Jon ha aiutato Arya contro il Re della Notte? Maisie Williams smentisce la teoria su Game of Thrones

Autore: Stefania Sperandio ,

Uno dei punti chiave di Game of Thrones 8 è stato lo scontro tra i vivi, sotto la guida di Jon Snow, e i morti, al servizio del Re della Notte. L'epica battaglia tra le due fazioni ha trovato la sua conclusione nel terzo episodio della stagione finale, quando l'esercito dei non-morti è arrivato alle porte di Grande Inverno, da sempre casa degli Stark, per sterminare truppe e civili che si erano riuniti lì per difendersi, trovare rifugio e contrattaccare.

Se, però, i fan si aspettavano che dopo tanti anni fosse Jon Snow ad affrontare in un possibile duello il condottiero dei morti, così non è stato: arrivato al Parco degli Dei dopo la fatale resistenza di Theon Greyjoy, il Re della Notte era pronto a uccidere Bran Stark, il Corvo a Tre Occhi, quando Arya Stark gli è balzata addosso in un gesto di disperato (e incosciente) coraggio e lo ha ucciso. Dov'era Jon in tutto questo? Bloccato di fronte al drago-zombie Viserion, che non gli consentiva di procedere in direzione del Parco degli Dei.

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Kit Harington in Game of Thrones 8x03
Jon Snow chiuso in trappola dal drago Viserion

In virtù della scena in cui Jon affronta il drago balzando fuori dal suo nascondiglio e iniziando a urlargli contro, i fan hanno elaborato una teoria che ha fatto rapidamente il giro del web, dopo la messa in onda dell'episodio: Jon stava urlando "go, go, go!" (vai, vai, vai) ad Arya che era vicino a lui, fuori dall'inquadratura, per consentirle di raggiungere il Re della Notte senza che Viserion la vedesse. La teoria è diventata così nota che qualcuno, al Comic-Con di San Diego, ha chiesto direttamente all'attrice Maisie Williams (Arya Stark) un suo commento.

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La giovane artista di Bristol ha negato nel modo più assoluto che, da copione, Jon stesse gridando alla sorella di raggiungere il Re della Notte mentre lui distraeva Viserion. Jon non ha incrociato Arya che raggiungeva il Parco degli Dei, come spiegato da Williams. Al massimo, se la giovane Stark dovesse dividere i suoi meriti con qualcuno, quella sarebbe la sacerdotessa rossa, Melisandre:

Arya ha fatto tutto da sola. Se dobbiamo proprio dare dei riconoscimenti a qualcun'altro, allora dovrebbe essere Melisandre. Lei sapeva che cosa doveva fare, sapeva che doveva infilare quella missione nella testa di Arya nel momento stesso in cui Arya era ai suoi minimi storici.

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Carice van Houten e Maisie Williams in Game of Thrones 8x03
Melisandre spinge Arya contro il Re della Notte

Effettivamente, il momento in cui Melisandre e Arya interagiscono durante la battaglia vede la ragazza ferita essere appena sopravvissuta a un'orda di non-morti, grazie all'aiuto di Sandor Clegane e di Lord Beric Dondarrion. Da molto tempo Arya non si ritrovava così spaventata e così impotente – ed è stato proprio a quel punto, racconta Williams, che Melisandre ha potuto colpire nel segno:

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È la prima volta che Arya sta combattendo una battaglia, ma ora ha anche qualcosa da perdere. Per moltissimo tempo è rimasta per conto suo, ma ora che è tornata con la sua famiglia questa cosa l'ha resa molto più vulnerabile. Penso che, se dobbiamo riconoscere a qualcuno l'essere stato in grado di far riscuotere Arya, di metterle in testa che doveva andare a finire il lavoro, quella debba essere Melisandre. Melisandre, con il suo 'occhi marroni, occhi verdi, occhi blu', con tutta quella storia sugli occhi da chiudere.

C'erano effettivamente molteplici indizi che suggerivano che Jon non si stesse davvero rivolgendo alla sorellina, ma che stesse solo gridando di rabbia e disperazione. Il primo, è che non sa cosa Arya sia diventata negli anni in cui i due sono stati separati, non ha idea del fatto che sia un'assassina e, per quanto mostrato dalla serie TV, non sa nemmeno che sia stata istruita da Syrio Forel, il più grande spadaccino di Braavos, oltre che da Jaqen. Non sapendo delle capacità di Arya, Jon la manderebbe mai da sola al cospetto del Re della Notte? Conosciamo già tutti la risposta.

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Maisie Williams in Game of Thrones 8x03
Arya uccide il Re della Notte

Il secondo indizio risiede nella localizzazione: se l'episodio in lingua madre poteva lasciare qualche dubbio, chiunque lo abbia guardato anche in italiano si è reso conto che l'urlo di Jon non è stato doppiato, ma è stata lasciata la voce originale di Kit Harington (Jon Snow). Se "vai, vai, vai" fosse stata una battuta parte del copione, invece, è legittimo aspettarsi che sarebbe stata localizzata.

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Nel dietro le quinte della battaglia di Grande Inverno, Maisie Williams aveva espresso tutto il suo stupore per il fatto che sarebbe stata proprio Arya, e non Jon, a porre fine alla Lunga Notte. L'attrice aveva affermato di aspettarsi polemiche dai fan (compreso il suo ragazzo), che avrebbero considerato quello come un colpo di scena "rubato" a Jon Snow. Si era comunque detta estremamente felice della decisione degli sceneggiatori, aggiungendo "si fo**a Jon, sono io che lo faccio". Kit Harington aveva a sua volta scherzato sull'argomento, affermando di essere rimasto dapprima stupito e poi soddisfatto dell'idea degli autori di mettere nelle mani della piccola e letale Arya il destino dei vivi.

Game of Thrones è stato trasmesso da HBO in otto stagioni, dal 2011 al 2019. Nel corso del panel dedicato al Comic-Con, gli attori presenti hanno discusso anche delle polemiche che hanno circondato l'ottava stagione, spiegando ai fan il loro punto di vista e ringraziandoli per l'enorme affetto di tutti questi anni. A settembre, la serie TV nata dai romanzi di George R. R. Martin potrebbe essere grande protagonista dei Primetime Emmy Awards, viste le nomination da record ottenute.

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