Arriva l'ennesima conferma, su Netflix non ci sarà mai la pubblicità

Autore: Pasquale Oliva ,

Film e serie TV senza limiti e senza pubblicità. Questo è il motto non ufficiale di Netflix, che in più di una occasione ha ribadito che sulla sua piattaforma non ci saranno mai annunci pubblicitari. E possiamo dormire sonni tranquilli, perché il gigante dello streaming ha tutte le intenzioni di tenere fede alla promessa.

Alla recente conferenza sui risultati finanziari relativi al Q4 del 2019 (quindi da ottobre a dicembre) Reed Hastings, amministratore delegato, nonché co-fondatore e presidente di Netflix, ha smentito tutte le voci sulla possibile introduzione di banner e spot pubblicitari sul suo servizio di streaming. Secondo Hastings (via TechCrunch) un'opzione supportata dagli annunci, almeno per Netflix, non sarebbe assolutamente un sinonimo di 'soldi facili' poiché bisognerebbe entrare in competizione con giganti del settore come Google, Amazon e Facebook.

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Google, Facebook e Amazon sono incredibilmente forti sull'advertising online perché possono contare su una mole gigantesca di dati forniti da numerose fonti. Tutto ciò comporta un costo, ma rende la pubblicità più mirata e quindi efficace. Penso che il nostro modello ci garantisca più entrate, maggiori profitti e una maggiore capitalizzazione di mercato perché non siamo esposti a qualcosa in cui siamo strategicamente svantaggiati rispetto alle tre aziende citate, ovvero l'advertising.

A differenza dei tre colossi sopra citati, Netflix si basa su un modello di business molto più semplice, incentrato sullo streaming e sul gradimento degli abbonati. In aggiunta, per Hastings, la decisione di non entrare nel mercato degli annunci tiene Netflix alla larga dalle polemiche sulle pratiche che alcune aziende utilizzerebbero per raccogliere dati sugli utenti, anche a loro insaputa.

Noi non raccogliamo niente. Ci concentriamo solo sul rendere felici i nostri abbonati.

Ma è davvero così? Non esattamente. Netflix infatti studia le abitudini dei suoi utenti e lo fa per determinare quali siano le produzioni di successo o meno (per rinnovare o cancellare le serie TV) e quali siano i generi più popolari (per decidere cosa produrre in futuro). E poi ci sono i suggerimenti, che non possono che derivare da uno studio approfondito della cronologia dei 'già visti'.

Un abbonamento a prezzo ridotto ma con annunci pubblicitari probabilmente permetterebbe a Netflix di conquistare ancora più utenti, ma a quanto pare il gioco non vale la candela. Inoltre, la piattaforma non sembra abbia bisogno di attuare nuove strategie per incrementare il numero di abbonati potendo contare oggi su 167 milioni di iscritti in tutto il mondo (via TechCrunch), di cui 100 milioni al di fuori degli USA.

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