Hugh Jackman racconta di essere quasi stato licenziato dal primo X-Men

Autore: Mattia Chiappani ,

Ancora pochi giorni e nelle sale debutterà X-Men: Dark Phoenix, nuova avventura cinematografica dei mutanti dei fumetti Marvel. Salvo incredibili sorprese, si tratterà del primo film della saga, fatta eccezione per i due Deadpool, a non prevedere la partecipazione di Hugh Jackman nell'iconico ruolo di Wolverine, una costante di tutta la serie sin dall'inizio degli anni 2000. L'attore infatti ha deciso di concludere la propria esperienza nei panni del mutante con Logan - The Wolverine, celebratissima pellicola, capace di ottenere anche una Nomination all'Oscar per la Migliore Sceneggiatura Non Originale.

La sua assenza dal film è sicuramente un evento eccezionale, dato che negli anni Jackman si è sempre più legato alla figura di Wolverine, diventando uno dei ruoli definitivi della sua carriera. Vale anche il contrario, ovviamente: sarà davvero difficile per la produzione trovare un nuovo interprete per questo leggendario personaggio, ormai legato indissolubilmente all'attore australiano. E pensare che sarebbe potuta andare in maniera davvero molto diversa.

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L'attore ha infatti raccontato come quell'iconico ruolo gli sia stato quasi portato via nei primi mesi. Durante la tappa londinese dello show itinerante Hugh Jackman: The Man. The Music. The Show dedicato proprio alla sua carriera, ha raccontato al pubblico presente in sala come la situazione sul set del primo X-Men non fosse particolarmente positiva. A quanto pare c'erano diversi problemi con alcune persone che prendevano parte alla produzione e la partecipazione stessa dell'attore è stata a rischio per un periodo:

Mi hanno detto che le cose non stavano funzionando come speravano. Mi stavano per licenziare dal mio primo film di Hollywood - il più grande della mia carriera. Ero arrabbiato, sono andato a casa da mia moglie e mi sono lamentato. Ero a un livello olimpico [di lamentele n.d.R.] con Deb, mia moglie, lagnandomi di questa persona e quell'altra persona.

Fortunatamente però, proprio la compagna di vita di Jackman gli ha fornito il supporto necessario ad andare avanti, permettendo ai fan di Wolverine di avere la sua iconica interpretazione dell'eroe. L'attore infatti ha proseguito nel suo show, raccontando:

Mi ha ascoltato molto pazientemente per circa un'ora e alla fine ha semplicemente detto: 'Senti, credo che tu debba semplicemente fidarti di te stesso. Ti stai preoccupando davvero troppo di quello che gli altri stanno pensando. Torna a pensare al personaggio, concentrati su quello, fidati dei tuoi istinti... Ce la puoi fare'.

Twentieth Century Fox
Hugh Jackman nei panni di Wolverine in Wolverine - L'immortale

Per quanto con il senno di poi sia sorprendente, non è affatto difficile credere che ci fossero difficoltà sul set di X-Men, in particolare per Jackman. Il film infatti si caricava l'importante responsabilità di essere uno dei primi adattamenti cinematografici in assoluto dei fumetti Marvel, quando ancora in pochi credevano alla possibilità che progetti del genere potessero funzionare sul grande schermo. Oltre a questo, c'erano state polemiche tra gli appassionati proprio per la scelta di Hugh Jackman, considerato inadatto al ruolo di Wolverine anche per via della sua altezza. Il mutante è infatti piuttosto basso nei fumetti, in netto contrasto con i 188 cm dell'attore australiano.

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Fortunatamente comunque la situazione come sappiamo è tornata all'ordine e i fan degli X-Men hanno potuto avere la lunga saga cinematografica e soprattutto l'indimenticabile interpretazione di Wolverine da parte di Hugh Jackman.

Via DigitalSpy

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