Iron Man: 15 curiosità sul primo film con Robert Downey Jr.

Autore: Emanuele Zambon ,

Non basterebbero due pagine di un tabloid per descriverlo: egocentrico, narcisista, viveur incallito, single sfacciato, genio e sregolatezza, ricco da fare schifo. Ah sì, nel tempo libero è anche un supereroe. Per tutti è l'uomo con la maschera di ferro (che poi sarebbe una lega in titanio e oro): Iron Man.

Appare per la prima volta nel numero 39 di "Tales of Suspense", modellato da Stan Lee sulle personalità di Bruce Wayne (a.k.a. Batman) e Howard Hughes. È il 1963, culmine della Guerra Fredda. Periodo di occhi all'insù, orbite spaziali e satelliti. Di progresso tecnologico, lo stesso di cui l'immaginario tycoon Tony Stark si serve per costruire un'armatura dotata di ogni diavoleria.

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45 anni dopo l'esordio a fumetti, tocca al cinecomic stand-alone che propizia il più grande progetto cinematografico di tutti i tempi: Il Marvel Cinematic Universe, un universo condiviso che rende possibile l'interazione fra personaggi di differenti pellicole, tutte appartenenti alla Casa delle Idee. 

Vi proponiamo 15 curiosità sul Vendicatore che da 10 anni viene impersonato sul grande schermo da Robert Downey Jr. (in quello che è uno dei cortocircuiti tra realtà e finzione più suggestivi di sempre), vero e proprio alter ego del "genio, miliardario, playboy filantropo" approdato al cinema la prima volta nel 2008.

1) Iron Man: Impossible (tranne che per Downey Jr.)

Tra le 10 scelte di casting più azzeccate della storia del Cinema, Iron Man ha in realtà avuto un iter produttivo piuttosto travagliato. È il '96 quando si fa avanti Nicolas Cage per impersonare Tony Stark. Dopo di lui ci prova Tom Cruise, vicinissimo nel 2004 ad indossare l'armatura prima che il progetto naufragasse del tutto. La parte, in seguito, viene offerta addirittura a Hugh Jackman

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Quando, però, la regia del film viene affidata a Jon Favreau, tre nomi rimangono in lizza: Clive Owen, Sam Rockwell e Robert Downey Jr., quest'ultimo il più gradito da Favreau, che dal canto suo scritturerà Rockwell nel secondo capitolo datato 2010 per affidargli il ruolo dell'imprenditore/villain Justin Hammer, rivale in affari di Stark.

Robert Downey Jr. in una scena del film
Marvel Studios

2) Questione di diritti

Si inizia a parlare di un film incentrato sulla figura di Tony Stark sin dal 1990, anno in cui i diritti di Iron Man vengono acquisiti da Universal Pictures. 6 anni dopo passano a 20th Century Fox. Anche in questa fase non viene realizzato nessun progetto e i diritti di sfruttamento vengono rilevati da New Line, che affida a Ted Elliott e Terry Rossio (futuri autori di Pirati dei Caraibi) una sceneggiatura da cui Joss Whedon dovrebbe in seguito ricavare un film di supereroi. Il progetto finisce nel dimenticatoio e i diritti tornano infine alla casa madre.

3) Iron Pulp

Lunga è la lista di registi vicini a dirigere il primo Iron Man del cinema: Stuart Gordon ad inizio, anni '90, Quentin Tarantino alle soglie del Duemila, il già citato Whedon e Nick Cassavetes nel 2004. Infine la scelta ricadrà su Jon Favreau, che nella saga impersona anche Happy Hogan, autista e braccio destro di Stark.

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Marvel Studios
Jon Favreau è Happy Hogan nella saga di Iron Man

4) L'arte di improvvisare

Il primo Iron Man viene girato senza che lo script sia stato ultimato. Molti dei dialoghi latitano, permettendo a Downey Jr. di improvvisare alcune delle battute più divertenti del film.

5) Geni-tori

Per la versione fumettistica di Stark, Stan Lee ha sempre confessato di essersi ispirato alla figura eccentrica del miliardario pioniere Howard Hughes (oltre ad aver dato una strizzata d'occhi al rivale DC Bruce Wayne). Downey jr., dal canto suo, ha reso il personaggio quasi un clone di sé stesso, guardando pure ad una delle personalità più di successo dell'era moderna: Elon Musk, ideatore di SpaceX e cofondatore di PayPal.

6) Quanto pesa essere un supereroe?

L'armatura di Iron Man, oltre ad essere un prodigio tecnologico, permette al meno prestante degli Avengers di sollevare e contrastare una forza pari a 100 tonnellate. Ciò gli consente anche di uscire (quasi) incolume da un ipotetico scontro con Hulk. Per neutralizzarlo, però, Stark è costretto a realizzare la Hulkbuster - che ritroveremo in #Avengers: Infinity War - esoscheletro irrobustito che aumenta la capacità di sollevamento fino a 175 tonnellate, l'equivalente di un branco di 45 elefanti africani.

7) Ferro vecchio

Robert Downey Jr. è uno dei supereroi più anziani del cinema. È diventato Iron Man a 43 anni e, ufficialmente, ha continuato ad indossare l'armatura fino al 2019, quando la carta d'identità segna 54 primavere.

8) Work hard, play hard

Downey Jr., prima del film, si è sottoposto per svariati mesi ad un training massacrante che prevedeva 5 allenamenti settimanali. Curiosamente, il primo Iron Man è anche l'unico in cui l'attore di Kiss Kiss Bang Bang non sfodera le sue abilità nel Wing Chun e nel Bartitsu, nobili arti marziali di cui è esperto un altro suo celebre personaggio del grande schermo: Sherlock Holmes.

9) Cattivi in ritardo

La prima nemesi di Tony Stark? Doveva essere Il Mandarino, villain troppo "colorato" a detta di Favreau, che ripiegherà invece sull'Obadiah Stane di Jeff Bridges. Ma i rimandi allo storico nemico dell'Iron Man dei fumetti sono molteplici - si guardi all'organizzazione terroristica de I Dieci Anelli e al monile indossato da Ben Kingsley nel terzo capitolo diretto da Shane Black - tant'è che Stark divorerà qualche anno dopo (nel 2013) proprio il Mandarino. Si rivelerà però assai poco saporito.

10) L'addio di un altro Stan

Da Lee ad uno Stan altrettanto geniale: parliamo di Stan Winston, effettista e truccatore tra i più premiati. Vantava nel curriculum lavori eccelsi portati a termine per #Terminator, #Predator, Jurassic Park. Iron Man è stato il suo ultimo film supervisionato, dal momento che è deceduto appena un mese dopo l'uscita del cinecomic, all'età di 62 anni.

11) Come in un videogame

Il suono udibile nell'Head-Up Display (HUD) - il visore a sovrimpressione di Stark - nell'istante in cui un bersaglio viene acquisito è lo stesso del cannone laser del videogioco Space Invaders del 1978.

12) Le donne di Robert

Per il ruolo di Pepper Potts, il regista Jon Favreau aveva inizialmente pensato a Rachel McAdams. La parte, come è noto, è poi andata a Gwyneth Paltrow. Ma la McAdams riuscirà sia ad impersonare uno degli amori sul grande schermo di Downey Jr. (la Irene Adler di Sherlock Holmes) che una delle quote rosa del Marvel Cinematic Universe: la Christine Palmer di Doctor Strange.

13) Chi la fa, l'aspetti

Nell'epilogo di Iron Man, quando Stark convoca una conferenza stampa "stile figli dei fiori" per confessare al mondo intero la propria identità segreta, il tycoon stringe tra le mani una copia di un giornale nella cui prima pagina figura una foto a bassa risoluzione di Iron Man in azione. Si tratta in realtà di un frame estrapolato da un video girato nel 2007 da alcuni paparazzi durante le riprese del film.

14) Il mio nome è "Agente"

Il ruolo di Clark Gregg - star di #Agents of S.H.I.E.L.D. - nel film era originariamente marginale e non prevedeva neppure un nome (solo "Agente"). È stato Jon Favreau ad accrescerne il minutaggio dopo aver intuito le potenzialità del coinvolgimento di un uomo dello S.H.I.E.L.D. (Phil Coulson) nelle vicende di Stark e soci. 

15) Bolidi a quattro ruote

La partnership tra la saga di Iron Man e la casa automobilistica Audi è cosa nota. Il bolide su cui lavora invece Stark all'interno del proprio lussuoso garage appartiene alla collezione privata del regista Jon Favreau.

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