Venezia 76 sarà rock: l'italiano The Burnt Orange Heresy con Mick Jagger è il film di chiusura

Autore: Elisa Giudici ,

Si comincia a delineare il ricco cartellone della Mostre d'arte cinematografica di Venezia, giunta alla sua 76esima edizione. A chiudere l'edizione 2019 ci penserà un regista italiano. È stato infatti annunciato oggi 22 giugno 2019 che The Burnt Orange Heresy, il nuovo lungometraggio di Giuseppe Capotondi, chiuderà questa edizione della Biennale di Cinema. 

Nei giorni scorsi era stato rivelato che ad aprire l'edizione sarebbe stato un collega giapponese, Hirokazu Kore-eda (il vincitore della Palma d'Oro 2018) con il suo nuovo lungometraggio La Vérité, presentato in concorso. Rispetto agli anni passati la strategia di Alberto Barbera, il direttore artistico della Mostra, sembra in controtendenza, con film più autoriali a segnare l'apertura e la chiusura dell'edizione, anche se con un ricco cast di stelle a garantire "l'effetto struscio" sul tappeto rosso. 

Un thriller italiano chiuderà Venezia 76

Regia italiana, attori di livello internazionale: questo è l'identikit di The Burnt Orange Heresy, il film che chiuderà Venezia 76. Tratto dal romanzo di Charles Willeford e adattato per il grande schermo da Scott B. Smith, The Burnt Orange Heresy è un thriller ambientato nel mondo dell'arte italiana

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Il film vede per protagonisti Claes Bang e Elizabeth Debicki: lui gallerista ambizioso, lei turista americana sedotta dai suoi modi. In villeggiatura sul Lago di Como, i due s'imbatteranno in Mick Jagger nei panni di un Cassidy, importante collezionista di opere d'arte. L'uomo propone ai due il colpo perfetto: introdursi nello studio personale del geniale ma riservatissimo artista Jerome Debney (Donald Sutherland), suo amico di vecchia data, e trafugare un'opera importante. Spronata dall'ambizione senza confini di Jack, Berenice si ritroverà in una situazione molto diversa da quella prospettata dal loro mandante.

Il regista di quello che promette di essere un film a cavallo tra thriller e noir è l'italiano Giuseppe Capotondi, regista de La seconda ora. La sua carriera lo ha visto affermarsi come regista di centinaia di spot pubblicitari e video musicali, anche premiati con importanti riconoscimenti del settore. In anni recenti ha cominciato a lavorare per il piccolo schermo, dirigendo episodi di serie TV molto amante come Suburra e Endeavour.

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The Burnt Orange Heresy è il suo secondo lungometraggio e verrà proiettato in anteprima mondiale il 7 settembre 2019, giorno di chiusura di Venezia 76 e di proclamazione del vincitore del Leone d'Oro. Nelle prossime settimane verrà annunciato il cartellone dell'edizione 2019.

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