C'era una volta a Hollywood, una scena memorabile è stata improvvisata sul set

Autore: Alessandro Zoppo ,

Quentin Tarantino, Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie sono stati protagonisti di un appassionante incontro con il pubblico al New Beverly Cinema di Los Angeles per raccontare ghiotti retroscena e aneddoti dal set di C'era una volta a... Hollywood, il nono film del regista di Pulp Fiction.

Nel Q&A con gli spettatori che si è tenuto domenica 3 novembre 2019, Tarantino ha rivelato che uno dei momenti più memorabili del film è stato completamente improvvisato sul set. La scena in questione è lo "sbrocco" di Rick Dalton quando, in preda all'hangover nella roulotte camerino della serie western Lancer, non ricorda le battute del suo personaggio. Un vero e proprio affronto per un attore come lui dinanzi alla star in ascesa Jim Stacy, interpretato da Timothy Olyphant. Il meltdown è stato reso così bene sullo schermo grazie a DiCaprio: quell'esplosione di rabbia non era infatti prevista in sceneggiatura.

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Leo, rivela Tarantino (come riporta The Hollywood Reporter), continuava a ripetergli:

Devo mandare tutto a puttane durante la sequenza di Lancer, devo vivere una vera crisi di coscienza e poi riprendermi in qualche modo.

Il regista, inizialmente, non l'aveva presa bene.

Mi stai dicendo che vuoi rovinare la sequenza del mio Lancer!? Quello è il mio western! Ne ho due al prezzo di uno in questo film: ce l'ho messo dentro mentre nessuno stava guardando, cazzo!

Sony Pictures
Leonardo DiCaprio sul set del film C'era una volta a Hollywood

A quel punto Tarantino ha deciso di girare entrambe le scene: con e senza lo sfogo di Rick Dalton, salvo poi doversi ricredere.

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Con quel crollo emotivo, la scena è stata così incredibile che ovviamente l'abbiamo usata.

Non solo: Tarantino ha voluto rigirare quella scena tre volte, irritando ancora di più DiCaprio.

Non l'ho mai visto così nervoso.

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L'attore ha poi rivelato che la scena ad inizio film con Al Pacino nei panni di Marvin Schwarz, nonostante abbia una durata molto breve nel final cut, ha impiegato ben tre settimane di riprese.

Abbiamo fatto le prove sia a casa mia che a casa sua molti mesi prima delle riprese perché avevamo queste lunghe scene insieme: è stato un momento magico, faccia a faccia con Al Pacino.

Sony Pictures
Brad Pitt, Leonardo DiCaprio e Al Pacino in una scena del film C'era una volta a Hollywood

DiCaprio ha commentato l'atmosfera che si respirava sul set, complice la ricostruzione della Los Angeles del 1969, avvenuta senza CGIgreenscreen.

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È come la nostalgia nella nostalgia: fare un film sulla Hollywood del 1969 e al tempo stesso realizzarlo allo stesso modo in cui venivano fatti i film nel 1969.

Margot Robbie è d'accordo:

Non credo di essermi mai sentita così trasportata come sul set di Quentin.

Nonostante il regista di Torrance sia molto rigoroso: le regole imposte sul set sono molteplici, ma soprattutto una è sovrana: niente telefoni cellulari. Pitt a tal proposito racconta cosa successe sul set di Bastardi senza gloria quando lo squillo di un cellulare durante le riprese minò "una specie di terreno sacro".

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Non ha bloccato soltanto la produzione – e nessuno avrebbe confessato, anche se conoscevamo la regola generale – Quentin ci ha mandato tutti a casa per il resto del giorno: abbiamo avuto il pomeriggio libero per riflettere su ciò che avevamo fatto. 

Tarantino non si è mai pentito di questo atteggiamento, anzi.

Sul set chiedo soltanto una cosa e se non hai più rispetto per me di così, allora te ne vai a casa.

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Pitt ha poi ricordato le sequenze girate al Ranch di George Spahn, occupato dalla Family di Manson. Il vecchio produttore avrebbe dovuto essere interpretato da Burt Reynolds: l'attore, scomparso il 6 settembre 2018, è stato poi sostituito da Bruce Dern. Brad ha avuto comunque modo di girare alcune scene con la star di Un tranquillo weekend di paura. Inoltre Reynolds era molto amico con il regista e stuntman Hal Needham (storico collaboratore del divo in action di successo come Il bandito e la "Madama", Collo d'acciaio e La corsa più pazza d'America) e ha dato a Pitt diverse dritte per interpretare al meglio il personaggio di Cliff Booth.

Abbiamo trascorso insieme due giorni meravigliosi e divertenti e sono davvero grato per quest'esperienza.

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