Judgment, la recensione: un grande mistero nella parte più oscura di Tokyo

Autore: Silvio Mazzitelli ,
Videogames
10' 48''

Spesso dal Giappone arrivano videogiochi ambientati in mondi fantasy o fantascientifici, pieni di idee originali e affascinanti dal gusto esotico per noi occidentali, ma difficilmente abbiamo visto titoli ambientati nel Giappone moderno, fatto di quartieri iper tecnologici accostati a templi antichissimi e con fiumane di persone che vanno e vengono dai posti di lavoro.

La cultura nipponica è spesso associata a un’importante passato storico o ai prodotti d’intrattenimento, ma difficilmente arrivano titoli che ci mostrano i diversi volti di questa società. Uno dei blockbuster videoludici famosi nella patria del Sol Levante è Yakuza, in originale chiamato Ryu Ga Gotoku (traducibile in Come un Drago), serie che solamente da pochi anni è arrivata in Occidente con la giusta forza e visibilità.

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Sega
Protagonista Yagami

Questa serie è ambientata principalmente nel quartiere di Kamurocho, che ha un nome fittizio ma che in realtà si ispira al reale quartiere di Kabukicho, a Shinjuku, una delle zone più famose di Tokyo. Questo quartiere è famoso per i suoi divertimenti notturni, tra bar aperti tutta la notte e locali a luci rosse ed è famoso anche per essere una delle zone in cui si muove la criminalità organizzata giapponese.

Da questo luogo reale gli sviluppatori del Ryu Ga Gotoku Team hanno preso ispirazione per mostrarci storie fatte di criminali e uomini d’onore, in uno spaccato della società giapponese di cui poco si parla, raccontandoci la storia di Kazuma Kiryu, ex yakuza che ha vissuto un’epopea durata per ben sei capitoli.

Dopo il finale di Yakuza, arrivato l’anno scorso (ma una saga con un nuovo protagonista arriverà presto), Sega ha deciso di ambientare una nuova storia nello stesso quartiere, più vivo che mai, portandoci Judgment. Il nuovo titolo ci mostra la zona da una prospettiva diversa, e stavolta finalmente con i sottotitoli in italiano, grave mancanza dei precedenti titoli.

Storia di un quartiere che non dorme mai

Judgment è una sorta di spin-off di Yakuza, ma potrebbe essere anche considerato come una nuova saga che ha in comune con i precedenti titoli solo il luogo in cui si svolge. Se non avete mai giocato a uno dei capitoli di Yakuza non preoccupatevi, i personaggi qui presenti sono tutti nuovi, così come le vicende raccontate, con solo alcuni piccoli riferimenti molto vaghi alla storia di Kazuma Kiryu.

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Protagonista di questa storia è Takayuki Yagami, interpretato dall’attore Kimura Takuya, una vera e propria celebrità del Giappone adorata in tutto il paese. Yagami è un avvocato di successo ed è da poco riuscito a ottenere un’importante assoluzione per un suo cliente, implicato in un caso d’omicidio; un mese dopo questa vittoria, Takayuki apprende però che il giovane che aveva difeso ha ucciso la fidanzata con cui conviveva dando anche fuoco alla casa. La sua carriera viene così distrutta dal senso di colpa e dalle accuse dell’opinione pubblica che silenziosamente lo taccia di colpevolezza per aver lasciato libero un assassino.

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Tre anni dopo questa tragedia, Yagami vive a Kamurocho, facendo il detective privato. Tra un caso di tradimento e il pedinamento di alcuni elementi poco raccomandabili, il successo non è certo arrivato per il neo detective, ma ben presto la situazione cambierà drasticamente.

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Detective Kaito e Yagami

Una serie di omicidi misteriosi di alcuni membri della yakuza si stanno verificando nel quartiere e nonostante la polizia pensi a una guerra tra bande, c’è un inquietante dettaglio che sembra far presagire qualcosa di più: a ognuna delle vittime sono stati cavati gli occhi. Yagami viene assunto dal suo ex studio legale per indagare su questi omicidi, poiché lo studio stesso dovrà difendere Hamura, un boss della famiglia yakuza Matsugane, del clan Tojo, accusato di aver assassinato l’ultima vittima.

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Nonostante non ci sia un buon rapporto fra Yagami e Hamura, l’ex avvocato deve molto al patriarca di questa famiglia, che considera alla stregua di un padre, così accetta il difficile caso. Ben presto Yagami capirà che quello che c’è dietro è qualcosa di molto più grande di quanto si possa pensare, tanto che potrebbe avere dei legami con quanto avvenuto tre anni prima.

La storia di Judgment è confezionata davvero in maniera eccelsa. Nel corso dei tredici capitoli che la compongono sarete sempre più desiderosi di andare avanti per giungere alla risoluzione del grande mistero che si cela dietro a tutti gli avvenimenti, e pian piano i pezzi del puzzle combaceranno tutti, creando un quadro magnifico, fatto di personaggi caratterizzati egregiamente, colpi di scena ben costruiti e un finale esplosivo che è l’apice di una trama solida in ogni aspetto.

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Storia Judgment

Immaginate di trovarvi di fronte a un film action con scene degne dei più grandi blockbuster hollywoodiani, tra combattimenti esagerati e sequenze spettacolari, unite ai polizieschi più intriganti, dove i misteri e i colpi di scena vi lasceranno con il fiato sospeso a ogni nuova rivelazione. Judgment è tutto questo e rappresenta una delle storie migliori della saga, andando a guardare anche ai vecchi Yakuza.

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I personaggi che incontreremo sono la forza del racconto: dal protagonista tormentato dal suo passato, fino ai comprimari più importanti e ai personaggi minori, ognuno è caratterizzato egregiamente, tanto che tutti faranno subito breccia nel vostro cuore e ve li ricorderete facilmente, nonostante la gran quantità di attori virtuali presenti nel gioco.

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Judgment Yakuza

Altra grande forza di Judgment sono gli antagonisti: una grande storia ha bisogno di un cattivo di spessore per diventare tale e gli sviluppatori hanno imparato bene questa lezione, proponendo dei personaggi subdoli dalle diverse sfaccettature, ognuno mosso da diverse motivazioni, ma tutti con qualcosa in comune, ossia la voglia che vi verrà di prenderli a botte quando li conoscerete. Missione riuscita dunque per gli sceneggiatori.

In sostanza, se cercate una storia ben scritta, piena di azione e intrighi Judgment è senza dubbio quello che fa per voi.

Gameplay: le qualità di un detective

Dal punto di vista ludico Judgment è molto simile ai suoi predecessori. Per chi non li conoscesse siamo di fronte a un action adventure, dove potremo esplorare liberamente l’intero quartiere di Kamurocho. Il combattimento è un aspetto importante del gioco, infatti Yagami è un esperto di arti marziali molto forte e spesso ci troveremo ad affrontare yakuza arroganti e teppistelli di quartiere. Le battaglie saranno molto semplici e ricordano una versione moderna e più elaborata dei classici beat-em-up delle sale giochi, ovviamente in un contesto tridimensionale.

Avremo attacchi leggeri e forti, schivate, prese e parate classiche di base, mentre entrando nel dettaglio potremo adottare due differenti stili di combattimento: lo stile della Gru, con colpi ampi per affrontare gruppi di nemici, e lo stile della Tigre con colpi veloci e potenti adatti ad affrontare nemici uno contro uno.

Il titolo Sega eredita poi le mosse EX da Yakuza, ossia delle speciali mosse attivabili consumando un segmento dell’apposita barra. Queste si concretizzeranno in dei veloci filmati in cui solitamente Yagami sfrutta o le sue abilità marziali o gli oggetti dello scenario per fare dei potenti attacchi che infliggeranno una grande quantità di danni all’avversario. Per farvi un esempio, potrete spaccare biciclette in faccia ai nemici o lanciarli in orbita colpendoli con una mazza da baseball.

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Yagami lotta

Il combattimento sarà dunque piuttosto semplice e mai troppo impegnativo, tranne che con i boss, protagonisti di sequenze spettacolari da vero film action. Questi potranno anche usare attacchi in grado di annientare la vostra barra della vita. Se subirete uno di questi colpi la barra diminuirà e non potrete curarvi utilizzando gli oggetti di recupero, ma solo usando un medikit o andando da un medico.

In definitiva, gli scontri saranno più volti verso la spettacolarità dell’azione e meno ai tecnicismi, in modo che siano più accessibili a tutti. In Judgment abbiamo notato una diminuzione delle mosse EX e delle armi utilizzabili rispetto agli ultimi capitoli di Yakuza, il che le battaglie leggermente più limitate, ma comunque sempre godibili.

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Yagami stili di combattiment

Altro aspetto molto importante del gameplay è rappresentato dalle diverse fasi investigative presenti nel gioco. Questa meccanica è esclusiva di Judgment. Da buon investigatore Yagami potrà analizzare la scena del crimine alla ricerca di indizi, pedinare i sospettati o inseguirli, se le cose si mettono male, scassinare porte, travestirsi per svolgere le indagini, utilizzare un drone per controllare aree normalmente irraggiungibili e molto altro. Importanti, in alcuni momenti, le fasi di dialogo, in cui dovremo effettuare le scelte giuste per ottenere informazioni oppure mostrare la giusta prova in nostro possesso.

Le opzioni sono tante e danno una certa varietà al gameplay, anche se non tutte queste fasi sono ben realizzate; alcune, come il pedinamento, sono piuttosto noiose nel loro svolgimento.

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Judgment investigazio

Avanzando nel gioco potremo poi migliorare le nostre abilità sia di combattimento che come investigatori, ottenendo punti esperienza dalle missioni e dalle battaglie vinte. Questo ci darà accesso a nuove mosse e a facilitazioni nei vari minigiochi da detective.

In sostanza abbiamo due anime distinte ma complementari che, seppur con qualche alto e basso, riescono a divertire grazie alla varietà nel gameplay.

Kamurocho, la città dai mille volti

Oltre alla storia principale avremo un quantitativo davvero enorme di attività secondarie da svolgere. Sparse per la città ci saranno diverse sidequest, chiamate casi secondari, per un totale di 50 in tutto il gioco. Ognuna di queste avrà una storia slegata dagli eventi principali e alcune saranno davvero fuori di testa. Se il tono della storia è piuttosto serioso, dati gli argomenti trattati, le stranezze invece si sprecano in queste missioni secondarie, dove avrete a che fare con l’inseguimento di parrucche volanti, finte case infestate, o la caccia a dei pervertiti sopra le righe. Non tutte avranno questi toni, ci saranno anche delle quest più classiche in cui dovrete affrontare qualche minaccia o indagare su fatti misteriosi.

Oltre alle quest, potrete anche stringere amicizia con diversi abitanti di Kamurocho, anch’essi 50. Stringere amicizia con queste persone farà salire la vostra popolarità in città, cosa che vi darà accesso a nuove sidequest. Per ogni personaggio incontrato ci sarà un metodo differente per diventare suo amico: alcuni saranno molto semplici, come ad esempio spendere dei soldi in un negozio per entrare nelle grazie del commesso; altri invece vi affideranno dei compiti più complessi legati magari a delle indagini da svolgere, al ritrovamento di oggetti o all’ottenimento di un determinato punteggio in un minigioco.

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Yagami foto

I minigiochi sparsi per la città sono davvero tanti e avrete l’imbarazzo della scelta. Potrete andare in un casinò per giocare a Poker o Black Jack oppure potrete giocare ai tipici giochi giapponesi come il Mah Jong, lo Shogi o altri giochi tradizionali di carte, tutti con regole molto complesse. Potrete poi giocare a freccette, a baseball o andare in sala giochi per giocare ai videogiochi (all’interno di un videogioco!). Troverete infatti dei veri titoli funzionanti, come ad esempio Space Harrier e Puyo Puyo, fino al recente Virtua Fighter 5: The Final Showdown, presente in maniera completa in versione arcade.

Se questo non vi basta, allora Judgment aggiunge all’offerta anche le corse con i droni: potrete migliorare il vostro drone ottenendo nuovi pezzi e con il VR Center, una sorta di simulazione in realtà virtuale del gioco dell’oca, dove a ogni casella corrispondono dei premi o delle prove da affrontare, che spesso si ridurranno a dei semplici combattimenti, a volte armati di spade o cannoni laser.

Se non avete voglia di giocare a nulla potrete semplicemente rilassarvi in un bar bevendo un cocktail o potrete recuperare la vita persa in battaglia mangiando in uno dei tanti locali ispirati ai reali ristoranti presenti in Giappone.

Sega
Yagami lotta

Kamurocho è una città viva, dove sarete voi a decidere cosa fare, andando a zonzo e provando ogni cosa oppure concentrandovi sulla storia principale; quel che è certo è che avrete l’imbarazzo della scelta.

Certo, bisogna dire che non tutte le attività secondarie forniranno un divertimento consistente e spesso molte cose le proverete una volta soltanto solo per curiosità, ma se per caso desiderate fare ogni cosa possibile nel quartiere sappiate che all’interno del gioco c’è una lista lunghissima, e vi ci vorranno anche 70-80 ore per fare tutto al 100%

Il verdetto

Judgment è un titolo forse meno in vista di tanti altri blockbuster più famosi in Occidente, ma sicuramente non meno curato. Il punto più forte del gioco è la storia, davvero ben scritta, piena di colpi di scena e costellata di personaggi a cui vi affezionerete facilmente. Il gameplay non si discosta troppo dalla saga di Yakuza, soprattutto per quanto riguarda le fasi di combattimento, ma porta una leggera ventata fresca grazie alle meccaniche da detective.

Prodotto Consigliato

Judgment - PlayStation 4

Le attività secondarie sono tantissime e vi perderete facilmente a esplorare ogni anfratto di Kamurocho mentre cercherete di provare tutto quello che questo splendido quartiere virtuale vi potrà offrire. Se siete neofiti della saga allora Judgment è un ottimo punto di partenza, dato che i legami con Yakuza sono davvero pochissimi a livello di trama e personaggi, inoltre se amate le belle storie non potete lasciarvelo scappare.

Commento

cpop.it

85

Il punto forte del gioco è la storia, davvero ben scritta, piena di colpi di scena. Il gameplay non si discosta troppo da Yakuza, ma con una leggera ventata fresca grazie alle meccaniche da detective.

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