L'uomo di neve: trama e finale del film con Michael Fassbender

Autore: Alice Grisa ,

L’uomo di neve è un film del 2017 diretto da Tomas Alfredson, tratto dal romanzo omonimo di Jo Nesbø.

Thriller macabro ambientato nella suggestiva cornice ghiacciata della Norvegia, racconta la storia del detective Harry Hole, con un problema di alcolismo ma acuto e brillante, alle prese con un killer seriale che semina pupazzi di neve.

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Nel ruolo del protagonista troviamo Michael Fassbender, affiancato da Charlotte Gainsbourg, Rebecca Ferguson e Val Kilmer.

La trama

La neve scende abbondante mentre un uomo di nome Jonas arriva in una piccola casa sperduta tra il paesaggio ghiacciato, dove vivono una donna e suo figlio. L’uomo interroga il ragazzo sulla storia norvegese, colpendo violentemente la donna a ogni risposta sbagliata. Poco dopo, lei gli annuncia di voler dire alla moglie di lui del figlio illegittimo. Intanto, il bambino costruisce un pupazzo di neve fuori dalla casa. L’uomo, a questa notizia, abbandona il luogo e si allontana in macchina, seguito dall’amante e dal ragazzino. Perse le tracce di lui, la madre abbandona il volante e va fuori strada, su un lago ghiacciato. Mentre la macchina affonda, il figlio riesce ad abbandonare il veicolo mentre la donna rifiuta di uscire, lasciandosi andare alla morte.

L’azione passa anni dopo in città e su Harry Hole, un brillante ispettore del distretto di Oslo in depressione perché la sua ragazza Rakel, che ora sta con il famoso chirurgo Mathias, sta per sposarsi. Harry ha un rapporto stretto con Oleg, il figlio di Rakel, ignaro che lui sia suo padre, e nei confronti del quale il detective ha diverse mancanze.

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Intanto, una sera a Oslo, scompare una donna, Birte Becker, una madre che, tornata a casa dopo il lavoro, trova un pupazzo di neve davanti a casa propria. 

Universal Pictures
Una scena de L'uomo di neve
L'assassino è pronto a colpire

Harry Hole riceve una lettera misteriosa e inquietante, firmata dal disegno con un pupazzo di neve: il mittente lo sfida, invitandolo a risolvere il caso. Abbinato a una giovane recluta, Katrine, è assegnato al caso di Birte, che viene seguito dalla scomparsa di un’altra donna. La coppia si presenta a casa sua, la trova viva e archivia il caso, ma poco dopo un misterioso individuo con una maschera da sci nera uccide la donna e la decapita. Harry e Katrine trovano il corpo con la sua testa in cima a un pupazzo di neve.

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Harry, che collega la lettera ricevuta con l’omicidio, comincia a indagare su un caso simile e precedente a Bergen, che presenta le stesse circostanze: una donna era scomparsa da casa lasciando un figlio, Jonas. L’assassino sembra essere collegato a diversi casi perché agisce sempre in novembre, durante momenti di forti nevicate e colpisce donne sposate e con figli. Tutte le vittime hanno eseguito degli accertamenti medici a livello genetico e i figli delle donne scomparse e uccise presentano delle anomalie, un gene mutato.

Il detective cerca il collega che si era occupato delle indagini a Bergen: si chiama Gert Rafto ed è morto 8 anni prima, probabilmente per suicidio. Harry scopre che Gert era il padre di Katrine, la sua collega, e che la donna è determinata a trovare giustizia, convinta che l’uomo sia stato assassinato da un magnate di nome Arve Støp, coinvolto in un giro di prostituzione d’alto bordo insieme al medico Idar Vetlesen. Nel frattempo, Harry rintraccia il cellulare della primissima donna scomparsa. La ritrova morta insieme a un’altra donna e a Vetlesen, deceduto per un colpo di pistola.

Katrine cerca di sedurre Støp per arrivare alla verità: cerca di coinvolgerlo in una trappola ma viene aggredita da una figura mascherata che le taglia un dito per sbloccare il suo tablet ed elimina tutti i dati. Nel frattempo Rakel chiama preoccupata Harry: Oleg è scomparso. Il ragazzino viene ritrovato a casa di un amico e la donna ha un riavvicinamento con l’ex fidanzato, che ama ancora. 

Il giorno dopo, Harry trova Katrine morta in auto, con all’esterno un pupazzo di neve.

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Una scena de L'uomo di neve
Harry Hole alla ricerca della verità

Il finale e la spiegazione

Show hidden content Il cerchio si stringe e Harry arriva alla verità: l’uomo di neve è Mathias, il fidanzato di Rakel, che conosceva tutte le donne e i bambini passati nel centro medico di Vetlesen, e soffre di un’anomalia genetica: non ha i capezzoli. Mathias era il bambino dell’inizio che aveva visto la madre fare l’amore con un uomo che era senza capezzoli, proprio come lui. La morte della madre lo aveva condotto in un orfanotrofio, a covare rabbia contro la donna, quando in realtà chi lo aveva abbandonato e non lo voleva con sé era suo padre, il poliziotto Jonas.Harry segue Mathias che ha drogato e legato Rakel e suo figlio e si prepara a ucciderli. Il detective riesce a liberare la donna, che sta per essere strangolata con un filo d’acciaio, e per farlo perde un dito. Il confronto finale con Mathias è in mezzo ai ghiacci; l’assassino sta per sparargli, ma il ghiaccio è sottile e si apre, facendolo precipitare e morire, nello stessa modalità in cui era morta sua madre.Il film si chiude con una "ring composition" e con l'inutilità del percorso di vendetta di Mathias, che ha infierito su donne che gli ricordavano sua madre, colpevole di averlo abbandonato, senza rendersi conto che il vero colpevole della sua sofferenza era il padre, un rispettato uomo della polizia.

Che ne pensate? Vi è piaciuto questo film?

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