Shakedown, il primo film non pornografico di PornHub

Autore: Federica Lucia ,

In un clima di incertezze e allarmismi, anche le convenzionali colonne sociali iniziano a dare i primi segni di cedimento. PornHub non si occuperà più solo di pornografia. Calma e sangue freddo utenti della piattaforma a luci rosse, è solo una minima digressione e un tentativo di diversificazione dei contenuti. 

I vertici di PornHub hanno infatti deciso di produrre e distribuire il primo lungometraggio non pornografico sul proprio sito. Si tratta di Shakedown, una sorta di documentario diretto dalla cineasta e artista concettuale Leilah Weinraub, già presentato negli ultimi tempi al MoMa e al Whitney Museum.

In realtà il nuovo prodotto non si discosta molto dal genere trattato dal colosso del porno, Shakedown infatti scruta e racconta la sottocultura dei lesbian strip club di Los Angeles nei primi anni di vita, attraverso un girato di 15 anni ad opera della stessa regista.

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Il racconto affronta le storie di uomini e donne che hanno popolato e popolano tutt'ora quell'ambiente, ponendo maggiormente l'accento sulle donne omosessuali di colore della Los Angeles del sud. Il tutto in chiave ironica, sensuale e informativa al tempo stesso.

Weinraub, che ha già collaborato con la piattaforma quando guidava il brand streetwear Hood by Air  con il merchandising e gli abiti ufficiali di PornHub, è molto entusiasta del progetto realizzato e della possibilità di dare spazio ad una nuova narrazione più aperta e diversa nel contenuto. 

Sia la regista che i fondatori di PornHub intendono raggiungere e coinvolgere direttamente le utenti, ed è per questo che il documentario ha una propria collocazione nel sito. Weinraub pone Shakedown in un progetto performativo più ampio con il preciso obiettivo di far sentire le donne che guardano il documentario insieme anche se si è soli.

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All'interno della pagina è prevista anche una chat per le utenti che intendono interagire tra loro e una volta a settimana sarà la stessa Weinraub a collegarsi e a parlare con il suo pubblico di riferimento. 

Ma cosa ne pensano i piani alti della piattaforma? E cosa significa questa apertura verso un genere un po' più soft? 

A svelarlo a Variety è Alex Klein, direttore del brand PornHub.

Questo film fa parte di un più ampio impegno generale di PornHub nel sostenere l'arte. Vogliamo essere visti come una piattaforma che artisti e creatori possono usare. Abbiamo visto artisti in generale caricare contenuti sul sito, che potrebbero non avere una casa in luoghi come YouTube o Vimeo, che non consentono la nudità. Per noi, l'anteprima di un lungometraggio è la prima. Ne siamo molto entusiasti.

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Il documentario è stato distribuito sul sito il 4 marzo e sarà disponibile gratuitamente in streaming per tutto il mese. Successivamente passerà sul canale Criterion e, infine, su iTunes entro l'estate.

Sarà questo il primo passo verso l'apertura ad un mercato a tinte più erotiche che porno del potente PornHub? E gli utenti più hot accetteranno il cambiamento di rotta attuato per acquisire una fetta di pubblico più vasta? La piattaforma ha i numeri per permettersi un azzardo del genere?

Pare proprio che siano i numeri stessi a garantire sonni tranquilli ai piani alti. Nel 2019 sono stati stimati 115 milioni di visite al giorno, 39 miliardi di ricerche e 1,36 milioni di ore di nuovi contenuti caricati. Ciò si traduce, ha osservato Pornhub , in 169 anni di contenuti da guardare. 

Se non è intrattenimento questo?

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