Cena con delitto - Knives Out, la recensione: un delitto perfetto per il detective Craig

Autore: Elisa Giudici ,

Non fatevi abbagliare dall'aria rassicurante e accogliente del detective Daniel Craig (visibilmente sollevato di smettere per un po' i panni di Bond per un personaggio più autoironico) o per il codazzo di star che lo circondano in Cena con delitto - Knives Out. Il cardine del film e il nome a cui dovete fare attenzione è quello del regista statunitense Rian Johnson. Dietro la macchina da presa non se la cava male e ce n'eravamo già accorti di fronte all'ottimo lavoro fatto in Gli ultimi Jedi (polemiche a parte), ma l'attività cinematografica in cui eccelle davvero è la sceneggiatura. Non è il primo film crime che scrive e dirige: aveva esordito anni fa con il noir Bick - Dose mortale e qualcuno aveva già cominciato a tenerlo d'occhio. Poi si era fatto notare e parecchio con Looper, un film fantascientifico tutto salti temporali e suspense che non riusciva ad essere sempre coerente a livello di narrativa, ma sapeva accattivare lo spettatore.

A scompigliare le carte in tavola è arrivato un progetto gargantuesco come un film di Star Wars, che ha costretto Johnson a mettere da parte una sceneggiatura cominciata dieci anni prima, figlia del suo amore per il genere giallo in senso lato. Dagli intrecci di Agatha Christie agli sceneggiati televisivi d'antan (occhio al cameo di Jessica Fletcher!) passando alle iperboliche incarnazioni investigative di CSI, Rian Johnson trova persino un momento per fare dell'ironia sulla scrittura alta come quella di Thomas Pynchon, nota a tutti ma poi letta davvero da pochi.

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La cena di compleanno di Arlan
Cena con delitto - Knives Out racconta un delitto ma soprattutto la nuova America in cui si consuma

Cena con delitto - Knives Out è molto di più di un rifacimento o di un omaggio. Innanzitutto è una sceneggiatura originale (caso ormai rarissimo tra i film di largo consumo), segno che Johnson ha tutte le idee necessarie per proporre una storia che sappia sorprendere. Inoltre nel suo delitto a porta chiusa (o per meglio dire, a scala scricchiolante) l'attenzione è tutta rivolta a ciò che il genere investigativo ha cristallizzato, sia in termini di elementi ricorrenti sia per quanto riguarda certi sottotesti sociali.

Delitto americano e giallo all'inglese

Cena con delitto - Knives Out s'impone fin da subito come un film che sa creare un contrasto a partire da uno sviluppo classico. Anzi, più classico di così non può: abbiamo un suicidio sospetto, un vecchio patriarca di famiglia ricchissimo e in pessimi rapporti con i figli, tutta una serie di parenti serpenti che sognano una fetta della propria eredità, una magione dal sapore gotico immersa nella nebbia, un detective dai modi bizzarri e un testamento cambiato poco prima della morte dall'anziano capofamiglia.

Eppure Knives Out suona da subito come differente. Se la struttura è quella del giallo all'inglese, il contesto è quello contemporaneo e statunitense, con tanto di discussioni sul muro di Trump e sugli uomini che si sono fatti da sé. La stessa vittima, uno scrittore di gialli ormai 85enne, ha cominciato con una vecchia macchina da scrivere arrugginita fino a fondare un impero di diritti editoriali da 60 milioni di dollari. Non si tratta di qualche dettaglio d'ambientazione per permettere di parlare di DNA e utilizzare i cellulari, anzi. Il vero coltello Johnson lo infila nel cuore del sentimento americano contemporaneo, nell'ultima deriva del mito della scala sociale statunitense, del sogno americano.

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Marta a casa Thrombley
Parte del fascino del film risiede nella splendida casa in cui si svolgono le indagini

Tutto intorno c'è un caso da risolvere che invita lo spettatore a fare attenzione ma lo disorienta mettendo al centro il presunto colpevole. Rispetto al bizzarro detective Benoit Blanc (un Daniel Craig che emerge dalla nebbia notturna, da poltrone sul fondo dell'inquadratura, portandosi in giro un bizzarro accento del Tennessee) siamo al corrente di come siano andate le cose quella notte in cui il vecchio Harlan (Christopher Plummer) si è suicidato. Anzi, seguiamo da vicino i tentativi del colpevole di depistare le indagini. 

Con la sua scrittura vivace e ricchissima, Cena con delitto - Knives Out riesce ad avvincere lo spettatore, a dargli un certo vantaggio su Blanc eppure a preparare un crescendo di rivelazioni e colpi di scena per il gran finale. Ad onor di cronaca ci mette un po' ad ingranare, diversamente da quanto promesso dal suo ritmatissimo e brillante trailer. Il film si apre con una (lunga) serie di deposizioni da cui intuiamo cosa sia successo alla festa per gli 85 anni di Arlan e quali siano gli ottimi moventi che avrebbero potuto spingere i figli e i nipoti a ucciderlo. Solo in prospettiva si può notare lo splendido lavoro di fino fatto da Johnson, che in ogni battuta o passaggio lieve nasconde un dettaglio - talvolta cruciale - per la risoluzione del caso. 

La nuova nobilità statunitense

La sorpresa migliore di tutte è che a giocare (è proprio il caso di dirlo) un ruolo cruciale è Marta Cabrera, l'infermiera immigrata di Arlan. Non tanto per l'interpretazione abbastanza canonica di Ana De Armas (che si fa notare più che altro per come il film fallisca nel mascherare la sua portentosa bellezza dietro un guardaroba all'insegna del basso profilo) ma per il messaggio sovversivo che si porta dietro. Marta si rivela un personaggio cruciale e vincente. Povera, straniera e oggetto di uscite infelicissime da parte di ambo le anime della famiglia Thrombley (quella repubblicana filonazista e quella che si sente nel giusto perché ha visto Hamilton), Marta si muove in un mondo di persone che si sentono meritevoli dei privilegi che godono dalla nascita, proprio per il fatto di non aver mai lottato per ottenerli. 

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Così la terra degli uomini fatti da sè si ritrova popolata da dinastie ferocemente attaccate a ciò che hanno ereditato dal lavoro dei loro padri, in un ritratto via via più classista di una nuova nobilità gretta e meschina che governa l'America dai suoi grandi manieri. Johnson però non ci sta e sovverte questo meccanismo, proprio grazie a Marta. L'umile infermiera è un personaggio costretto fisicamente a dire la verità (quando mente non riesce a trattenersi dal vomitare) che non viene mai adombrato dalle smanie altrui. La sua istintiva bussola morale risulta vincente, scardinando anche il meccanismo del giallo classico, che a personaggi come lei regala in genere ruoli da testimone, vittima accessoria o ricattatrice. Johnson invece rinverdisce una freschezza spesso dimenticata dei romanzi della Christie: quella di uno spaccato sociale classista inglese ritratto con ironia e garbo, di cui l'autrice sottolinea con sagacia tutte le storture. 

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Ana De Armas interpreta Marta
L'infermiera Marta svolge un ruolo cruciale nel film

Johnson si limita (anche se non è cosa da poco) a mostrare quanto un meccanismo nato in una società inglese fortemente classista e privilegiata si adatti alla perfezione all'America in cerca di una ritrovata grandezza che profuma tanto d'ingiustizia sociale. Nel farlo si e ci diverte parecchio, affidandosi a un Daniel Craig che dal suo Bond si porta dietro il portamento perfetto, la capacità di risultare elegante qualsiasi cosa indossi e la dote di mettersi di lato e lasciare la scena ad altri, quando necessario. Il resto è solo contorno, per quanto ottimamente curato: costumi strepitosi, un maniero che gronda di nebbie e passaggi segreti (scovato dalla troupe appena fuori Boston) e un cast strepitoso che sa far brillare i suoi personaggi miserabili e meschini. 

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Insomma, Cena con delitto - Knives Out è un gran bel caso investigativo ma soprattutto un gran bel film. Ricco d'idee, mai timido nell'avanzare critiche, capace di cogliere la vera eredità dei detective di Agatha Christie, fa impallidire gli altri film visti di recente, che a confronto risaltano come le goffe scimmiottature del giallo classico che sono. Insomma, per dire qualcosa di nuovo e potente non servono un paio di grandi baffoni, ma una singola, efficace idea. Merce sempre più rara, nella Hollywood dei remake. 

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Daniel Craig nei panni del detective Blanc
Daniel Craig nei panni del detective Blanc è un ottimo mattatore

Cena con delitto - Knives Out sarà nelle sale italiane dal 5 dicembre 2019.

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Commento

cpop.it

80

Un ottimo caso investigativo, un grande cast ma soprattutto una splendida sceneggiatura: Rian Johnson dimostra ancora una volta che ha fare la differenza è la forza di un'idea. Il resto è solo giallo.

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