualsiasi costo.

Quando la Madre dei Draghi si è ritrovata a terra, circondata dai morti, è stato proprio Ser Jorah a venirle in soccorso, provando a portarla al sicuro. Proteggere la sua regina è però costato a Ser Jorah delle ferite mortali, alle quali non si è arreso: solo quando i morti sono caduti, l'uomo è crollato, conscio di essere ormai riuscito a proteggere Daenerys — come ha fatto fin dai primi episodi della stagione 1. Accasciata su di lui, la regina Targaryen ha pianto il suo più fedele luogotenente e sarà, ora, probabilmente ancora più determinata a perseguire gli scopi per servire i quali Jorah l'ha protetta così fedelmente.

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Iain Glen nella scena di morte di Ser Jorah Mormont
Nonostante le ferite, Jorah ha protetto Daenerys fino a quando il Re della Notte non è stato sconfitto

Weiss ha spiegato che gli sceneggiatori hanno pensato a diversi possibili epiloghi per Ser Jorah, ma l'idea migliore alla fine è risultata quella di farlo rimanere fino alla morte fianco a fianco con Daenerys, il personaggio che ha protetto e spalleggiato da sempre. Secondo Benioff, Jorah ha vissuto una tragedia, nel suo amore non corrisposto, ma questo non gli ha impedito di essere un fedele luogotenente fino agli ultimi momenti della sua vita:

Parte della tragedia di Jorah sta nel fatto che fosse innamorato di una donna che non corrispondeva il suo sentimento, ma ormai da tempo ha accettato questa cosa. Allo stesso tempo, ha deciso che avrebbe combattuto per lei il più a lungo possibile.

Anche Weiss non ha dubbi: nel momento in cui, più che in qualsiasi altro, Daenerys aveva bisogno di qualcuno che fosse con lei, per proteggerla, Ser Jorah lo ha fatto:

Non c'è stato nessun momento, più di questo, in cui Daenerys aveva bisogno di qualcuno che combattesse per proteggerla. Se Jorah avesse potuto scegliere un modo per morire, avrebbe scelto questo. Abbiamo pensato che fosse una cosa forte da concedergli.

La morte di Lady Melisandre

Il discorso fatto per Beric è molto simile a quello che circonda la morte spontanea di Lady Melisandre. La sacerdotessa rossa è stata la protagonista dell'ultima scena dell'episodio: arrivata a Grande Inverno in vista della battaglia, ha dato fiamme alle lame dei Dothraki grazie al Signore della Luce, oltre che alla trincea per rallentare i non-morti e gli Estranei.

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Melisandre e Arya in Game of Thrones 8x03
Il confronto tra Lady Melisandre e Arya è stato decisivo per le sorti dei vivi

La parte più importante a cui la donna si è prestata è però quella nell'incontro con Arya Stark: con poche parole, la sacerdotessa ha sottolineato quello che era il destino della giovane guerriera, ossia uccidere il Re della Notte. Quando il suo incarico si è compiuto, proprio come aveva promesso a Ser Davos Seaworth, la donna ha rimosso la collana incantata che la teneva in vita, concedendosi a sua volta al gelido abbraccio della morte.

Con la sua scomparsa, è improbabile attendersi nuovi interventi miracolosi da parte del Signore della Luce nei prossimi episodi, il cui scopo era proprio quello di condurre Arya viva fino al cospetto del Re della Notte.

La morte del Re della Notte

La morte più significativa dell'intero episodio è stata, probabilmente, quella del Re della Notte. Mentre per alcune teorie il comandante dell'esercito dei morti non avrebbe dovuto nemmeno presentarsi, lo abbiamo visto avanzare incontrastato (e immune al fuoco dei draghi) fino al cospetto di Brandon Stark, dopo aver ucciso Theon Greyjoy che aveva provato a fermarlo.

Il Re della Notte, però, non aveva fatto i conti con le straordinarie doti di assassina di Arya Stark: riuscendo a introdursi nel Parco degli Dei, la più giovane delle sorelle Stark si è scagliata contro il condottiero dei defunti, solo per essere bloccata al volo da lui. Con una rapida mossa, dopo che le era stata immobilizzata la mano sinistra, Arya è però riuscita a farsi scivolare la daga in acciaio di Valyria verso l'altra mano, che ha usato per colpire a morte il terrificante nemico.

La distruzione del Re della Notte da parte di Arya, che ha fatto accasciare un bel po' di teorie dei fan, ha portato alla polverizzazione degli Estranei e al ritorno alla morte di tutti i soldati-zombie che seguivano il suo esercito. Di fatto, questo ha eliminato la minaccia della Lunga Notte, salvando i vivi e Westeros dall'avvento della fine.

Se, nel momento della messa in onda, abbiamo vissuto la mossa di Arya come una vera sorpresa, vale la pena notare che già negli episodi della terza stagione, nel 2013, Lady Melisandre sembrava aver previsto — come citato in quest'ultimo — che sarebbe stata lei, a spegnere gli occhi del Re della Notte, quando le parlava di "occhi blu" che la ragazza avrebbe chiuso per sempre. Una visione partita da lontano e confermata anche dagli stessi autori, come spiegato da Benioff:

Da... Dio, penso siano probabilmente almeno tre anni o qualcosa del genere, che noi sapevamo che sarebbe stata Arya a dare quel colpo fatale. 

Qualsiasi altra soluzione, come ad esempio dare a Jon Snow il ruolo dell'eroe, sarebbe stata prevedibile, come raccontato:

Volevamo evitare di fare cose prevedibili. Jon Snow è sempre stato l'eroe, quello che salva tutti, ma non ci sembrava giusto, in questo caso, per questo momento. Sapevamo che dovevano colpire con acciaio di Valyria, in quell'esatto punto in cui i Figli della Foresta avevano creato il Re della Notte. Allo stesso modo, viene cancellato dall'acciaio di Valyria.

Weiss ha voluto aggiungere, in merito alla scelta di dare ad Arya il compito di sferrare il colpo decisivo:

Ci è sembrata la candidata migliore, considerando che in quel momento nessuno stava pensando ad Arya Stark. Il fatto di avere in scena così tanti personaggi di cui ti importi, in sequenze che si susseguono, è che puoi far spostare l'attenzione, in modo che le persone si concentrino sulle persone a cui vogliono bene. Ci sono Jon, Daenerys, Theon, anche Bran — per non dire Sansa e Tyrion nella cripta: continui ad andare di qua e di là con persone per le quali sei estremamente preoccupato e così magari finisci con il dimenticarti che Arya era corsa fuori da quel castello per fare qualcosa. Non sappiamo cosa fino a quando non succede.

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Maisie Williams è Arya Stark in Game of Thrones 8
Il momento in cui Arya Stark attacca il Re della Notte

La morte del Re della Notte, tuttavia, potrebbe non risolvere tutti i misteri che il condottiero ha portato con sé e con il suo esercito di morti. Scopriremo ancora qualcosa sul suo interesse per il Corvo con Tre Occhi? Considerando che mancano solo tre episodi che dovranno districare finalmente il gioco per il trono, sembra difficile da credere, ma dopotutto Wiess e Benioff continuano a ribadire di voler sorprendere i fan. E noi siamo pronti a lasciarci sorprendere.

Il prezzo della battaglia

La salvezza dei vivi è costata cara, insomma, ad alcuni dei personaggi più amati di Game of Thrones — anche se gli eroi principali, come gli Stark, Jaime e Tyrion Lannister, oltra a Daenerys, sono ancora tutti in vita. A esprimersi su queste morti è stato ancora una volta David Benioff, che ha dichiarato:

Alla fine possiamo dire che si tratti di una vittoria per i vivi, ma che ha un alto prezzo, perché alcuni dei nostri personaggi preferiti cadono lungo il percorso.

Non saranno sicuramente dimenticati — non da una fanbase attenta ai dettagli e dalla lunga memoria come quella di Game of Thrones — ma nuove battaglie sembrano pronte ad attendere i superstiti, nei prossimi episodi: Cersei, ad Approdo del Re, attende l'attacco di Daenerys, forte della Compagnia Dorata al suo servizio.

Chi siederà sul Trono di Spade dopo gli ultimi tre episodi? Dobbiamo avere ancora un po' di pazienza per scoprirlo.

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