Crawl - Intrappolati, la recensione: quella voglia di estate horror, tra alligatori e alluvioni

Autore: Elisa Giudici ,

Oltre a spaventare il pubblico, un film horror ha molte e nobili declinazioni. Nato come genere underground e spesso squisitamente politico, nella sua evoluzione ad ogni latitudine cinematografica il cinema d'orrore è diventato un mezzo estetico, una prova di bravura e maestria, un trampolino di lancio per registi di talento ma con ridottissime risorse (vedi per esempio gli esordi di carriera di Sam Raimi, che produce il film). Tuttavia nella sua accezione estiva - dalla notte horror di qualche anno fa della TV italiana alle uscite di genere calendarizzate nei mesi più caldi dell'anno - il cinema horror tende a non dare il meglio di sé. 

C'è voglia di leggerezza d'estate, anche quando si parla di psicopatici assassini, mostri squartatori e splatter puro e semplice. Per questo Crawl - Intrappolati può destare qualche perplessità circa la sua riuscita. Stiamo pur sempre parlando di un horror diretto da un professionista del genere come Alexandre Aja, con una giovane attrice dalla carriera particolarmente sfortunata come Kaya Scodelario e ambientato in una sorta di scantinato con dentro la ragazza e un numero crescente di alligatori.

20th Century Fox
Kaya Scodelario in una scena del film
Kaya Scodelario riuscirà a sfuggire agli infidi alligatori?

Non proprio l'incipit più verosimile e promettente che si sia mai letto. Eppure Crawl - Intrappolati prova che quando c'è attenzione e partecipazione, persino da uno spunto mediocre può venir fuori un film tutto sommato godibile. 

Allarme alligatori

Una doverosa premessa: per chi non fosse avvezzo di edilizia internazionale, le villette americane tendono ad avere una costruzione un po' differente da quelle nostrane. Senza inoltrarmi troppo in un campo in cui anche io mi aggiro a tentoni, spesso queste case hanno una piano inferiore alla cantina / scantinato che costituisce le fondamenta parzialmente rialzate dal livello dal terreno. Non si tratta di un luogo in cui gli abitanti della casa sovrastante si avventurino mai: è il regno di manovali, elettricisti, idraulici e uomini di fatica che sono spesso costretti a strisciare là sotto per qualche dollaro l'ora, tra topi e sporcizia (quando non di peggio), per riparare qualche danno o sistemare materiale isolante. 

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Il padre della protagonista di Crawl è proprio un uomo di fatica, appena uscito da un divorzio devastante e costretto a vendere la casa di famiglia. La figlia - che segretamente s'incolpa della separazione dei genitori - non sta passando a sua volta un bel momento. Atleta della squadra di nuoto con la borsa di studio sportiva, teme di perdere il sostegno economico al college dopo una serie di performance non all'altezza. Da qui il sottile doppio senso del titolo: il crawl è lo stile libero, la nuotata prediletta dall'atleta. Questo termine usato come verbe in inglese significa strisciare, cosa che ovviamente lei e il padre saranno costretti a fare molto spesso per sfuggire agli alligatori che sono penetrati nelle fondamenta della casa. 

20th Century Fox
Kaya Scodelario si mette in salvo in una cucina allagata in Crawl
Alligatori e alluvioni sì, ma con almeno un po' di coerenza: questo è Crawl

Un uragano in arrivo, lo scantinato angusto e ricco d'insidie, gli alligatori che si fanno più veloci nuotando nell'acqua sempre più alta, l'impossibilità di chiedere soccorso: Hailey e suo padre Dave dovranno lottare insieme per tentare di uscire vivi da questo incubo che unisce i toni del disaster movie alle sfumature horror dei mostri acquatici assassini. Dalla loro parte c'è un legame affettivo che le recenti vicissitudini non hanno cancellato e il fedele cane di famiglia, Sugar. 

Poco ma buono

La leggerezza estiva colpisce anche chi i film li recensisce, quindi è forse con un pizzico di magnanimità extra che vi parlo di Crawl - Intrappolati. Tuttavia rispetto a recenti fatiche forse meglio finanziate e decisamente più blasonate (vedi Pet Sematary e La Llorona) questo film è indubbiamente più riuscito perché consapevole dei propri limiti ma deciso a fare del suo meglio all'interno degli stessi.

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Assodato che qui non ci sono profondi messaggi e che la storia è un pretesto per tirar fuori qualche esagerazione orrorifica, Crawl - Intrappolati punta sulla carta estetica, con una regia molto ispirata, che esalta al meglio gli attacchi degli alligatori e certe corsi e paralleli narrativi curati. L'introduzione sportiva della protagonista e le immagini che alludono alla sua infanzia tessono corsi e ricorsi di un certo pregio all'interno di un film così basico il cui punto è sfuggire agli alligatori. Il film si apre con la gara della protagonista annunciata da una sirena, che poi riecheggia nell'allarme per l'esondazione, così come lo stipite con i segni delle altezze di lei e sua sorella nella vecchia casa servirà poi a testimoniare l'aumento del livello delle acque. 

20th Century Fox
I protagonisti Crawl guadano le acque esondate
Un padre, una figlia e un cane contro uno squadrone di alligatori

Certo stiamo pur sempre parlando di un film in cui una giovane nuotatrice e un idraulico depresso tengono testa a una truppa di alligatori particolarmente tenaci e aggressivi, ma che si fanno battere sulla breve distanza a nuoto da un essere umano. Tuttavia il film ha l'intelligenza di mantenere tutto a livello semplice ma efficace, dalle psicologie dei protagonisti all'aumento della tensione progressiva. Meriterebbe già un applauso per come eviti di ricorrere a quei terribili stacchi da jump scare, costruendo organicamente la tensione, senza bruschi rallentamenti "preparatori" allo spavento che uccidono il ritmo della narrazione. 

Kaya Scodelario è alle prese con un personaggio rude e "rettile" il giusto per giustificarne la profondità relativa. Per darvi un'idea, l'impressione è simile a quella lasciata da The Shallows con Blake Lively, al netto delle derive videoclippare di quel film. Là c'erano l'oceano senza limiti e uno squalo, qui uno scantinato angusto e pieno di alligatori. Entrambe le protagoniste sono tipe toste, interpretate da attrici che si impegnano pur senza essere cime della recitazione. Entrambe danno il meglio di sé in un ruolo così atletico e fisico. Insomma, niente di eccezionale, ma Crawl è capace di una cura e un impegno purtroppo non scontati, soprattutto in questo filone. Estate sì, ma sempre con intelligenza.

20th Century Fox
Crawl: il poster italiano del film, dal 15 agosto al cinema

Crawl - Intrappolati arriverà nelle sale italiane il 15 agosto 2019

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Commento

cpop.it

70

È un film horror estivo con una ragazza che lotta contro gli alligatori nelle fondamenta di una vecchia casa: date le premesse, regie, interpretazioni e "verosimiglianza" sono più che soddisfacenti.

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