Watchmen: il trailer del Comic-Con (e cosa ci rivela)

Autore: Dan Cutali ,

Come annunciato da Geeks of Doom, al San Diego Comic-Con 2019 è stato presentato da HBO un nuovo trailer della serie TV dedicata al capolavoro immortale del fumetto supereroistico: Watchmen. Ispirata appunto all'opus magna di Alan Moore e Dave Gibbons, questa serie mette l'accento sulla personale visione che Damon Lindelof ha dato all'opera.

DC Comics
Mezzibusti disegnati dei protagonisti di Watchmen, con il logo sulle loro teste
Il graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons ha ispirato la serie TV di Lindelof

La serie non sarà un adattamento tradizionale né un sequel del graphic novel pubblicato da DC Comics tra il 1986 e il 1987, lo si sapeva già da tempo. Prenderà vita, infatti, un ventennio dopo i fatti accaduti nel fumetto e getterà uno sguardo sul mondo creato da Adrian Veidt, ovvero Ozymandias, interpretato da Jeremy Irons.

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Chiarito questo, Lindelof rappresenterà una storia nuova e originale che prenderà alcuni spunti e personaggi a piene mani dal fumetto ma svilupperà una trama che andrà per conto proprio, mantenendo però l'aura di ineluttabilità peculiare descritta da Moore più di 30 anni fa. Per quanto suoni strano, si dovrà attendere per vedere cosa questo significhi esattamente.

Per lo meno, dal trailer si evince che il Dr. Manhattan, tra i protagonisti assoluti della storia originale, "vive sul fottuto Marte" ("he was living on fucking Mars", in originale) e queste parole vengono contrappuntate dal brano Life on Mars? di David Bowie, che rende le scene finali rappresentate nel trailer un unicum di poesia e mistero.

DC Comics
Vignetta disegnata in cui il personaggio di Dr. Manhattan è seduto su un masso marziano
La famosa scena del graphic novel Watchmen, nella quale il Dr. Manhattan si è esiliato su Marte

E le notizie sul Dr. Manhattan non sono l'unica sorpresa che ci riserva il trailer presentato al SDCC 2019. C'è anche una bandiera pirata, che nel fumetto rappresentava un'importante sottotrama in una sorta di esperimento meta-fumettistico. C'è anche un gruppo di vigilanti mascherati che indossano la maschera di Rorschach, il protagonista psicotico dalle cui parole e dal cui diario personale si sviluppa l'intera opera di Moore e Gibbons. Naturalmente c'è lo stesso Veidt, appunto interpretato magistralmente da Jeremy Irons, e un grande ritorno nel finale.

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La sinossi recita:

Watchmen è ambientata negli Stati Uniti d'America, in una realtà alternativa e contemporanea nella quale i vigilanti vengono dichiarati fuorilegge a causa dei loro metodi violenti. Nonostante questo, qualcuno sta organizzando una rivoluzione mentre altri tentano di fermarla prima che sia troppo tardi, mentre un'enorme domanda fluttua sulle loro teste: chi controlla i controllori?

La serie TV è appunto ispirata al fumetto omonimo che ha decostruito il moderno concetto di supereroi. L'idea iniziale era di vedere cosa sarebbe accaduto calando i supereroi in calzamaglia e mantello in un contesto fortemente legato al mondo reale, e chiedersi di continuo "chi controlla i controllori?", che tradotto in altre parole significa "loro ci controllano e ci proteggono ma chi controlla e ci protegge da loro?"

Sarebbe interessante vedere come il mondo potrebbe cambiare alla luce di queste domande. La società adotterebbe di certo nuovi standard, nuovi ideali e princìpi e il modo con il quale guarderebbero ai vigilanti in costume, differente da quello dorato del fumetto supereroistico mainstream.

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Watchmen è prevista sul canale HBO, negli USA, quest'autunno e oltre a Jeremy Irons vedrà come protagonisti Don Johnson, Jean Smart, Tim Blake Nelson, Louis Gossett Jr., Yahya Abdul-Mateen II, Hong Chau, Andrew Howard, Tom Mison, Frances Fisher, Jacob Ming-Trent, Sara Vickers, Dylan Schombing, e James Wolk.

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