Kirk Douglas, 10 curiosità sul titano di Hollywood

Autore: Giuseppe Benincasa ,

Il 9 dicembre 2019, Kirk Douglas spegne ben 103 candeline! A oggi è l'attore più anziano di Hollywood, vincitore di un premio Oscar, interprete in quasi 100 progetti tra cinema e TV in poco più di 50 anni di lavoro e padre del noto attore Michael.

Kirk Douglas, il cui vero nome è Issur Demsky Danielovitch, è noto agli appassionati di cinema per film come Il grande campione (1949) con il quale conquista la sua prima nomination ai premi Oscar, il classico Disney live-action 20.000 leghe sotto i mari (1954), il memorabile western Sfida all'O.K. Corral (1957), Orizzonti di gloria dove è stato diretto da Stanley Kubrick (1957) e, ovviamente, Spartacus (1960). Questi sono solo alcuni film che hanno caratterizzato la sua carriera ma, adesso, eccovi 10 curiosità sull'ultra centenario di Hollywood.

1. Un uomo da pubblicità

Nei primi anni '80, la società giapponese che produceva caffè solubile Maxim ha ingaggiato Kirk Douglas per realizzare diversi spot commerciali. In questi spot, c'è quasi sempre una voce fuori campo che parla in giapponese, mentre l'attore americano non pronuncia mai parola, tranne in un caso in cui dice in inglese "coffee". Per questo gli fu riconosciuto un ingaggio di ben 50 mila dollari.

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Potete vedere lo spot nel video qui sotto:

2. Un supereroe vero

Quando si legge che Kirk Douglas ha più di 100 anni, si pensa alla vita agiata dell'attore e che questo, considerato spesso un "lavoro leggero", influisca sulla salute e sul benessere di una persona. Beh, molte volte è vero ma nel caso di Douglas no.

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Infatti, dopo aver prestato servizio nella Marina degli Stati Uniti ed essere quindi sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale, nel 1986 ebbe un collasso in un ristorante e i medici gli dovettero impiantare un peacemaker. Poi nel 1991, riportando delle ferite alla schiena, sopravvisse a uno schianto con l'elicottero, dove morirono altri due passeggeri. Per concludere, nel 1996 ha avuto un infarto, che gli ha dato forti difficoltà nell'esprimersi ma Douglas ha superato anche questo, sopravvivendo all'attacco di cuore ed esercitandosi giorno dopo giorno per parlare meglio.

3. Addio Rambo

Originariamente era stato scelto per interpretare il Col. Sam Trautman in Rambo nel 1982 ma ha abbandonato il progetto. Douglas voleva che fossero apportate modifiche sostanziali alla sceneggiatura, in particolare che John Rambo morisse per mano di Trautman, come di fatti accade nel romanzo First Blood di David Morrell. Ma gli sceneggiatori e la produzione rifiutarono e Douglas lasciò il progetto. Il ruolo del Colonnello poi andò a Richard Crenna.

4. Il problema dell'altezza e la rivalità con Burt Lancaster

Kirk Douglas è alto circa 175 centimetri e questo gli creava dei problemi sul set, dove altri attori erano più alti di lui, così per ovviare a ciò, utilizzava dei rialzi.

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Una volta successe che il suo collega attore Burt Lancaster trovò sul set i suoi rialzi e glieli nascose e, si racconta, ciò fece molto infuriare Douglas.

Nonostante Lancaster e Douglas abbiano lavorato insieme a ben 8 film tra il 1947 e il 1986, si dice che tra i due ci fosse una rivalità molto accesa. La loro amicizia fuori dal set era, di fatto, una invenzione di Hollywood, che doveva pubblicizzare i film con loro protagonisti.

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Qui sotto, potete vedere Douglas e Lancaster alla premiazione degli Oscar del 1958, mentre leggono i nominati nella categoria dei Migliori attori e notano la loro assenza. Poi eseguono un breve show musicale:

Sul loro rapporto c'è un lungo articolo del The New York Times.

5. Un papà esemplare

Nel 1967, Michael Douglas fu licenziato dalla produzione teatrale dello spettacolo SummerTree e Kirk non la prese bene, così comprò i diritti scenici e cinematografici della storia e la produsse, facendo recitare il figlio in entrambi i progetti.

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Qui sotto potete vedere il trailer del film diretto da Anthony Newley:

Oltre a ciò, nel 1963, Kirk è apparso in una produzione teatrale di Qualcuno volò sul nido del cuculo e in seguito ne acquistò i diritti per un film. Questi li cedette a suo figlio Michael, che riuscì ad assicurarsi i finanziamenti e produrre il film omonimo di Milos Forman del 1975, dove recita tra gli altri Jack Nicholson.

6. Dalton Trumbo e la lista nera di Hollywood

Kirk Douglas ha contribuito all'abolizione della lista nera di Hollywood assumendo - contro il parere di molti - Dalton Trumbo, membro della Hollywood Ten, per scrivere la sceneggiatura di Spartacus (1960). Nonostante le critiche diffuse da molti nel settore, tra cui quelle di John Wayne, Douglas si rifiutò di tirarsi indietro dalla decisione presa e Trumbo ricevette un credito cinematografico a suo nome nei titoli del film.

Per chi non lo sapesse, dalla fine degli anni '40, quando si faceva sempre più forte il concetto di Guerra Fredda negli Stati Uniti, la Commissione per le attività antiamericane aveva il compito di interrogare e scovare eventuali comunisti che operavano sul territorio statunitense. Trumbo e altri professionisti del cinema si rifiutarono di testimoniare davanti la commissione e vennero messi al bando dalla società e da Hollywood.

Per completezza, bisogna riferire che anche il visionario regista Otto Preminger aveva aiutato Trumbo assumendolo per scrivere Exodus, sempre nel 1960.

Quando Steven Spielberg consegnò a Douglas un Oscar onorario alla carriera nel 1996, lo ha ringraziato pubblicamente per il suo coraggio:

Nel film del 2015, L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo, che racconta in parte quei fatti, Douglas è interpretato da Dean O'Gorman.

7. Il suo migliore film e anche il peggiore

Kirk Douglas non ha mai avuto peli sulla lingua e ha espressamente dichiarato quale sia il "suo" film che gli piace di più e quello che gli piace meno. 

Il preferito è Solo sotto le stelle del 1962, diretto da David Miller e scritto da Dalton Trumbo. In questo film Douglas recita insieme a Walter Matthau e Gena Rowlands. Si tratta di un western drammatico atipico per quei tempi, dove Douglas interpretava John W. "Jack" Burns, un mandriano solitario che ricorda molto nella personalità, guarda caso, John Rambo. Infatti, il ritorno alla società di Burns non è per niente ben accetto dalla comunità.

Qui sotto il trailer di Solo sotto le stelle:

Il film che preferisce meno (per usare un eufemismo) è Il tesoro dei Sequoia, che ha definito "orribile". Il lungometraggio del 1952 è un western diretto da Felix E. Feist, dove Douglas interpreta Jim Fallon, un uomo che si innamora di una donna per la quale dovrà lottare.

Kirk acconsentì a girare questo film senza essere pagato da Warner Bros., pur di liberarsi dal lungo contratto che lo legava allo studio.

Qui sotto qualche scena da Il tesoro dei Sequoia:

8. La raccomandazione di Lauren Bacall

Originariamente, Kirk Douglas avrebbe dovuto rimanere un attore di teatro ma poi la sua amica e attrice Lauren Bacall lo aiutò a ottenere il suo primo ruolo cinematografico, raccomandandolo al produttore Hal B. Wallis. Questo era era alla ricerca di nuovi talenti maschili, così dette una possibilità a Douglas, che esordì nel 1946 nel film Lo strano amore di Marta Ivers, diretto da Lewis Milestone.

9. Quella scatenata dozzina

La prima moglie, Diana Dill, l'ha sposata nel 1943 e da questa unione nacquero l'oggi celebre Michael e Joel. Questo matrimonio però è terminato nel 1951 e dopo 3 anni, Douglas si è risposato con l'attuale moglie, Anne Buydens. Con lei ha avuto due figli, Peter ed Eric. Quest'ultimo è morto di overdose nel 2004 all'età di 46 anni.

Kirk e Anne si sono incontrati in Francia, dove l'attore americano si era recato per girare il film Atto d'amore nel 1953. Oggi i due sono nonni di ben 7 nipoti: chissà come deve essere festeggiare il Natale a casa Douglas!

10. Come tutto ebbe inizio, le sue origini

Kirk Douglas è figlio di due ebrei emigrati dalla Bielorussia fino agli Stati Uniti e fratello di sei sorelle, che lui stesso ha dovuto contribuire a sfamare. Infatti, da giovane Douglas ha fatto più di 40 lavori, come per esempio quello di consegnare i giornali o di vendere snack.

Nella sua lunga vita, Kirk Douglas ha vissuto sia la povertà che la ricchezza, ha conosciuto la paura e il dolore, ha perso un figlio e ha visto crescere 7 nipoti. Come uomo e come attore ha ricevuto moltissimi encomi (persino l'importante Medaglia presidenziale della libertà) e premi come l'Oscar e il Golden Globe.

Per chi volesse approfondire la sua conoscenza e i temi trattati in questo articolo, c'è un libro edito da Turner Pub Co e scritto da Douglas stesso dal titolo Let's Face It: 90 Years of Living, Loving, and Learning:

Turner Pub Co
La cover del libro Let's Face It scritto da Kirk Douglas, che appare in copertina in una foto in bianco e nero
La cover del libro Let's Face It: 90 Years of Living, Loving, and Learning

E se vi capita di camminare sulla Hollywood Boulevard a Los Angeles, abbassate lo sguardo, potreste trovare la stella dedicata a Kirk Douglas, accanto a quella del film Michael.

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