Mortal Kombat 11, la recensione: menare le mani a suon di fatality

Autore: Lorenzo Bianchi ,

Quando pensiamo ai videogiochi che hanno fatto la storia del genere picchiaduro, la nostra mente va subito a serie come Street Fighter, Tekken e Mortal Kombat, ognuna delle quali capace di creare ancora grandissima attesa nei fan ogni qualvolta ne viene annunciato un nuovo capitolo. Non c'è dunque da stupirsi che l'uscita di Mortal Kombat 11, disponibile per PC e console dal 23 aprile, abbia riacceso alla massima potenza i riflettori su una delle saghe più violente, longeve e divertenti dell'industria videoludica.

Come già fatto in Mortal Kombat X, questo nuovo tassello della serie creata nel 1992 da Ed Boon e John Tobias cerca ancora una volta di percorrere la difficile strada che si pone a metà fra tradizione e innovazione, proponendo un gioco in grado di soddisfare tanto i fan di vecchia data quanto i neofiti. A differenza del precedente capitolo, questa volta i ragazzi dei NetherRealm Studios - sì, gli stessi dietro ai due Injustice - hanno deciso di provare ad alzare l'asticella della qualità a livelli mai visti prima per un picchiaduro, ponendosi come obiettivo di dare vita a un nuovo punto di riferimento per il genere.

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Per capire se il lavoro svolto dalla software house di Chicago sia riuscito a centrare questo non semplice intento, pad alla mano ho giocato in lungo e in largo la versione per PS4 di Mortal Kombat 11, esplorando le numerose modalità di gioco disponibili e passando tantissimo tempo in compagnia di vecchi amici come i ninja Scorpion e Sub-Zero e il malvagio despota Shao Kahn.

  • A spasso nel tempo - la storia e le modalità di gioco
  • Un picchiaduro competitivo - gameplay
  • Personalizzazione e gioco Online
  • Il verdetto

A spasso nel tempo - la storia e le modalità di gioco

Nonostante i picchiaduro siano da sempre titoli pensati per essere fruiti prevalentemente in multigiocatore, la saga di Mortal Kombat non ha mai nascosto un amore viscerale verso la modalità storia. La mitologia della serie è infatti complessa e articolata quanto quella di un fumetto Marvel o DC, con personaggi che sono drasticamente mutati nel corso degli anni e azioni che hanno perfino dato vita a realtà alternative (pur restando sempre nella stessa continuity).

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Mortal Kombat 11 ovviamente non fa eccezione e propone una modalità storia dal taglio altamente cinematografico in cui Raiden e i suoi alleati devono fare i conti con un nuovo personaggio, la potentissima dea Kronika. Quest'ultima, dotata del controllo delle sabbie del tempo, è decisa a ripristinare l'equilibrio nel mondo, ormai sotto il controllo delle forze del bene. Avendo il pieno controllo sul tempo, per riuscire in questa sua missione Kronika raduna a sé una nutrita schiera di malvagi alleati, tra versioni passate e non morte di combattenti vivi e defunti.

Pur non rimettendo in scena particolari eventi visti nella serie (come faceva invece il capitolo del 2011), attraverso i suoi 12 archi narrativi lo story mode di Mortal Kombat 11 offre al giocatore uno sguardo generale sulla mitologia della saga, mostrandogli come sono cambiati i protagonisti dagli anni '90 a oggi. I combattimenti, circa una sessantina se si contano quelli in cui è possibile scegliere tra due personaggi, sono alla fine un corollario alle imponenti cut-scene, senza dubbio le più spettacolari e meglio realizzate per un picchiaduro.

NetherRealm Studios
Il roster di gioco di Mortal Kombat 11
Il roster di Mortal Kombat 11 disponibile al lancio

Oltre alla storia, in singolo i giocatori possono affrontare le Torri, divise in Klassiche (l'ex modalità Arcade) e temporali (di difficoltà variabile, piene di modificatori ma dense di ricompense), allenarsi con il Tutorial ed esplorare la Kripta. Quest'ultima è qui diventata una gigantesca mappa esplorabile in terza persona, un mastodontico cimitero in cui sono custoditi gran parte dei Kollezionabili del gioco, che potranno essere sbloccati scambiando le varie valute del gioco.

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Per quanto l'idea di fondo sia apprezzabile e sicuramente inedita, riuscire a raccogliere tutte le tenute alternative, i bozzetti, le musiche, etc. è veramente un'impresa titanica, finendo per costringere gli appassionati a fare a meno di alcuni elementi o a pagare per averli (è attivo un sistema di microtransizioni).

NetherRealm Studios
La Kripta di Mortal Kombat 11
Aprendo i suoi scrigni, nella Kripta è possibile trovare skin, bozzetti, musiche tanti altri elementi extra

Un picchiaduro competitivo - gameplay

Ok la storia, ok la Kripta... Ma i combattimenti come sono? Tattici, davvero tattici. Ed estremamente violenti.

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Seguendo il modello già utilizzato nel precedente capitolo, Mortal Kombat 11 spinge l'acceleratore sulla competitività, riorganizzando il suo gameplay per renderlo complesso e stratificato. Il sistema di combattimento si basa ancora una volta sulle combo, qui riviste e corrette per offrire un'esperienza di gioco più ragionata, portando i giocatori a dover non solo eseguire la giusta sequenza di attacchi ma anche quella più indicata per sconfiggere un dato avversario in una data posizione. Ridurre a zero la barra della salute del proprio nemico non è infatti più cosa tanto semplice, tanto da rendere la faccenda molto ardua per i giocatori più casuali.

Novità assoluta è la nuova barra d'energia a disposizione di ogni personaggio, composta da quattro tacche (due per l'attacco e due per la difesa) che permettono di eseguire varianti potenziate di alcuni colpi o di limitare la furia del nostro avversario. Altra interessante aggiunta al sistema di combattimento sono le Fatal Blows (sostituiscono i vecchi X-Ray), attivabili una volta per round quando la salute scende sotto il 30% e pronte a scatenare una sequenza animata estremamente brutale e aggressiva.

L'introduzione più significativa è però rappresentata dai Crushing Blows, attacchi potenziati che, per essere scatenati, richiedono specifiche manovre diverse per ogni personaggio, costringendo i giocatori a doversi studiare bene mosse e abilità di ogni combattente. Ancora una volta un'aggiunta atta a indirizzare il gioco più sul campo della competitività e della strategia che della casualità.

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Restano invece confermate - e non potevano essere diversamente - le celebri Fatality e Brutality, che vi chiameranno a dare il colpo di grazia al vostro avversario nel peggiore dei modi possibili.

NetherRealm Studios
Fatality
La violentissima Fatality di Sub-Zero

Personalizzazione e gioco Online

Sulla scia di quanto visto in Injustice 2, anche Mortal Kombat 11 sguazza nel campo della personalizzazione dei propri combattenti. Similmente a quanto visto nel picchiaduro dedicato agli eroi DC Comics, anche qui sarà possibile dare vita a versioni alternative dei vari lottatori, differenti l'uno dall'altro tanto nell'aspetto estetico quanto nelle abilità.

Ogni personaggio ha infatti a disposizione una variegata schiera di skin (che vi cambieranno soltanto stili e colori del proprio outfit) e tre elementi personalizzabili (solitamente uno per il volto e due per le armi), quest'ultimi allenabili utilizzandoli nei combattimenti e potenziabili con particolari gemme. Inoltre è possibile personalizzare anche il parco mosse speciali dei 24 combattenti, forgiando per ognuno di essi il moveset che più ci rappresenta.

Ovviamente sbloccare tutto questo ben di Dio è un'impresa davvero ardua, che costringe i giocatori a darsi da fare in ogni modalità di gioco, comprese le stancanti Torri del Tempo.

NetherRealm Studios
La personalizzazione dei kombattenti in Mortal Kombat 11
In Mortal Kombat 11 è possibile personalizzare in lungo e in largo i propri kombattenti

Per quanto riguarda invece le partite online, le versioni personalizzate e potenziate dei vari personaggi possono essere utilizzati solo nelle partite non classificate, così da evitare svantaggi a coloro a cui non frega niente di avere il costume classico di Scorpion o Sub-Zero ma vogliono solo godersi combattimenti equilibrati. Una decisione drastica ma assolutamente necessaria se si vuole guardare alla scena degli E-sport.

Oltre alle partite normali e alle lobby, nella sfera dell'online di Mortal Kombat 11 torna infine a fare capolino anche la modalità “King of the Hill”, dove più giocatori sono chiamati ad alternarsi per cercare di sconfiggere il campione in carica.

Per quello che abbiamo potuto constatare in questi primi giorni di vita pubblica del gioco, l'online del nuovo nato in casa NetherRealm funziona davvero bene, sia a livello di fluidità che di matchmaking. Una vera sorpresa.

Warner Bros. Interactive Entertainment
Mortal Kombat 11 per console

Il verdetto

Graficamente impressionante, l'undicesimo capitolo della saga picchiaduro dei Netherrealm Studios raggiunge in pieno l'obiettivo che si era prefissato, ergendosi a un nuovo punto di riferimento per gli amanti del genere. I passi in avanti rispetto a Mortal Kombat X sono tanti e abbracciano sia le meccaniche di gioco che che gli elementi di contorno, offrendo un'altissimo tasso di competitività e personalizzazione.

Se i neofiti e i casual gamers possono incontrare qualche difficoltà a padroneggiare bene i vari personaggi (ma in loro aiuto ci sono vari tutorial ottimamente realizzati), gli appassionati di vecchia data posso dire di avere tra le mani il miglior capitolo della saga e uno dei picchiaduro più tecnici e di livello in circolazione.

Commento

cpop.it

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