Sex Education 2, la recensione: la clinica del sesso torna in attività

Autore: Simone Alvaro Segatori ,

Se pensavate che Sex Education fosse solo una delle tante serie TV adolescenziali del 2019 dovrete ricredervi!

Dopo una prima e brillante stagione, iniziata all'inizio dello scorso anno su Netflix, lo show britannico creato da Laurie Nunn e Kate Herron torna a sperimentare in una grande seconda stagione che allarga il nucleo dei protagonisti e coinvolge anche gli adulti.

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Sex Education stagione 1: dove eravamo rimasti?

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Otis e Eric Sex Education 2

Sex Education è la storia di Otis Milburn, un liceale inesperto e socialmente impacciato che vive con la madre sessuologa Jean. Nella prima stagione Otis e la sua amica Maeve Wiley organizzano una clinica clandestina che offre terapia sessuale a scuola per trasformare l’intuitivo talento del ragazzo in una fonte di guadagno. Nella seconda stagione Otis – ormai definitivamente sbocciato, anche se in ritardo – dovrà padroneggiare gli impulsi sessuali appena emersi per portare avanti la sua relazione con la fidanzata Ola, mentre cerca di gestire il rapporto conflittuale con Maeve. Nel frattempo, il liceo Moordale è alle prese con un’epidemia di clamidia, che rende evidente la necessità di una migliore educazione sessuale scolastica. I nuovi ragazzi appena arrivati in città sconvolgeranno gli equilibri.

La seconda stagione di Sex Education riprende il ritmo di commedia non convenzionale visto nella prima, capace di districarsi tra personaggi che incarnano veri e propri cliché dei teen drama come l'ingenua, il bullo, la nerd o lo sportivo.

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Tuttavia questa volta il racconto abbandona le trame verticali di ogni episodio e spinge l'acceleratore sulla trama orizzontale, non più focalizzata solo sugli adolescenti ma anche sulle problematiche sessuali (e non) del mondo adulto.

Il risultato di queste scelte narrative porta ad una sceneggiatura solida, divertente e che colpisce al cuore gli spettatori riuscendo ad essere esplicita e leggera allo stesso tempo. E riuscendo a trasmettere appieno tutta l'ingenua delicatezza con la quale i giovani protagonisti vivono le loro vicende.

Tra triangoli e nuovi personaggi

Dopo essere stati forse un po' troppo intrappolati nel loro cliché, i personaggi trovano in questa seconda stagione la loro vera dimensione ed empatizzare con loro risulta ancora più immediato e soddisfacente. A questo proposito, gli attori svolgono un grande lavoro di recitazione tanto da risultare estremamente naturali e sempre a proprio agio nel ruolo assegnato:

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Adam Sex Education 2

Il protagonista Otis, interpretato da un credibilissimo Asa Butterfield (Ender’s game, Hugo Cabret) ci fa sentire nei panni scomodi di un sedicenne che scopre finalmente le gioie della masturbazione e quelle dell'amore. La verginità è però un fardello pesante da portare, specie quando la sua fidanzata Ola non vede già l'ora di sperimentare.

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Come se questo non bastasse la situazione sentimentale con Meave, interpretata da Emma Mackey (che abbandona il look da Suicide Squad che aveva nella prima stagione) non è ancora stata chiarita e questo porta tantissime tensioni all'interno del "triangolo amoroso" tra i 3 personaggi.

Otis però non è l'unico a vivere una sorta di triangolo perché anche il suo miglior amico gay Eric, interpretato dal bravissimo Ncuti Gatwa, dovrà scegliere tra un nuovo ed un vecchio amore.

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Le "logiche del triangolo" che permeano un po' tutta questa seconda stagione non risparmiano nemmeno Gillian Anderson (X-Files, The Fall), sempre più a suo agio nei panni della sessuologa e madre del protagonista che, oltre a cercare di mantenere la sua indipendenza, si trova a dover scegliere tra una vita con la sua nuova fiamma e l'ombra del suo ex-marito James Purefoy (The Following, Altered Carbon).

C'è infine tutto un cast di vecchi e nuovi personaggi che si amalgamano per creare situazioni sempre credibili e, per quanto a volte sopra le righe, capaci di divertire e allo stesso tempo far riflettere:

l'atletico Jackson questa volta dovrà rimettersi in gioco e capire che cosa fare della sua vita aiutato da Viv, una vera campionessa di matematica.

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Viv la studentessa prodigio ma sfortunata in amore nella serie Sex Education 2
Viv la studentessa prodigio interpretata da Chinenye Ezeudu sfortunata in amore nella serie Sex Education 2

Meave, costretta a far fronte al ritorno inaspettato della madre, farà la conoscenza anche di Isaac, un ragazzo in sedia a rotelle che andrà a vivere con il fratello nella zona caravan della ragazza.

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Isaac il nuovo personaggio della serie Sex Education 2

A scuola invece, oltre a ritornare tutte le comparse che rendevano colorata e impreziosivano la prima serie, arriva anche Rahim, un bel ragazzo francese che ruberà il cuore di molte ragazze dell'istituto, ma chi ruberà il suo?

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Rahim Sex Education 2
Rahim uno dei nuovi ingressi nel cast della seconda stagione di Sex Education

Il miglior personaggio di questa seconda stagione però è senza dubbio Adam Groff, che dopo essere partito dal semplice cliché del bullo diventa ogni giorno più consapevole della sua sessualità fatta di contrasti e oppressa dalla figura autoritaria del padre (l'intera famiglia Groff avrà un ruolo importante in questa seconda stagione).

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L'amicizia e il sesso sono sempre in primo piano quindi, ma in questa seconda stagione trovano posto anche discorsi sulle molestie e sull'insicurezza verso il futuro. Quest'ultime in particolare vengono raccontate da una sottotrama narrata con grande finezza che trasmette allo spettatore le difficoltà e le fatiche compiute dal protagonista della vicenda per tentare di riprendersi.

Parlare di famiglia

Parlare di famiglia nel 2020 e soprattutto dei problemi legati al nucleo familiare è estremamente complesso. Eppure Sex Education 2 approfondisce questo discorso e ne fa una delle trame principali di questa stagione mettendo gli adolescenti in continuo confronto con i propri genitori: padri e madri che imparano da figli e figlie e viceversa.

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Jean Sex Education 2

Anche su questo fronte la serie affronta temi delicati come l'abbandono o la paura di sentirsi inadeguati al proprio ruolo genitoriale e lo fa senza mai appesantire la sceneggiatura e senza risultare ridondante come spesso accade nei teen drama.

Nelle ultime puntate, c'è un confronto finale tra due personaggi che li porta a concludere alcune problematiche che non sapevano nemmeno di avere ma per cui soffrivano da diverso tempo. È uno dei momenti più alti della serie, quasi una resa dei conti che avviene così, in poche battute, senza scadere nell'odio o nella rabbia, senza perdersi in un discorso melenso e buonista, ma in grado di far sentire lo spettatore più leggero, sollevato come se fosse uno dei due personaggi.

La forza di Sex Education è proprio questa, l'abilità di dare il peso di una piuma a temi pesanti come un macigno senza però alleggerirli del loro carico emotivo e sociale.

Quando vedremo Sex Education 2 su Netflix?

La fortunata serie teen drama sarà disponibile nel catalogo Netflix dal 17 gennaio 2020, tutte le info il cast e la sinossi le trovi qui.

Sex Education Sex Education L'insicuro Otis sa tutto sul sesso, grazie alla madre terapeuta. Così la ribelle Maeve gli propone di fondare una clinica all'interno della scuola. Apri scheda

Commento

cpop.it

90

Una seconda stagione che potrebbe chiamarsi benissimo Life Education, che parla di amore, famiglia, amicizia e dolore insegnandoci che prima di fare sesso bisogna imparare ad accettarsi.

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