Game of Thrones, Arya e Gendry tra romanzi e serie

Autore: Giulia Greco ,

Quando un libro - o una saga di libri - viene adattato in un film per il grande schermo o in una serie televisiva, è inevitabile che tanti piccoli e grandi dettagli vadano perduti. È quanto successo, per esempio, con Game of Thrones. La serie ha da sempre adottato delle semplificazioni, spesso fondendo più personaggi in uno o eliminando completamente certe storyline.

Pensiamo al plot di Dorne, alla fine dei Tyrell, pensiamo a Griff il giovane, pensiamo a Sansa, protagonista dell'arco narrativo che apparteneva a Jeyne Poole, pensiamo a Lady Stoneheart, che non è mai stata riportata in vita. Infine, ed è di questo che parleremo, pensiamo a come tra serie e libri è cambiato il rapporto tra Arya e Gendry.

Gendry e Arya ne Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco

Nel mondo de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, che George R.R. Martin ha sapientemente costruito nel corso di (per ora) cinque libri, le certezze sono poche, ma se una c'è è che l'autore non solo ha mostrato interesse nella costruzione e nello sviluppo della relazione tra Arya e Gendry, ma l'ha anche intessuta di elementi romantici. Quasi tutte le loro interazioni in A Clash of Kings e A Storm of Swords sono infatti scritte con un sottotesto romantico. Arya stessa è caratterizzata da una fortissima somiglianza con uno dei personaggi più tragicamente romantici della saga, Lyanna Stark, mentre di Gendry vengono spesso messe in luce tutte quelle peculiarità che lo allontanano dal padre, Robert Baratheon. In questo senso, Arya e Gendry rappresentano una seconda possibilità, una in cui Robert non ama l'idea di Lyanna, ma Lyanna stessa, una in cui Lyanna ricambia i sentimenti dell'uomo che la ama.

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Certo, quando facciamo la sua conoscenza, Arya non idealizza un amore romantico nel modo in cui lo intende sua sorella Sansa. All'inizio della storia, in A Game of Thrones, è solo una bambina curiosa, che sogna l'avventura, le nuove scoperte e sopra ogni cosa desidera poter fare ciò che la società del suo tempo le vieta: essere sé stessa, tirar di spada, cavalcare, imparare a tirare con l'arco. Ma ecco che già nel primo capitolo un primo indizio ci viene fornito: Arya non sta davvero male nella propria pelle di ragazza, Arya predilige attività prettamente maschili anche, e soprattutto, perché le viene fin troppo spesso ripetuto che non eccelle in quelle femminili.

Arya vorrebbe essere anche in grado di fare ciò che a Sansa viene naturale, cantare, ricamare, essere lodata per la sua bellezza. Ad Arya piacerebbe essere una di quelle fanciulle di cui cantano le canzoni, ma le viene detto che non potrà mai esserlo e se ne convince lei stessa, liquidando tutto ciò che Sansa spera e sogna semplicemente come qualcosa di stupido.

Ma ecco cosa pensa Arya:

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Non era giusto, ecco. A Sansa era stato dato tutto. Arya era arrivata due anni dopo e forse, a quel punto, non era rimasto niente da dare a nessun altro. Spesso era così che lei percepiva le cose tra loro. Sansa sapeva ricamare, danzare e cantare, sapeva scrivere poesie e vestirsi, sapeva suonare l'arpa e perfino le campane tubolari. Sansa era bella, e quello era davvero il peggio. Aveva ereditato i raffinati zigomi alti di sua madre e i folti capelli ramati dei Tully. Arya, invece, aveva preso dal lord suo padre. I suoi capelli erano di un castano privo di splendore, il suo volto era allungato e austero. Jayne Poole un tempo la chiamava Arya Faccia-di-cavallo e nitriva ogni volta che la vedeva arrivare. La ragione? Era invidiosa del fatto che esistesse almeno una cosa che Arya sapeva fare meglio di sua sorella: andare a cavallo. Quello più l'amministrazione della casa.

È un primo indizio del fatto che, probabilmente, Arya e Sansa condividono qualcosa di più del sangue e questo aspetto emerge in maniera preponderante nel rapporto con Gendry.

Dopo le Nozze Rosse, per esempio, mentre è in viaggio col Mastino, Arya, che a questo punto è sola al mondo e sente un vuoto incolmabile nel cuore, viaggia con la mente, pensa a quale sia ora il suo posto nel mondo.

Forse lady Smallwood l'avrebbe accolta a Sala delle Ghiande, o forse invece no. Inoltre, Arya non era neppure sicura di sapere ritrovare Sala delle Ghiande. Aveva anche pensato di tornare alla locanda di Sharna, sempre che le inondazioni dei fiumi non l'avessero spazzata via. Avrebbe potuto stare con Frittella, e poi magari lord Beric Dondarrion l'avrebbe trovata là. Anguy, l'infallibile arciere di Dorne, avrebbe potuto insegnarle a tirare con l'arco, e lei poi avrebbe cavalcato con Gendry, diventando una fuorilegge come Wenda il Daino bianco, celebrata dai cantastorie. No, erano tutti progetti senza senso  ['qualcosa che avrebbe potuto sognare Sansa', manca nella traduzione italiana, N.d.R.]. Frittella e Gendry l'avevano abbandonata alla prima occasione.

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Quando pensa di rivedere Gendry, Arya usa la frase "something Sansa might dream" perché per Arya, Sansa pensa sempre al romanticismo, al matrimonio e alle canzoni d'amore. Arya associa il cavalcare con Gendry a qualcosa che potrebbe sognare Sansa, a qualcosa di romantico. Quando pensa ad Anguy, fantastica su cosa l'arciere le avrebbe potuto insegnare (tirare con l'arco) ma con Gendry è diverso, desidera solo la sua compagnia. Poi scaccia via questo pensiero perché Gendry e Frittella "l'avevano lasciata non appena avevano potuto".

Nel corso di tutto il percorso di Arya, dalla morte del padre Ned fino all'arrivo a Braavos, alla casa del Bianco e del Nero, è Gendry quello che, più volte e senza saperlo, e persino quando non è fisicamente accanto a lei, riesce a calmare Arya, a rassicurarla su ciò che le fa paura o la fa stare male, sul suo aspetto fisico, per esempio, o sul fatto di non essere all'altezza di una lady come Sansa.

Arya ricorda più volte quello che Septa Mordane dice di lei e di sua sorella Sansa a sua madre:

'Sansa ha mani così precise, delicate. [...] Arya? La delicatezza di un fabbro ferraio'.

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Sono parole che ad Arya fanno male, ed infatti, qualche riga più giù, leggiamo:

Arya sentì gli occhi riempirsi di lacrime, si alzò di scatto dalla sedia e schizzò verso la porta.

Ma Gendry, che è un apprendista armaiolo, ha la risposta giusta qualche capitolo più avanti:

'Ho rovinato il vestito che mi aveva dato lady Smallwood, e non sono poi così brava a cucire'. Si morse il labbro. 'Non so cucire molto bene, intendo. Septa Mordane diceva sempre che avevo le mani di un fabbro'.

Gendry scoppiò a ridere. 'Con quelle dita morbide?' ululò. 'Non riusciresti nemmeno a reggere un martello'.

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In A Feast For Crows, lontana da Gendry e da chiunque altro, prossima a intraprendere il capitolo più oscuro della sua giovane vita, Arya è spaventata, ma il pensiero di Gendry la tranquillizza.

Mentre il fruscio dei remi si affievoliva, poté quasi udire il battito del proprio cuore. E all'improvviso fu da un'altra parte... forse a Harrenhal con Gendry, oppure nelle foreste del Tridente, insieme al Mastino. 'Salty è una ragazzina stupida' si disse. 'Io sono un lupo, e non ho paura'. Diede un paio di colpetti all'impugnatura di Ago, come buon auspicio, poi avanzò nelle ombre, salendo i gradini due alla volta in modo che nessuno potesse dire che aveva paura.

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Arya diventa un'accolita della Cade del Bianco e del Nero

Arya è terrorizzata, il suo cuore batte velocemente perché sta per entrare nella Casa del Bianco e del Nero non sapendo cosa la aspetta. E così immagina di essere momentaneamente da un'altra parte e la prima cosa che le viene in mente è con Gendry ad Harrenhal. Il che è interessante perché mentre Arya cerca di pensare a qualcosa per scacciare la paura, le torna in mente un luogo come Harrenhal, un posto in cui è stata tenuta prigioniera, in cui ha avuto a che fare con Roose Bolton, in cui ha assistito ad atrocità indicibili, in cui ha visto uomini e donne morire. Avrebbe potuto immaginare Grande Inverno, ricordare qualche momento della sua infanzia, i giochi coi fratelli, il sorriso del padre come spesso fa, e invece no, stavolta pensa ad Harrenhal e a Gendry.

Lo fa perché il rapporto che instaura con Gendry, che nasce nella peggiore delle situazioni, si basa sulla fiducia reciproca e sul rispetto.

Fu la prima a rimontare in sella. Nascondere la verità a Frittella non le piaceva, ma non si fidava a informarlo del suo segreto. Gendry sapeva, ma con lui era diverso.

Ed è esattamente da qui, dove ci sono amicizia e complicità, che può nascere l'amore. È un elemento fondamentale, perché né Arya né Gendry si fidano facilmente delle altre persone con cui vengono a contatto, e il clima di guerra li fa essere particolarmente cauti.

Quando Gendry scopre che Arya è una ragazza e le chiede se Arry sia il suo vero nome, Arya non è costretta a dirgli tutta la verità, potrebbe semplicemente assumere un'altra identità, come fa poi innumerevoli volte. Invece sceglie di fidarsi di lui, completamente, di raccontargli di suo padre, della sua famiglia e gli chiede di mantenere il segreto. Dall'altro lato c'è Gendry, che non ha idea del perché le Cappe Dorate lo cerchino, ma ammette che se lo sapesse, lo direbbe ad Arry.

È da questo momento in avanti che il legame tra i due si fa più saldo ed entrambi iniziano a guardare l'altro con occhi diversi.

HBO
Arya e Gendry viaggiano con Yoren

Dopo essere stata catturata e condotta ad Harrenhal con Gendry e Frittella, Arya inizia a notare cose che prima non notava. Più volte in A Clash of Kings Arya studia la fisicità di Gendry:

C'era Gendry tra loro, col torace muscoloso lucido di sudore. Ma i suoi occhi azzurri, scintillanti sotto i folti capelli neri, conservavano il medesimo lampo di ostinazione che Arya ricordava.

Gendry stava rifilando una corazza pettorale. Quando lavorava, per lui non esisteva altro se non il martello, il mantice e la fiamma. Il martello era come un'estensione del suo braccio. Arya rimase a fissare il gioco dei muscoli che guizzavano sotto la pelle del suo poderoso torace, ascoltando il canto dell'acciaio. 'È forte' non poté fare a meno di pensare.

Tuttavia i sentimenti di Arya nei confronti di Gendry emergono solo più tardi, in A Storm of Swords e A Feast For Crows.

Allo stesso modo, si palesano con ancora più evidenza quelli di Gendry. I capitoli ambientati a Sala delle Ghiande e alla Pesca sono i più significativi per la coppia. Entrambi diventano più consapevoli di cosa provano e Gendry, che lo è in particolar modo, probabilmente perché è di qualche anno più grande, si rende anche conto di cosa significa per un plebeo amare una ragazza di alto lignaggio.

Quando Gendry, Arya e la Fratellanza senza Vessilli si trovano da Lady Smallwood, George R.R. Martin si concentra in particolar modo sulle interazioni tra i due. Scrive di Gendry che reagisce ridendo alla vista di Arya con indosso un vestito da lady e scrive di come il fabbro, per la prima volta, si confidi con lei, pensi al futuro e riesca a sorridere, spensierato.

'Arya?' Gendry l'aveva seguita fuori. 'Lady Smallwood dice che c'è una fucina. Vuoi darci un'occhiata?'

'Se tu vuoi' non aveva molto altro da fare.

La fucina di Smallwood non veniva usata da tempo, il fabbro però aveva lasciato tutti i suoi utensili ordinatamente appesi alla parete. Gendry accese una candela, la sistemò su un'incudine e prese un paio di lunghe pinze.

Gendry protese le pinze, come se volesse prenderle il naso. Arya le allontanò con un secco colpo della mano.

Gendry riappese le pinze e prelevò una grossa mazza. 'Mastro Mott diceva che era ora che facessi la mia prima spada lunga. Mi aveva dato un buon pezzo d'acciaio, e io sapevo esattamente che forma dare alla lama. Ma poi è arrivato Yoren e mi ha mandato via per i Guardiani della Notte'.

'Puoi ancora farle, le spade, se vuoi' disse Arya. 'Quando arriveremo a Delta delle Acque, potrai farle per mio fratello Robb'.

'Delta delle Acque...' Gendry mise giù la mazza e la guardò. 'Sei diversa. Sembri una ragazzina come si deve'.

'Sembro un albero di quercia, con addosso tutte queste stupide ghiande'.

'Carino, però. Un albero di quercia carino'. Gendry si avvicinò a lei e l'annusò. 'E anche il tuo odore è carino, tanto per cambiare'.

'Tu invece no. Tu puzzi'.

Arya lo spinse contro l'incudine e fece per correre via. Gendry l'afferrò per un braccio. Lei infilò un piede tra i suoi e gli fece lo sgambetto. Nel cadere, lui riuscì a trascinarla a terra con sé. Rotolarono una sull'altro sul pavimento della forgia. Gendry era molto forte, ma lei era più svelta. Ogni volta che lui cercava di tenerla ferma, Arya gli scivolava via e gli dava un pugno. Colpi che lo facevano ridere. Il che fece infuriare Arya ancora di più. Alla fine, Gendry le serrò entrambi i polsi con una mano e cominciò a farle il solletico con l'altra.

Così Arya gli piantò una ginocchiata tra le gambe e sfuggì alla sua stretta. Adesso, erano tutti e due ben lerci, e lei aveva strappato una manica di quello stupido vestito pieno di ghiande.

'Mi sa che adesso non sono più tanto carina' gli gridò.

È un momento-chiave nello sviluppo delle dinamiche tra i due: mentre Arya cerca di rincuorare Gendry dopo che lui si era confidato con lei, Gendry fa inconsapevolmente lo stesso. Forse lui non sa come Arya si sente riguardo al suo aspetto, non sa di Arya Faccia-di-cavallo e del fatto che lei si veda brutta, ma quando Arya dice di sentirsi stupida in quel vestito, Gendry non è d'accordo. Le dice che è carina, una cosa che raramente Arya si sente dire. Jon e Ned le dicono cose carine sul suo aspetto, ma chi altri? Non sua madre, sicuramente non Sansa, e soprattutto non Jeyne Poole o qualche altra ragazza della sua età.

E Gendry, d'altro canto, si diverte e ride più in questo capitolo che in ogni altro nell'intera saga. I suoi occhi sono descritti come "pieni di rabbia e sospettosi" da Brienne in A Feast For Crows. In A Game of Thrones, Ned descrive Gendry come un ragazzo dai "cupi occhi azzurri". Il ragazzo non è facile alla risata, è sempre guardingo. Però in queste pagine Arya lo fa ridere più di una volta: quando entra nella sala con un vestito addosso e quando si rotolano per terra. Lui gioca a pizzicarla, lotta con lei, ride con lei, cerca di farle il solletico, e la annusa. Insomma, i due flirtano. È una lotta divertente, familiare e intima, è qualcosa che ha del sottotesto sessuale, qualcosa che non è solo platonico, tanto che i vestiti di lei alla fine sono strappati ed entrambi sono ricoperti di sporcizia.

E poi arriva la canzone che Martin ha scritto appositamente per loro e che nelle pagine di A Storm of Swords Tom Settecorde canta quando vede Arya e Gendry riunirsi al resto del gruppo, No Featherbed for me.

Profondo e soffice è il mio letto di piume,

ed è là che io giacere ti farò.

Di seta gialla ti vestirò,

e in capo una corona ti porrò.

Perché tu la signora del mio amore sarai,

e il tuo lord io diverrò.

Al caldo e al sicuro io ti terrò,

e con la mia spada ti proteggerò.

E come rideva, come sorrideva

la fanciulla dell'albero.

Si ritirò da lui e gli disse,

niente letto di piume per me.

Indosserò una gonna di foglie dorate,

e legherò i miei capelli con fili d'erba.

Ma tu potrai essere il mio amore della foresta,

e io nella foresta la tua fanciulla.

La prima strofa della canzone viene cantata prima che la Fratellanza si accorga che Arya e Gendry stanno rientrando. Dopo aver visto lo stato del vestito di Arya che la lotta fra lei e Gendry ha rovinato, Tom ammicca verso di lei prima di iniziare a cantare la seconda strofa, e ciò può significare solo che è riferita a lei. La ragazza dell'albero ride, sorride ed è felice, non arrabbiata con l'uomo che la chiede in sposa, mentre danza attorno a lui. La fanciulla rifiuta la sua proposta di essere "la signora del suo amore" e lui il suo lord, ma acconsente ad essere lui "il suo amore della foresta e lei nella foresta la sua fanciulla". Non è una canzone che nega l'amore. La ragazza dell'albero (Arya coperta di sporcizia che indossa un vestito con delle ghiande e dice di sembrare un albero) sceglie di amare a modo suo, non nega di amare in assoluto.

La canzone non parla solo di una ragazza che non ha bisogno di essere protetta, che non ha bisogno di seta, d'oro o di un lord, ma è una canzone d'amore. Parla di una coppia innamorata, il lord ama la fanciulla e la fanciulla ama il lord, anche se hanno due modi diversi di manifestarlo.

In questo senso la canzone riassume alla perfezione l'atteggiamento di Arya nei confronti del mondo, del ruolo di lady che tanto sembra starle stretto. Quel "non fa per me" che Arya dice a suo padre in A Game of Thrones suggerisce che Arya non desidera essere una lady perché per lei significa sottostare a un marito che non ha scelto e perdere la propria indipendenza.

'Io potrò mai diventare consigliera del re e costruire castelli ed essere somma septa?'

Ned la baciò leggermente sulla fronte. 'Tu sposerai un re e dominerai sul suo castello. I tuoi figli saranno cavalieri e principi e lord. E forse, ebbene forse sì, anche tu potrai diventare somma septa'.

'No'. Arya fece una smorfia. 'Quella è roba per Sansa'.

Ma con Gendry è diverso, perché lui non solo la accetta per quella che è, ma la rispetta, indipendentemente dal fatto che le donne, nella cultura di Westeros, siano considerate inferiori agli uomini. In fondo, è il motivo per cui Cersei desidera più volta di essere nata uomo. Invece, Arya è fiera di essere una ragazza, anche se non convenzionale come le altre, e Gendry la ammira per questo. Ammira la sua scaltrezza, l'intelligenza, l'abilità. Lo si capisce perfettamente quando Gendry chiede ad Arya di abbandonare gli altri e proseguire da soli; è il momento in cui rivela di aver capito che lei è una ragazza.

'Forse dovremmo semplicemente abbandonarlo, come dice lui. Se a essere ferito fossi io, o te, Lommy non ci penserebbe su due volte a mollarci, lo sai. Lommy non serve a niente e nemmeno la bambina che piange serve a niente. Lei e Frittella e Lommy ci rallentano e basta, e finisce che ci fanno ammazzare. Sei tu l'unico del gruppo che se la sa cavare. Anche se sei una femmina.'

C'è dell'ironia però, perché pur se tutti questi elementi giocano a loro favore, Gendry diviene via via più conscio del suo posto nella gerarchia sociale. Succede quando Arya e Gendry arrivano alla Pesca. Le gelosie e soprattutto le insicurezze di lui vengono a galla e Gendry le confessa di sapere fin troppo bene di essere troppo di basso lignaggio per essere all'altezza della sua lady, troppo di basso lignaggio per essere all'altezza di Arya. Il problema di Gendry in questo passaggio non è quello che lui ha da sempre con la nobiltà in generale, ha a che fare con Arya e Arya soltanto.

'Cavalieri e nobili, loro si prendono prigionieri gli uni con gli altri e pagano riscatti. Ma quelli come noi, non gli importa se ci arrendiamo o no.'

Questa frase è una delle tante che rappresentano bene il sentimento che Gendry nutre nei confronti dei ricchi, ma alla Pesca è diverso.

'Sono troppo fottutamente plebeo per essere all'altezza della mia lady, vero?' Il furore che trapelava dalla sua voce colse Arya alla sprovvista. 'Non è questo che intendevo'.

Il suo commento è su lui e Arya, sulla loro relazione. Ed è qualcosa che viene riproposto nei capitoli successivi tramite la gelosia nei confronti di Edric Dayne e finché lui e Arya non prendono strade diverse.

In quello stesso passo, come sceglie di mandare via Arya? Cosa sceglie di dire per farla arrabbiare abbastanza da farla andar via e lasciarlo solo?

Le dice che avrebbe dormito con un'altra. Le dice che avrebbe dormito con una ragazza verso cui poco prima non aveva mostrato alcun interesse. Prima di questa conversazione, Gendry scappa letteralmente via quando Bella tenta di sedurlo. Gendry inventa una storia sull'andare a letto con un'altra al solo scopo di ferire Arya e ci riesce benissimo, perché lei cerca di convincere se stessa che non le importa con chi lui va a letto.

Arya si voltò di scatto e lo piantò lì. 'Uno stupido bastardo dalla testa di toro, ecco cosa sei'. Che suonasse pure tutte le campane che voleva, non poteva importarle di meno.

Arya non dimentica la frase detta da Gendry: 132 pagine dopo, pagine in cui succedono molte cose, Arya non può fare a meno di pensarci ancora.

'Perché non te ne torni a Tempio di Pietra a far suonare le stupide campanelle di quella ragazzotta?'

Gendry ignorò la battuta.

Ma quanto detto alla Pesca continua a ronzare nella mente di Gendry. È in quell'istante che lui realizza davvero che deve lasciarla andare, che a Delta delle Acque o a Grande Inverno o dovunque lei vada, non ci sarà spazio per lui per via della differenza di classe. Se anche Arya lo vede come un amico o qualcosa in più, il resto del mondo non lo farà. È il momento in cui Gendry deve scegliere cosa fare in prima persona, e infatti qualche capitolo più in là sceglie la Fratellanza senza Vessilli e viene nominato cavaliere delle Collina Cava. Probabilmente, il cavalierato di Gendry non è neanche da considerarsi valido, ma Gendry, almeno per un po' sembra voglia illudersi che sia così. Lo fa non per se stesso, lo fa per Arya. Perché la differenza di classe tra loro lo ferisce. È per questo che la presenza di Ned Dayne è sempre più ingombrante per lui. Ned rappresenta tutto quello che Gendry non è.

E allora si fa nominare cavaliere e compie così un primo passo per potersi ritenere più degno di lei. Prima di incontrarla e prima di vederla interagire con un altro lord, Gendry non aveva mai pensato di diventare cavaliere, odiava la nobiltà, ma rispettava Arya. Probabilmente tendeva persino a dimenticare chi lei fosse, perché Arya non glielo aveva mai fatto pesare, perché lei non si comportava come una lady e continuava a ripetere di non esserlo. E poi qualcosa cambia, perché Arya, per quanto li detesti, conosce i modi di una lady e Gendry la vede comportarsi diversamente per la prima volta.

'Mia signora?' Ned appariva imbarazzato. 'Io sono Edric Dayne, il... il lord di Stelle al Tramonto'.

Dietro di loro, Gendry emise un grugnito. 'Lord e lady' proclamò in tono disgustato.

E poi, più tardi leggiamo:

'Ned non gli piace'. Ad Arya, lo scudiero sembrava un ragazzo a posto, forse un po' timido, ma di buona indole.

Così Gendry la lascia andare, non pensa ci sia posto per lui a Delta delle Acque con Robb e Catelyn, non importa ciò che Arya continua a ripetergli. Lo ritroviamo in A Feast for Crows in un capitolo narrato dal punto di vista di Brienne. Dopo la separazione con Arya, scopriamo un Gendry più arrabbiato del solito, diverso, cambiato. Ora, questo cambiamento deve avere a che fare con Arya. Martin è bravissimo a mostrarci come si sia rabbuiato il personaggio in così poche pagine condensate in un singolo capitolo. La vicinanza che c’era tra Gendry e Arya e il successivo allontanamento da lei deve aver avuto un certo impatto sul ragazzo. Perché? Beh, perché Arya era la persona a lui più vicina e perché la crede morta o, se non morta, sposata con Ramsay Bolton.

Probabilmente Gendry incolpa anche se stesso per come sono andate le cose, forse pensa che se lui non avesse scelto la Fratellanza, se avesse scelto di viaggiare con lei, la ragazza non sarebbe scappata, non sarebbe stata rapita dal Mastino. E in poche pagine, anzi, in una sola battuta di Gendry, emerge tutto l’odio verso l’uomo che ha rapito Arya. Quando vede il suo elmo, l’unica cosa che dice è: "Lui". E lo fa pieno di rabbia e di rancore.

Gendry non prova troppo odio nei confronti del Mastino quando lo incontra in A Storm of Swords. È Arya quella che ce l’ha con lui. Ma dopo che lei viene catturata da Sandor, tutto cambia. Solo ora Gendry odia quell’uomo e lo odia per via di Arya. È lui che probabilmente urla il suo nome quando non la vede più.

Qualcuno stava gridando il suo nome, Harwin probabilmente, oppure Gendry.

Martin, attraverso gli occhi di Brienne, racconta un Gendry che non è quello che viaggiava con Arya, non è quello che rideva con lei, anche se i due scappavano dalle Cappe Dorate, anche se vivevano la guerra, anche se erano stati prigionieri ad Harrenhal. Gendry ha sempre avuto dei momenti in cui è emersa la sua frustrazione, ma mai era stato così cupo come quando lo vediamo dopo la separazione da Arya, l’unica con cui mostrava una certa gentilezza. Quando lei gli viene portata via, scompare anche quell'affabilità.

Forse non è neppure un caso che si trovi alla Locanda all’Incrocio, l’ultimo posto in cui viene vista Arya prima di Padelle Salate. Tutto in lui è diverso: mentre, ad esempio, Arya nota come Gendry ami lavorare col metallo, come nient’altro esista per lui in quei momenti, Brienne lo vede e pensa: "Stava battendo con furia la lama di una spada, quasi cercasse di demolire un avversario". Arya lo guarda lavorare e nota lo scintillio di ostinazione nei suoi occhi; Brienne vi vede solo rabbia e sospetto.

Gli ultimi momenti in cui lo vediamo nei capitoli di Arya, Gendry ride vedendola vestita da vera lady, scherza con lei come se volesse pizzicarla con le pinze nella forgia di Sala delle Ghiande, le dice che la trova carina, ride ancora quando Arya cerca di picchiarlo, la prende in giro notando quanto morbide siano le sue mani, tenta di scusarsi con la sua amica perché sa di averla ferita facendosi nominare cavaliere da lord Beric. Il Gendry che incontra Brienne è rude, sospettoso, arrabbiato più di quanto non sia mai stato.

Il loro percorso insieme, tuttavia, non può dirsi concluso. Arya e Gendry sono destinati a incontrarsi ancora nella saga di Martin. Arya dovrà tornare a Westeros anche nei libri, quasi certamente proprio nelle Terre dei Fiumi, dove Gendry si trova. È lì si trovano molti a cui è ancora legata o che hanno a che fare con lei. Nymeria è nelle Terre dei Fiumi, il legame tra le due non si è mai allentato, è uno dei motivi che la tiene ancora ancorata alla sua vecchia vita; poi c'è Lady Stoneheart, che Arya dovrà incontrare perché era Catelyn Stark; c'è Brienne, che sta cercando Arya e Sansa per conto della madre, e Jaime, che ha fatto una promessa a Catelyn quando lei lo ha liberato; infine c'è la Fratellanza Senza Vessilli. Sono tutti personaggi le cui storyline si intrecciano, con cui Arya ha degli affari in sospeso. Non ha potuto salutare Gendry e c'era ancora tanto, troppo di non detto tra loro al momento della separazione e George R.R. Martin ha lasciato troppi indizi, qua e là, a suggerirci che i due si rincontreranno. Lo ha fatto nell'ultimo capitolo di Jaime in A Feast For Crows e in quello in cui Brienne incontra Gendry.

Quando Brienne arriva alla Locanda all'incrocio, incontra una ragazzina di nome Willow e in un primo momento pensa si tratti di Arya. In effetti le due sono simili sotto molti punti di vista. È qui che Martin inserisce un riferimento a un possibile futuro in cui Arya e Gendry, riuniti, potranno stare insieme.

«Un giorno, quella ragazzina sarà una moglie terribile» osservò ser Hyle. «Di quel povero fabbro, probabilmente.»

Nell'ultimo capitolo di Jaime, questi, mentre parla di Sansa e Arya, dice:

«Le figlie di lord Eddars sono ancora vive. Una si è appena sposata. L'altra... » 'Brienne, dove sei finita? L'hai trovata?' «L'altra, se gli dei sono misericordiosi, dimenticherà di essere una Stark. Sposerà un fabbro ferraio nerboruto o un locandiere ben pasciuto e gli riempirà la casa di figli e non dovrà mai temere che a un certo punto arrivi un cavaliere a sfracellare loro la testa contro un muro.»

Il matrimonio di cui parla è quello tra la falsa Arya Stark (Jeyne Poole) e Ramsay Bolton e l'altra ragazza di cui parla è Sansa, ma non è un caso che Martin faccia pensare a Jaime, per prima cosa, a un fabbro in relazione a una Stark, ricordandoci che un fabbro (Gendry) e un fornaio (Frittella) sono stati il branco di Arya.

L'autore della saga in persona, durante alcune convention cui ha preso parte, ha confermato che Gendry e Arya si rivedranno ancora.

Che sia Gendry, insieme a Jon, a rappresentare la speranza per Arya di ritrovare la propria identità, che poi non la lascia mai davvero, al suo ritorno da Braavos?

Intanto, la serie televisiva, che ha superato i libri, potrebbe averci dato qualche risposta a riguardo.

Gendry e Arya in Game of Thrones

Nella storia di Arya e specialmente nel rapporto con Gendry sono stati molti i cambiamenti apportati dalla serie TV di David Benioff e D.B. Weiss. Non che non sia chiara l'affezione tra i due personaggi, ma certe dinamiche sono state cambiate in maniera importante, rendendo Arya, almeno inizialmente, più coinvolta rispetto a Gendry, laddove, nei romanzi, è il ragazzo ad essere più legato ad Arya e più consapevole dei propri sentimenti verso la fanciulla.

Quando la serie HBO ha scelto un duo di attori con una differenza d'eta maggiore rispetto alle loro controparti cartecee (dieci anni e non cinque), dovevamo aspettarci che alcune scene sarebbero state eliminate. Ed è stato proprio così, non solo nella costruzione della loro relazione, ma ancora di più in quella dei caratteri.

Se ci concentriamo su Gendry e Gendry soltanto, possiamo notare tantissime differenze. L'omissione del personaggio di Edric Storm, per esempio, ha influito su ciò che accade a Gendry, tanto che lui finisce per dormire con Melisandre, un'azione, questa, lontanissima dal Gendry cartaceo (pensiamo solo a come il fabbro reagisce alle attenzioni di Tansy o Bella alla Pesca!). È un aspetto importantissimo nella caratterizzazione del personaggio: Gendry è legato ad Arya, Gendry rappresenta l'anti-Robert, è un bastardo, non rischierebbe mai di mettere al mondo un altro bastardo, soprattutto non con Melisandre. Il Gendry carteceo è perfettamente consapevole della sua posizione. È un ragazzo di origini umilissime, e Melisandre rappresenta invece una donna di potere, che occupa una posizione importante alla corte di un re. Se Gendry nei romanzi avverte prepotentemente la differenza di classe tra lui e Arya, la sua notte con Melisandre nella serie televisiva sembra alleggerire questa consapevolezza.

Tutta la caratterizzazione di Gendry nei libri ruota attorno a questo. Gendry è un plebeo. Il nome stesso contribuisce a sottolineare quest'aspetto del personaggio (una storpiatura di "gentry", la piccola nobiltà). Gendry, nei volumi de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, rappresenta il popolino, ma nella serie non sembra soffrire per il suo rango come ne è assillato nella saga di George R.R. Martin. Il Gendry televisivo è certamente più spensierato, il suo senso dell'onore viene meno. Gendry sceglie di restare con la Fratellanza, nello show, perché vuole una famiglia ed è stanco di servire, perché lo fa da tutta una vita. Nei romanzi Gendry sicuramente non vuole più continuare a servire, ma il vero problema sarebbe servire Robb Stark ed essere per Arya stessa solo un servo, solo un bastardo. E Gendry è poi così conscio di cosa significhi non appartenere alla nobiltà di Westeros, che decide di restare con Beric e Thoros affinchéci sia qualcuno che aiuti quelli come lui, quelli per cui nessun cavaliere combatte. Questa complessità del personaggio si perde nella serie TV. Perfino con Arya, quando scopre del suo lignaggio, in A Clash of Kings, Gendry è più spaventato che divertito dalla scoperta. Sa cosa significa per un plebeo assumere comportamenti sconvenienti con una lady. Solo più tardi, quando Arya lo spinge via, riesce a riacquistare il sorriso.

Se pensiamo poi ad Arya, le cose cambiano ancora di più. Se l'Arya dei libri continua a pensare a Gendry di quando in quando, quella della serie televisiva sembra dimenticarlo completamente, tanto che ci troviamo quasi spiazzati dalle loro interazioni nel primo episodio dell'ottava stagione. Arya sorride al vederlo arrivare e lo fa ancora ancora quando va a trovarlo nella forgia.

Probabilmente, la via scelta da David Benioff e D.B. Weiss nella caratterizzazione del personaggio di Arya è diversa da quella data da Martin, Arya è una ragazza vuota ormai, quasi incapace di provare certi sentimenti alla fine del percorso intrapreso a Braavos nella Casa del Bianco e del Nero.

Eppure, in quei capitoli della saga, la ragazza continua a ricordare casa. Si fa chiamare Beth come una ragazza che conosceva a Grande Inverno, si fa chiamare Cat pensando a sua madre, inventa una sua storia in cui la nave su cui viaggiava si chiamava Nymeria, si riferisce a se stessa come a una danzatrice dell'acqua, perché non vuole essere Beth per sempre, nasconde Ago, perché le ricorda la sua casa e la sua famiglia. È una Arya diversa. La definizione della sua identità, che viene ribadita con forza durante la narrazione, fa parte dell'evoluzione del personaggio, che si arricchisce di sfumature nuove e non è semplicemente attratta dall'uccidere. Arya deve farlo per sopravvivere. Non si tratta di un personaggio oscuro, almeno non completamente nei libri. Le sue scelte sono sempre dettate dalle situazioni che vive, dai sentimenti che prova, dalla sua lealtà nei confronti degli amici e della famiglia, dall'affetto che prova tuttora per loro, dal sentimento di solitudine e di abbandono che la accompagna e che costituisce la ragione primaria per cui salpa per Braavos.

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Arya salpa verso Braavos

Malgrado tutti questi dettagli vengano meno nello show, qualcosa resta. La serie ha cercato di inserire per lo meno alcuni degli elementi che legano Arya e Gendry nella saga de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Lo vediamo, ad esempio, nella seconda stagione, quando Arya osserva Gendry lavorare così come fa nei libri.

Joe Dempsie, l'interprete del figlio bastardi di Robert Baratheon ha detto, in un'intervista a Rolling Stone:

C'è una scena nella seconda stagione in cui io forgio una spada a torso nudo, senza nessuna ragione apparente. Avrei detto che era un nudo gratuito, ma l'idea che si voleva trasmettere è che... riguarda più Arya che il mio personaggio. Credo che gli showrunners cercassero di suggerire che Arya sta diventando una donna e che inizia ad avere a che fare con sentimenti di cui non ha mai fatto esperienza.

E nella terza stagione Arya è disperata all'idea di abbandonare Gendry. Maisie Williams, sulla scena tra Arya e Gendry dell'episodio 3x05, ha detto:

Quando ho letto la scena per la prima volta, ha avuto un forte impatto su di me. Ho sempre saputo che prima o poi Arya e Gendry si sarebbero separati, ma quando lo vedi... Stavo davvero bene con Joe, e poi ho pensato: 'Oh, tutto questo finirà'. La prima volta ho letto la scena come se volesse dire 'Puoi venire a Grande Inverno, ti mostrerò come vanno le cose lì, e tu siederai al tavolo con noi'. Credevo sarebbe stato come con Theon. Ma quando abbiamo girato la scena, il regista Alex Graves ha detto 'Quando reciti l'ultima battuta, Io posso essere la tua famiglia, dilla come se dicessi Ti amo'. Ed è stata quella la ripresa che è stato utilizzata. Quel giorno abbiamo girato senza fermarci un attimo. A volte piangevo davvero. Non so quante volte abbiamo girato quella scena, ma l'ultima che abbiamo fatto... abbiamo optato per quella in cui sembrava che dicessi Ti amo, ed ha funzionato.

La scena della terza stagione in cui Gendry risponde a quel "posso essere io la tua famiglia" con "saresti la mia lady" riassume in maniera più dolce il "sono troppo fottutamente plebeo" dei romanzi.

Pur con tutte le differenze del caso, nonostante le strade completamente diverse fatte prendere ai due personaggi, i primi due episodi dell'ottava stagione, con l'incontro tra Arya e Gendry e la scena d'amore che ha preceduto la battaglia, hanno rimesso in gioco quei sentimenti di cui non era stato possibile venire a capo in precedenza.

La vera svolta è avvenuta però nel quarto episodio dell'ultima stagione.

A questo punto nello show, Gendry è diventato un Baratheon legittimo e se nella terza stagione, quando Arya gli dice "Posso essere io la tua famiglia", Gendry rifiuta la proposta della ragazza, le cose ora sono cambiate e lui può ritenersi degno di lei. Non sorprende che le abbia chiesto di sposarlo. Fa parte della caratterizzazione personaggio, Gendry ha sempre detto di aver sempre solo desiderato una famiglia. Arya era pronta ad esserlo, ma ora che è lui a chiederglielo lei rifiuta, utilizzando la frase detta al padre quando aveva 10 o forse 11 anni.

Il "non fa per me" ha senso relativamente. È vero che Arya non vuole essere una lady in senso tradizionale, ma abbiamo già detto cosa questo significa. Se Arya sposasse Gendry, lui la rispetterebbe perché la ama esattamente com'è. Lo abbiamo visto nel modo in cui la osserva ammirato nell'episodio 2. Gendry è diverso dagli altri lord, la Arya dei libri lo sa, e lo sa anche quella della serie. Perché il modo in cui lo bacia prima di spingerlo via ci dice che non è solo lui ad amare lei e trovarla bellissima, lei prova gli stessi sentimenti.

In questo senso la scena della proposta di matrimonio in questa puntata e la reazione di Arya va letta nell'ottica della canzone che Martin ha scritto per loro.

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Gendry vuole che Arya diventi la sua sposa

Quindi, malgrado il rifiuto potrebbe ancora esserci una possibilità.

Come avverrà un riavvicinamento? Non possiamo dirlo con certezza, ma ci sono diverse ipotesi a riguardo.

In questo episodio Arya è stata posta di fronte a una scelta: l'amore o la vendetta e ha scelto la seconda, ha ancora degli affari in sospeso ad Approdo del Re, deve tentare di uccidere Cersei e la Montagna. Narrativamente parlando ha senso che venga posta nuovamente di fronte a questa stessa scelta per prendere coscienza che la vendetta, il chiudersi in se stessa e allontanare il resto del mondo non è la via da intraprendere. Ci ha già provato nella Casa del Bianco e del Nero e non ci è mai veramente riuscita. Perché dovrebbe farlo ora? Si fida davvero solamente dei suoi fratelli? E cosa vuol dire che non pensa di tornare indietro?

Ci sono tanti elementi che fanno pensare che la storia tra Arya e Gendry non sia ancora finita, dopotutto la canzone che si fa da sottofondo alle loro scene quest'anno è "I am hers and she's mine".

E poi c'è quello che ha detto Maisie Williams in uno dei behind the scenes al primo episodio della stagione, riguardo all'incontro tra Arya e Gendry: 

Penso che per Arya [l'incontro con Gendry, N.d.R.] significhi ricordare chi era prima. Arya pensa: 'Ero quella ragazza e lui è il ragazzo di cui ero innamorata e che pensavo avrei seguito fino alla fine del mondo'.

Inoltre, sul red carpet della prima newyorkese della serie, ha detto: "Arya vivrà un conflitto interiore quest'anno".

Che cosa significa? Forse che Arya dovrà scegliere chi essere. A meno che non sia già avvenuto con la scelta compiuta nell'episodio 4, è qualcosa che potremmo vedere nei restanti due, in cui, forse, Arya potrà tornare sui propri passi e vivere una vita con Gendry. Per scoprirlo non ci resta che guardare gli episodi conclusivi dello show in onda in Italia su Sky Atlantic.

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